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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Dicembre 2006 |
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ANNUARIO STATISTICO IMMIGRAZIONE 2005 IL 72 PER CENTO DEGLI INTERVISTATI SAREBBE "PROPENSA" AD ACQUISTARE UNA CASA, ACCEDENDO UN MUTUO, IN FRIULI VENEZIA GIULIA.
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Trieste, 20 dicembre 2006 - Come indicato dall´Annuario statistico dell´Immigrazione" edizione 2005, predisposto dall´Ires Fvg, già i dati relativi ai permessi di soggiorno consentono un primo inquadramento del fenomeno dell´immigrazione in Friuli Venezia Giulia: al 31. 12. 2005 risultano 83. 441 soggiornanti regolari in regione, con un aumento del 9,2 per cento rispetto al 2004 (nel 1994 i soggiornanti erano meno di 30 mila). L´incidenza sul totale della popolazione risulta pari al 6,9 per cento, in crescita rispetto al 6,3 per cento del 2004; tale incidenza degli stranieri soggiornanti in Friuli Venezia Giulia è in linea con quella registrata nel Nord-est (pari al 7 per cento) ed addirittura superiore di 1,7 punti percentuali alla media nazionale, corrispondente al 5,2 per cento. Per quanto riguarda la distribuzione dei soggiornanti stranieri sul territorio, al primo posto troviamo la provincia di Pordenone con oltre 28 mila presenze, seguita da Udine con circa 26 mila, Trieste con 19. 219 unità ed infine Gorizia con quasi 10 mila soggiornanti. Le donne risultano pari al 49,3 per cento del totale (con una punta del 54,8 per cento a Pordenone, spiegabile con la forte incidenza dei permessi per ricongiungimento familiare legati alla base Usaf di Aviano). Va poi evidenziato come le residenze degli stranieri al 31. 12. 2005 si attestino ormai attorno alle 65 mila unità, con un´incidenza media percentuale pari al 5,4 per cento, addirittura pari al 7,3 per cento nella provincia di Pordenone; tale indicatore assume un valore più significativo nella nostra regione rispetto a quanto si verifichi a livello nazionale, dove è pari a 4,5 per cento, tuttavia rimane inferiore all´incidenza media che si registra nel Nord-est, pari a 6,6 per cento. La distribuzione degli stranieri residenti per provincia è la seguente: ad Udine si concentra il maggior numero di stranieri iscritti all´anagrafe (24. 162 registrazioni); al secondo posto troviamo la provincia di Pordenone con 22. 014 residenti; segue la provincia di Trieste con 12. 406 stranieri residenti ed infine Gorizia con 6. 756 stranieri residenti. I tassi di crescita che si registrano nell´ultimo biennio sono piuttosto elevati con una media regionale di 10,4 per cento, con valori superiori per la provincia di Udine e Pordenone. La differenza rispetto al dato dei permessi di soggiorno, che vede Pordenone al primo posto, si spiega con il fatto che quasi tutta la componente statunitense non necessita di iscrizione all´anagrafe. Relativamente alla composizione di genere si può notare come si confermi l´equilibrio tra maschi e femmine, essendo queste ultime pari al 48,1 per cento dei residenti totali, con una punta del 49,8 per cento in provincia di Udine. Gorizia si conferma come l´area con la maggiore incidenza "maschile" per l´effetto congiunto della presenza della comunità bengalese di Monfalcone e dei "frontalieri" o comunque di immigrati provenienti dall´area balcanica con progetti migratori di breve-media durata e che non comportano lo spostamento dell´intero nucleo familiare. Dal punto di vista delle nazionalità presenti sul nostro territorio si conferma la peculiarità del Friuli Venezia Giulia che vede ancora una netta prevalenza delle presenze di soggetti provenienti dall´area Est europea (oltre il 60 per cento comprendendo i Paesi neocomunitari) e una relativamente bassa incidenza del continente africano (circa il 18 per cento). I dati relativi alla fine del 2005 vedono la nazionalità albanese al primo posto per numero di residenti (10. 259 presenze in larga parte concentrate in provincia di Udine e Pordenone), superando i cittadini provenienti dalla Serbia e Montenegro (7. 901, di cui quasi 4. 700 a Trieste). I dati però più significativi sono quelli relativi alla crescita molto sostenuta della comunità rumena che si incrementa del 23,1 per cento rispetto al 2005 e supera ormai le 7 mila presenze. Una crescita molto significativa tra le nazionalità maggiormente rappresentate è quella relativa all´Ucraina (2. 280 residenze, concentrate in particolare in provincia di Udine e Pordenone ed un aumento che sfiora il 15 per cento rispetto al 2004),alla Macedonia e alla Cina, che aumentano del 18,9 e del 17,3 per cento. In fase di arresto pare essere il flusso dalla Croazia, che vede solo una modesta crescita del 2,3 per cento (mentre i residenti provenienti dalla Slovenia addirittura calano del 4,3 per cento). Per quanto concerne la sanità, alla fine del 2005 si registrano 73. 351 tessere sanitarie rilasciate a cittadini stranieri. Molto significativo è il dato sull´incidenza dei minori che sono oltre un quinto degli iscritti al sistema sanitario nazionale. La quota relativa agli over 60 è ancora ridotta (il 3,6 per cento degli stranieri), anche se non più trascurabile e con punte del 5,4 per cento nel territorio dell´Azienda 1 "Triestina" e del 5,6 per cento nell´Alto Friuli. La suddivisione per classi di età resa possibile dall´analisi delle iscrizioni al Servizio sanitario nazionale consente di osservare come, in linea generale, a livello di struttura la popolazione immigrata presente sul nostro territorio è ancora molto "giovane" dal momento che il dato relativo agli anziani ha un´incidenza ancora contenuta. In assoluto la comunità più giovane è quella del Bangladesh: all´interno della comunità bengalese è ancora ridotta la presenza di donne e minori: in questo caso siamo quindi di fronte ad un flusso di adulti maschi giovani e che probabilmente dovrà ancora attraversare un periodo di stabilizzazione con il progressivo aumento della presenza di donne e minori attraverso i ricongiungimenti familiari (come sta lentamente avvenendo nel Monfalconese, l´area più importante di concentrazione di questa comunità); potenzialmente è una comunità che potrebbe ringiovanire ulteriormente. Al secondo posto ritroviamo l´India, con un´età media di 27 anni, ed al terzo e quarto la Cina e il Ghana, con valori medi di poco superiori ai 27 anni. Per quanto attiene la presenza sul mercato del lavoro di estremo interesse è l´analisi del numero di assunzioni al lavoro registrato in regione. Nel corso del 2005 in Friuli Venezia Giulia sono state 26. 952 le assunzioni (numero di contratti) complessive, che hanno riguardato lavoratori extracomunitari (pari al 20,5 per cento delle assunzioni totali). Per quanto concerne le cessazioni si può notare come il saldo derivante dalla differenza tra assunzioni e cessazioni sia positivo (+5. 286) su tutto il territorio regionale: questo risultato è un buon indicatore di progressiva stabilizzazione della componente immigrata sul nostro mercato del lavoro, anche se non va dimenticato come negli ultimi anni si possa comunque registrare anche per quanto concerne questa componente qualche effetto della crisi che attualmente investe diversi settori produttivi. Il dato scorporato delle assunzioni e cessazioni tra extracomunitari e neocomunitari, permette di individuare alcune peculiarità territoriali. In primis risulta evidente l´incidenza sul territorio goriziano del dato relativo ai neocomunitari, sostenuto evidentemente dal flusso transfrontaliero dalla Slovenia. In assoluto è la provincia di Udine ad assorbire la quota più consistente di entrambi gli aggregati, seguita da Pordenone. Trieste assorbe una quantità molto limitata di lavoratori neocomunitari pur trovandosi a ridosso del confine sloveno (anche se presumibilmente va calcolata una certa quota di lavoro transfrontaliero irregolare, in particolare nel settore della cura e dell´assistenza e dell´edilizia). I due flussi più significativi tra i neocomunitari sono quelli che hanno interessato cittadini sloveni e polacchi. Tra gli sloveni vi è una netta prevalenza dei maschi rispetto alle femmine, mentre nelle assunzioni che nel 2005 hanno riguardato lavoratori polacchi le du! e componenti sono sostanzialmente in equilibrio. Tra le diverse nazionalità in generale il maggior numero di assunzioni è quello relativo a cittadini rumeni (distribuite abbastanza equamente tra maschi e femmine che rappresentano il 47,6 per cento del totale riferito a questa nazionalità): il dato relativo ai rumeni totalizza da solo oltre il 20 per cento delle assunzioni complessive. Seguono per numero di assunzioni i cittadini provenienti dall´Albania (12,5 per cento del totale degli assunti) e quelli della Serbia e Montenegro (10,3 per cento) e della Croazia (6,3 per cento). Anche per il 2006 la quota relativa alle previsioni di assunzione riguardanti lavoratori extracomunitari risulta di forte consistenza essendo pari a 4. 590 unità (pari al 28 per cento delle assunzioni previste totali). L´analisi per gruppi professionali ci aiuta a comprendere meglio quali siano gli ambiti di impiego all´interno dei quali le imprese locali (escluso dunque le badanti) ritengono più frequentemente rivolgere la propria ricerca guardando alla componente dei lavoratori extracomunitari. Al primo posto ritroviamo innanzi tutto gli addetti alle pulizie e ai servizi di lavanderia con oltre 1. 010 assunzioni previste: oltre ai valori assoluti di notevole rilievo si può notare come esse rappresentino il 22 per cento delle assunzioni relative a cittadini extracomunitari e il 68,7 per cento delle assunzioni totali previste per questo segmento professionale. Al secondo posto di questa graduatoria ritroviamo gli addetti ai servizi domestici e della ristorazione con 500 assunzioni previste (il 10,9 per cento del totale degli extracomunitari) e un´incidenza sul totale di questo gruppo professionale pari al 31,6 per cento. Di poco inferiori in valori assoluti sono le assunzioni di commessi e dimostratori, con un´incidenza del 23,4 per cento sul totale del gruppo professionale. La ricerca di modellisti di stampi in metallo, saldatori, lattonieri, lamieristi e carpentieri si rivolge ormai più frequentemente sul mercato "estero" se è vero che più della metà (54,1 per cento) delle assunzioni previste nel corso del 2006 sono relative a personale che si prevede sarà costituito da cittadini extracomunitari. Più di un´assunzione su tre di operatori dell´assistenza, addetti all´edilizia e assemblatori, che in valori assoluti occupano le posizioni dalla quinta alla settima di questa graduatoria, sarà anch´essa relativa a cittadini extracomunitari, così come più di una assunzione su quattro per quanto concerne i conducenti di veicoli a motore. Un po´ più basse, ma sempre comunque significative, sono le cifre relative a manovali nel settore trasporti e agli addetti alle rifiniture degli edifici che si trovano al nono e al decimo posto per numero di assunzioni previste (e con valori di incidenza di poco superiori al 20 per cento). Nell´anno scolastico 2005/2006 secondo dati ministeriali risultano iscritti in Friuli Venezia Giulia oltre 10 mila studenti stranieri con la seguente ripartizione: 1. 985 alla scuola dell´infanzia, 3. 833 alla scuola primaria, 2. 398 alla scuola secondaria di primo grado e 2. 289 alla scuola secondaria di secondo grado. L´incidenza generale sul totale degli studenti è sfiora ormai il 7 per cento con una punta dell´8,3 per cento nella scuola secondaria di I grado. La variazione complessiva rispetto all´anno precedente è pari al 18,7 per cento, ma è nella scuola secondaria di secondo grado che si registra la variazione percentuale più significativa con una crescita che supera il 35 per cento nel giro di un solo anno. L´annuario statistico inoltre contiene anche una sezione dedicata alla stima dell´andamento delle residenze degli stranieri nel prossimo futuro, basata sul trend di crescita registrato dal 1996 fino ad oggi, al fine di ottenere una previsione della consistenza della presenza di cittadini immigrati nel breve termine. Una progressione che si fonda sull´andamento dei valori riferiti alle residenze tra il 1996 (quando si registravano meno di 20 mila unità) e il 2005, quando il numero di stranieri residenti ha ormai superato le 65 mila unità, permette di formulare un´ipotesi secondo la quale nel 2011 il numero complessivo dei cittadini di nazionalità estera registrati dalla anagrafi dovrebbe superare le 100 mila unità. L´ires Fvg ha presentato ieri anche un´indagine sui fabbisogni abitativi degli immigrati, sulla base di un questionario distribuito a 78 persone immigrate. Viene così evidenziato che il 72 per cento degli intervistati sarebbe "propensa" ad acquistare una casa, accedendo un mutuo, in Friuli Venezia Giulia. . |
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