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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Marzo 2003
 
   
  TENUTI A MILANO IL 7° CONGRESSO INTERNAZIONALE SU "AIDS E ASSISTENZA DOMICILIARE- LE NUOVE SFIDE" E IL 3° WORKSHOP SU "EMERGENZA E MANAGEMENT DELLE RESISTENZE DEL VIRUS HIV"

 
   
  Milano, 17 marzo 2003 - Il numero dei casi di Aids è in diminuzione, l´aspettativa di vita dei pazienti è aumentata, nuovi farmaci stanno per essere disponibili: il bilancio è sicuramente positivo e dà ragioni di speranza.Così, se da un lato nuovi problemi sono sorti all´orizzonte, dall´altro sono comparse anche nuove opportunità grazie a una situazione positivamente cambiata. Di ciò si è parlato in occasione di due eventi, tenutisi all´Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano venerdì 14 e sabato 15 marzo, particolarmente importanti per l´impatto sia scientifico sia pratico: "Iii Workshop: Emergenza e Management delle resistenze del virus Hiv" e "Vii Congresso Internazionale: Aids e assistenza domiciliare - Le nuove sfide". Da questi importanti incontri sono emersi dati promettenti nei riguardi della terapia. Ad esempio, l´importanza di un più accurato e quindi efficiente monitoraggio della terapia stessa, per garantire l´adesione del paziente al trattamento e per delimitare la tossicità dei farmaci. Si stanno poi preparando nuove strategie di terapia: studi recenti suggeriscono, nei pazienti con molteplici fallimenti terapeutici, la possibilità di sfruttare la diminuita fitness virale (cioè la diminuita capacità replicativa del virus) indotta dall´insorgenza di alcune mutazioni correlate alla resistenza, per mantenere livelli di viremia contenuti. Un altro traguardo importante è quello di "gestire" meglio il problema della riproduzione per assicurare la nascita di bambini non infetti. Notevoli passi avanti anche nell´assistenza al malato. Grazie ai progressi sul piano terapeutico nei riguardi dell´infezione da Hiv, fortunatamente l´aspettativa di vita del malato si è allungata sensibilmente e ciò comporta una assistenza prolungata e sempre più "coordinata" (basti pensare alle nuove strategie terapeutiche e al "monitoraggio" delle stesse). Come è emerso nel Congresso di Milano, una soluzione assistenziale molto importante sia sul versante sanitario sia su quello sociale e spirituale è rappresentata dall´Hospice, che è in grado di soddisfare l´esigenza del malato di Aids integrandosi con l´assistenza domiciliare nel momento della terminalità. La professoressa Antonietta Cargnel, Primario Ii Divisione Malattie Infettive dell´Ospedale Luigi Sacco di Milano, e il dottor Francesco Sala, Direttore generale dell´Ospedale Luigi Sacco di Milano, hanno inoltre annunciato la prossima apertura di un Hospice per malati di Aids all´interno dello stesso Ospedale Sacco.  
   
 

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