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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Marzo 2003
 
   
  L´OLIVO È STATO ELEVATO DA QUASI TUTTI I POPOLI MEDITERRANEI A SIMBOLO DI FORZA E PUREZZA, DI FEDE E SPERANZA. UN DOCUMENTARIO DESCRIVE LA TIPICITÀ DELLA COLTURA DELL´OLIVO E L´UTILIZZO DELL´OLIO NELL´ALTOGARDA TRENTINO.

 
   
  Trento, 17 marzo 2003 - La coltura dell´olivo, le sue origini, le caratteristiche biologiche, i valori nutrizionali e la degustazione dell´olio sono alcuni degli argomenti trattati nel documentario (durata 22 minuti) prodotto dal servizio Vigilanza e Promozione Attività Agricola della Provincia Autonoma di Trento con il finanziamento della comunità Europea e realizzato da Sirio Film. Teatro delle riprese: l´Altogarda Trentino. Autore del documentario è Tiziana Paggetti, mentre la regia è stata affidata a Francesco Tabarelli. Sul lago di Garda la più antica testimonianza della coltivazione dell´olivo è data dal ritrovamento, nelle vicinanze di Peschiera, di alcuni noccioli di oliva dell´epoca del bronzo. In Trentino le prime testimonianze dell´uso dell´olio di oliva risalgono all´epoca romana: una lampada ad olio del Ii-iii secolo dopo Cristo e alcuni noccioli di oliva del Iv-v secolo dopo Cristo, trovati in un pozzo presso Nago. Oggi in provincia di Trento la coltivazione specializzata dell´olivo si localizza nella zona dell´Alto Garda, l´area olivicola posta più a nord di tutta Italia. Qui sono coltivati circa 400 Ha di superficie, dove dimorano più di 80 mila piante adulte. La produzione di olive nell´Alto Garda trentino, negli ultimi anni, è oscillata tra gli 8 e i 10 mila quintali, mentre la produzione di olio ha raggiunto i 1.800 quintali. Negli ultimi anni, la produzione mondiale di olive è oscillata tra i 9 e gli 11 milioni di tonnellate. L´europa, da sola, detiene circa il 70% di tale produzione e i paesi che si affacciano sul Mediterraneo sono i maggiori produttori: tra questi, Italia Spagna e Grecia sono ai primi posti. Oggi l´impiego dell´olio d´oliva e delle olive in cucina risulta essere fondamentale soprattutto nell´uso culinario dei paesi affacciati sul Mediterraneo, ma non è meno estraneo ad alcuni paesi orientali e americani. Tali ingredienti rappresentano, inoltre, uno dei caratteri basilari e irrinunciabili della cucina e del costume alimentare italiani. L´olio d´oliva è onnipresente, impiegato in diversi usi, per conservare, per condire, per cuocere, solo o unito al vino, all´aceto, alle spezie, al miele e utilizzato nella cosmesi e nelle preparazioni farmaceutiche moderne. L´olivo appartiene alla famiglia delle Oleacee ed il suo nome per esteso è Olea europea sativa. L´olivo è una pianta che si adatta facilmente ed ha molta vitalità, che gli consente di vivere anche nelle condizioni più difficili e più varie. L´olivo ha, però, un grande nemico: il freddo. Questa pianta, infatti, non gradisce temperature particolarmente basse, e comunque mai inferiori a -7 -8 °C. In questo senso, l´azione mitigatrice della grande massa di acqua del lago di Garda è molto importante ed evita che le temperature invernali scendano al di sotto di questi valori. L´olivo può raggiungere delle dimensioni notevoli e nell´ambiente altogardesano troviamo delle piante di 8-10 metri di altezza. Un´altra particolarità di questa pianta è quella di poter vivere in terreni molto aridi. Ciò dipende soprattutto dalle radici, che sono in grado di estendersi molto nel terreno, e dalle foglie, che riescono ad economizzare la perdita di acqua ed a renderla utilizzabile nei periodi di siccità. Le foglie dell´olivo sono piccole, a forma di lancia, piuttosto resistenti e rimangono sui rami circa un anno: per questo l´olivo è una pianta sempreverde. I piccoli e poco appariscenti fiori bianchi dell´olivo, detti mignole, formano un grappolino e nell´ambiente altogardesano sbocciano nella prima metà di giugno. L´oliva, il piccolo frutto della pianta di olivo, è una drupa, cioè un frutto carnoso con un unico nocciolo come la ciliegia o l´albicocca. Per quanto riguarda le varietà di olivo diffuse nell´Altogarda trentino troviamo soprattutto Casaliva e Frantoio: Casaliva è di origine locale, mentre Frantoio, importata a partire dagli anni ´40-´50, proviene dalla Toscana. Nelle olivaie trentine sono coltivate anche altre varietà autoctone e importate. La coltura dell´olivo, oltre a connotare in modo inconfondibile il paesaggio lacustre altogardesano, con il suo pregiato olio nobilita da sempre la cucina locale. L´olio è usato per condire, friggere, accompagnare e conservare i piatti tipici di questa zona. Quando è appena spremuto, la tradizione vuole che lo si provi sulla bruschetta oppure sulle patate lesse. Fra le ricette altogardesane, due sono quelle che vogliamo proporre, nelle quali l´olio è l´ingrediente che dà il tocco decisivo. Le bucce avanzate dalla spremitura delle olive (le cosiddette molche in dialetto locale) vanno impastate insieme al lievito ed alla farina nella preparazione del pan de molche, panini di vario formato, profumati d´oliva, caratteristici dell´Alto Garda. Un altro piatto tradizionale è il zisam (cioè pesce con cipolle), per il quale sono indicate le aole, piccoli pesci di lago che si pescano in brevi periodi dell´anno. Le aole vanno fritte in olio abbondante e quindi disposte in un recipiente di vetro alternandole con le cipolle precedentemente dorate. Dopo una settimana sono pronte per essere servite Infolink : www.Siriofilm.com    
   
 

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