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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Marzo 2003
 
   
  LIIKANEN CHIEDE LA DEFINIZIONE DI UN QUADRO COMUNE PER LA POLITICA DELLŽINNOVAZIONE

 
   
  Bruxelles, 18 marzo 2003 - Il commissario europeo per le Imprese e la Società dellŽinformazione Erkki Liikanen ha invitato gli Stati membri e la Commissione a collaborare alla definizione di un quadro comune europeo per la politica dellŽinnovazione. Il Commissario ha esortato gli Stati membri, inoltre, ad elaborare degli indicatori e a fissare degli obiettivi in merito alle prestazioni nazionali in materia dŽinnovazione e a comunicare i relativi risultati, così come richiesto nella comunicazione della Commissione sulla politica dellŽinnovazione, recentemente pubblicata. Liikanen ha espresso tali osservazioni in occasione di una conferenza delle parti interessate tenutasi a Bruxelles il 13 marzo, organizzata al fine di presentare la comunicazione, avviare un dialogo con i rappresentanti nazionali e regionali sulle questioni sollevate dal documento e presentare i pareri di alcuni esperti sullŽinnovazione in Europa. La comunicazione è stata elaborata nel contesto dellŽobiettivo europeo di trasformare lŽEuropa nellŽeconomia più competitiva al mondo entro il 2010, la cosiddetta "strategia di Lisbona". Liikanen ha ricordato ai delegati che, secondo quanto emerge dagli indicatori statistici sullŽattuale prestazione dellŽEuropa in termini dŽinnovazione, il conseguimento di tale obiettivo è tuttŽaltro che garantito: "Per raggiungere gli obiettivi di Lisbona occorre inserire una marcia in più". Il Commissario ha ribadito lŽimportanza delle misure raccomandate nella comunicazione, ovvero un miglior coordinamento delle politiche dellŽinnovazione degli Stati membri e dellŽUe, e la promozione dellŽinnovazione attraverso politiche correlate, come quelle in materia di occupazione e di istruzione. Egli, inoltre, ha posto lŽaccento sul ruolo delle città europee come centri dŽinnovazione, ricordano lŽesistenza di infrastrutture vitali e la disponibilità di unŽampia manodopera. "Le città europee offrono reali opportunità agli individui con idee innovative, ma occorre garantire lŽattrattiva anche sotto il profilo dello stile di vita [...]. Dobbiamo valorizzare la diversità che esiste in Europa ed assumere un atteggiamento di accoglienza verso quelli che arrivano da fuori". Per ciò che concerne il processo di allargamento, Liikanen ha affermato che i paesi candidati allŽadesione hanno dinnanzi unŽimportante sfida. Tuttavia, egli si è detto fiducioso della loro capacità di rafforzare i livelli dellŽinnovazione, vista lŽabilità, di cui hanno già dato prova, di riformare le rispettive economie in vista dellŽingresso nellŽUe. Maja Bucar, del Centro di relazioni internazionali dellŽUniversità di Lubiana, ha imputato le scarse prestazioni dei paesi candidati in termini dŽinnovazione ad una serie di fattori. Tradizionalmente, gli scarsi livelli di spesa per la ricerca e sviluppo, la mancanza di strutture finanziarie e di capitali dŽinvestimento, e la mancata attuazione di politiche concepite allŽinsegna delle migliori intenzioni, sono tutti elementi che, a suo avviso, hanno contribuito a soffocare lŽinnovazione. Per superare questi problemi, la Bucar ha posto lŽaccento sulla necessità di promuovere una cultura dellŽinnovazione a tutti i livelli della società. A suo giudizio, un impegno nei confronti della formazione permanente, una migliore cooperazione fra lŽindustria e gli istituti di ricerca e lŽintervento proattivo del governo contribuirebbero alla creazione di tale cultura, rilanciando, di conseguenza, anche la competitività. Il prof. Paul Reynolds ha presentato alcuni dei principali risultati ottenuti nellŽambito del monitoraggio globale sullŽimprenditorialità, il progetto di ricerca più completo al mondo in materia di innovazione e spirito dŽimpresa, che egli ha concepito e gestisce. Tali risultati mostrano che i livelli più bassi di imprenditorialità si registrano in Europa e fra le nazioni asiatiche sviluppate come il Giappone e Singapore, mentre i livelli più alti si riscontrano fra i paesi asiatici in via di sviluppo come lŽIndia e la Cina. AllŽinterno dellŽUe, ha spiegato il prof. Reynolds, vi sono marcate variazioni regionali nei livelli di imprenditorialità innovativa. Egli ritiene che gli sforzi volti a promuovere lŽinnovazione in Europa beneficeranno di sistemi dŽistruzione efficaci, maggiori investimenti nella ricerca, di strutture finanziarie consolidate, di una manodopera qualificata e mobile, nonché della presenza di una forte volontà politica. A rallentare il progresso, tuttavia, è lŽassenza di una cultura dellŽinnovazione in Europa, ed una diffusa riluttanza fra i cittadini, a differenza di un paese come gli Stati Uniti, a perseguire la crescita delle imprese e la ricchezza economica come obiettivi primari. Anche il prof. Reynolds ritiene che la chiave per il potenziamento dellŽinnovazione risieda nella promozione di una cultura imprenditoriale, con una particolare attenzione alla necessità di convincere i giovani adulti a mettersi in proprio. Maria Joăo Rodrigues, figura chiave nella definizione della strategia di Lisbona e docente presso lŽUniversità della capitale portoghese, ha posto lŽattenzione sulle misure che le istituzioni europee e gli Stati membri hanno a disposizione per rafforzare le loro prestazioni in termini dŽinnovazione. "Quali attori principali dellŽinnovazione, le aziende europee dovrebbero essere incoraggiate e sostenute nella creazione di prodotti e servizi innovativi", ha affermato la prof.Ssa Rodrigues. A suo avviso, lŽimminente Consiglio di primavera rappresenta unŽopportunità ideale per migliorare il quadro della politica europea dellŽinnovazione e rafforzare la cooperazione. La prof.Ssa Rodrigues, inoltre, ha attinto dalla migliore prassi generata dai programmi in materia di innovazione del governo portoghese, proponendo di intensificare le discussioni delle parti interessate con i principali rappresentanti del mondo delle imprese e dellŽistruzione, al fine di coinvolgerli nel processo di creazione di sistemi dŽinnovazione di nuova generazione. Nel messaggio conclusivo, infatti, Liikanen ha esortato le parti interessate presenti alla manifestazione a divulgare le proposte della Commissione nei rispettivi paesi e regioni e ha espresso lŽauspicio di ottenere un feedback da tutte le parti interessate, in vista della preparazione di iniziative future e del Consiglio di primavera previsto per la fine di marzo.  
   
 

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