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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Marzo 2003
 
   
  FONTI STRUTTURALI: IMPATTO POSITIVO SULLA SOCIETÀ DELL´INFORMAZIONE

 
   
  Bruxelles, 19 marzo 2003 Michel Barnier, Commissario responsabile per la politica regionale, ha presentato oggi uno studio di valutazione da cui risulta che i fondi strutturali danno un contributo importante alla promozione della società dell´informazione. Secondo le stime dello studio, nel periodo 2000-2006 verranno destinati a misure in questo ambito circa 10 miliardi di €, pari al 7,3% della dotazione dei Fondi strutturali. In questo modo l´Ue dà un contributo importante alla realizzazione degli obiettivi fissati nel 2000 a Lisbona dagli Stati membri, in particolare l´iniziativa e-Europe. Presentando lo studio, Michel Barnier ha dichiarato: "La società dell´informazione rappresenta una vera opportunità per lo sviluppo regionale, in quanto aiuta anche le regioni più periferiche a collegarsi col resto dell´Unione e del mondo. Si tratta di una sfida specifica per la politica di coesione dell´Unione, nel cui ambito è importante provvedere a colmare il "divario digitale" che, in Europa, spesso si accompagna a notevoli disparità in termini di ricchezza. Per questo motivo mi sono prefissato di garantire che ogni programma di sviluppo regionale sostenuto dall´Europa presenti un qualche aspetto attinente alla società dell´informazione. Il Commissario Barnier ha aggiunto: "A questo settore potranno essere destinati sempre maggiori aiuti europei; recentemente la Commissione ha infatti chiarito che è possibile finanziare con fondi pubblici infrastrutture di telefonia mobile e a banda larga senza violare le regole di concorrenza. Di conseguenza, la quota dei fondi strutturali riservata alla società dell´informazione dovrebbe passare dal 2% del periodo 1994-1999 al 7,3% dell´attuale periodo di programmazione". Lo studio ha raffrontato i dati desunti da 150 programmi regionali e tre programmi nazionali cofinanziati dai Fondi europei nel periodo 2000-2006. Gli importi destinati alla società dell´informazione vanno da 0,6 € pro capite nel Land tedesco della Bassa Sassonia a 358 € nella regione irlandese Border, Midlands and West. Senza i necessari investimenti per l´hardware, la realizzazione degli obiettivi fissati a Lisbona risulterà rallentata. Lo studio ha inoltre rilevato che: circa la metà delle regioni, tra cui una quota elevata di regioni dell´obiettivo 1dà precedenza alla società dell´informazione tenendo conto di tale dimensione nell´ambito dell´intero programma; in alcuni casi le città svolgono un ruolo fondamentale, ad esempio in Portogallo dove è stato sviluppato il concetto di città digitale ("Infoville"); la portata e l´ambizione dei programmi regionali che promuovono la società dell´informazione sono determinate da tutta una serie di fattori, quali il grado di maturità del mercato, la densità demografica, la disponibilità di competenze e la capacità di programmazione; nella classifica delle 20 regioni con più alta spesa pro capite per la società dell´informazione figurano sei regioni greche, quattro britanniche e due spagnole. Sette sono invece regioni insulari o a carattere prevalentemente insulare. Lo studio raccomanda i seguenti miglioramenti: le regioni dovrebbero investire di più nella definizione della strategia e nella costituzione di capacità regionali, in particolare nell´ambito della valutazione delle esigenze regionali e della selezione dei progetti; le priorità regionali relative alla società dell´informazione dovrebbero fondarsi su misure regionali sul versante dell´offerta e della domanda, e presentare un equilibrio tra i vari elementi: sviluppo di infrastrutture di telecomunicazione (ad esempio reti a banda larga), accesso, applicazioni e servizi, contenuti digitali e competenze; dovrebbero essere elaborati dati e indicatori specifici, in particolare a livello regionale, ai fini della sorveglianza dei progressi realizzati per colmare il "divario digitale" tra le regioni e all´interno di ciascuna di esse. I Fondi strutturali dell´Ue finanziano programmi pluriennali a favore dello sviluppo regionale, dell´occupazione e dei mutamenti strutturali. I programmi sono elaborati nell´ambito di un partenariato tra regioni, Stati membri e Commissione europea. Complessivamente, per il periodo 2000-2006 l´Ue a 15 ha stanziato 213 miliardi di € per l´insieme degli strumenti d´intervento strutturale e il Fondo di coesione. I due terzi degli interventi sono concentrati nelle regioni dell´obiettivo 1, nelle quali il prodotto interno lordo è inferiore al 75% della media comunitaria. Nei programmi dei Fondi strutturali lo sviluppo della società dell´informazione figura come priorità generale. L´espressione "società dell´informazione" indica il processo economico, sociale e istituzionale nel quale si inseriscono l´evoluzione e lo sviluppo delle tecnologie della comunicazione e dell´informazione. Il suo ritmo di sviluppo e l´impatto sulla vita delle persone varia da Stato a Stato e da regione e regione. Negli ultimi anni la Commissione europea ha avviato una serie di attività connesse, l´ultima delle quali è costituita dall´iniziativa e-Europe e dai successivi piani d´azione.  
   
 

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