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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Marzo 2003
 
   
  LA SSR INFRANGE IL DIVIETO DI PUBBLICITÀ POLITICA

 
   
  Bienne (Svizzera) 17 marzo 2003 - L´ufcom (Ufficio federale delle comunicazioni) si oppone alla diffusione dello spot televisivo "Magari mancasse la corrente..." del "Forum svizzero per l´approvvigionamento in elettricità". Alla vigilia della votazione sulle iniziative "Corrente senza nucleare" e "Moratoria più", l´ufcom reputa che questo spot costituisca una pubblicità politica illecita. La Srg Ssr idée suisse deve toglierlo dai programmi entro il 17 marzo 2003 e consegnare allo Stato gli introiti conseguiti con esso. Lo spot contestato mostra un uomo e una donna in un ascensore, entrambi sperano che la corrente si interrompa. Eppure rimane un desiderio, l´ascensore giunge a destinazione e ognuno se ne va per la sua strada. Una voce dice: "Affinché tutto rimanga com´è, la forza idrica e l´energia nucleare sono una coppia indispensabile". Viene poi visualizzato l´indirizzo Internet del Forum svizzero per l´approvvigionamento in elettricità. Per il suo contenuto e per la vicinanza alla votazione popolare del 18 maggio 2003 relativa alle iniziative "Corrente senza nucleare" e "Moratoria più", l´Ufcom classifica lo spot una pubblicità politica illecita. Secondo l´Ufficio, la pubblicità relativa ad argomenti in votazione entra in conflitto con il divieto di pubblicità politica alla radio e alla televisione al più tardi quando viene comunicata la data delle votazioni. Già nel novembre scorso l´Ufcom ha fornito informazioni in merito a Publisuisse Sa, la società affiliata alla Ssr. Ciononostante, la Ssr ha diffuso regolarmente lo spot "Magari mancasse la corrente..." nei suoi programmi Tv, sebbene la data della votazione fosse già stata resa nota. Nella sua decisione nei confronti della Ssr, l´Ufcom afferma che la diffusione di questo spot ha violato un punto chiave del divieto di pubblicità politica. In primo luogo, il divieto vuole evitare che una pubblicità televisiva costosa permetta agli attori economici con una posizione dominante sul mercato di influenzare in modo univoco la libera formazione delle opinioni a svantaggio dei gruppi economicamente più deboli. In particolare nell´ambito di votazioni ed elezioni, in cui è direttamente toccato il processo istituzionalizzato di formazione dell´opinione, l´Ufcom ritiene che il divieto di pubblicità politica meriti un´attenzione particolare. Anche le emittenti private che diffondono o hanno diffuso questo spot, devono aspettarsi una procedura di sorveglianza da parte dell´Ufcom.  
   
 

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