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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Marzo 2003
 
   
  GRUPPO BNL: RECUPERO DI REDDITIVITAŽ E UTILI IN CRESCITA DOPO ACCANTONAMENTI PER COMPLESSIVI 1.126 MILIONI UTILE NETTO CONSOLIDATO IN FORTE CRESCITA (91 MILIONI DI EURO) ?MARGINE DŽINTERESSE + 6,1%; MARGINE DŽINTERMEDIAZIONE +1,8%

 
   
  Roma, 19 marzo 2003. Il Consiglio di Amministrazione di Bnl, presieduto da Luigi Abete, ha approvato il bilancio consolidato di Gruppo 1 e il progetto di bilancio della Capogruppo per il 2002. Dopo aver adottato una politica di bilancio fortemente prudenziale - che ha comportato rettifiche nette e accantonamenti per complessivi 1.126 milioni di euro e un utilizzo del fondo rischi bancari generali per 167 milioni di euro - lŽesercizio presenta un utile netto consolidato di 91 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai 18 del "pro forma" di fine 2001. LŽutile della Capogruppo è pari a 55 milioni di euro. Il Cda proporrà pertanto allŽAssemblea degli Azionisti lŽassegnazione di 53,7 milioni di euro a riserve e di 963 mila a dividendi da attribuire per il 2002 alle sole azioni di risparmio (0,0415 euro, pari allŽ8,30% del valore nominale), in pagamento a partire dal 22 maggio 2003 (stacco cedola il 19 maggio). Il conto economico consolidato del 2002, nonostante il difficile contesto di mercato, conferma un positivo trend di crescita con un margine dŽinteresse che si attesta a 1.806 milioni di euro (+ 6,1%), un margine dŽintermediazione che raggiunge i 3.057 milioni di euro (+1,8%) e una tenuta delle commissioni e altri proventi (-0,6%), peraltro in netto recupero nel Iv trimestre (+15,4%). Per la Capogruppo lŽincremento del margine dŽinteresse è del 5,6% (1.568 milioni di euro), mentre il margine dŽintermediazione sale dello 0,9% (2.610 milioni di euro). Alla crescita del margine dŽinteresse, oltre allŽattento governo dei costi (sbilancio interbancario -4,5 miliardi di euro circa) e dei ricavi finanziari, ha contribuito una più incisiva politica commerciale che ha prodotto importanti aumenti nelle erogazioni di mutui (+56%) e crediti personali (+23%) e un forte sviluppo per il credito al consumo finalizzato e le carte di credito revolving. I ricavi da commissioni hanno risentito in particolare dello sfavorevole andamento dei mercati mobiliari. Nel settore dei fondi comuni dŽinvestimento tale andamento, congiuntamente alla raccolta netta negativa, ha determinato una flessione del patrimonio dellŽ8,6% - inferiore comunque al dato medio di sistema (-9,4%, fonte Assogestioni) -permettendo di raggiungere un lieve miglioramento della quota di mercato. Positiva invece la raccolta di fondi sul versante assicurativo, dove il valore dei prodotti collocati ha registrato unŽimportante crescita superiore al 30%. La forte azione di controllo dei costi ha consentito di contenere lŽincremento dei costi operativi al 3,4%. Tra questi, i costi del personale mostrano un aumento del 2,3% dovuto in larga misura al rinnovo del contratto di lavoro. Il risultato operativo consolidato (1.039 milioni di euro, -1,3%), sostanzialmente stabile rispetto al valore dello scorso anno, ha evidenziato un forte recupero nellŽultimo trimestre. La Capogruppo vi ha contribuito con 844 milioni di euro. 1 Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2002, come le altre rendicontazioni periodiche del 2002, è stato predisposto operando il deconsolidamento delle società controllate operanti in Argentina, facenti capo alla locale holding company Bnl Inversiones Argentinas Sa. LŽesclusione si è resa ancora una volta necessaria per lŽimpossibilità, che tuttora permane, di ricevere tempestivamente dalla partecipata il pertinente flusso contabile dotato di un sufficiente grado di certezza e attendibilità civilistica. Al fine di assicurare una maggiore omogeneità, i prospetti civilistici di stato patrimoniale e di conto economico espongono i risultati del 2002 raffrontati con i dati pubblicati al 31 dicembre 2001 e con quelli "pro-forma" (alla stessa data), ottenuti escludendo le risultanze del Gruppo argentino. Considerate le componenti straordinarie, le imposte e il risultato di pertinenza di terzi, lŽutile netto consolidato si attesta a 91 milioni di euro. La Capogruppo chiude lŽesercizio con 55 milioni rispetto ai 4 di fine 2001 dopo aver spesato oneri per 540 milioni di euro per fronteggiare la crisi argentina e utilizzato 178 milioni di euro del fondo rischi bancari generali. Allo scopo di rafforzare i presidi patrimoniali, la Banca ha inoltre effettuato un ulteriore stanziamento prudenziale al fondo rischi su crediti di 33 milioni. Sotto il profilo patrimoniale, al 31 dicembre 2002, il totale dei crediti per cassa e non per cassa si attesta a 76.239 (-7,9%). I crediti per cassa alla clientela sono pari a 60.249 milioni con un calo del 4,6%; per la Capogruppo il loro ammontare è pari a 58.832 milioni (-1,2%). LŽinsieme delle posizioni di dubbio realizzo (ivi incluso il rischio Paese) diminuisce globalmente nellŽanno del 7,3% attestandosi a 3.781 milioni di euro (3.288 per la Capogruppo). Il grado di copertura, assicurato dalle svalutazioni, dallŽintegrale accantonamento degli interessi di mora e dagli stanziamenti generici disponibili sale al 40% (38,7% per la Capogruppo). Sempre in unŽottica prudenziale, lŽesposizione non garantita verso i paesi a rischio (-38%) è stata fortemente ridimensionata rispetto al 2001 (-82,6% la componente locale del Brasile) e il grado di copertura medio è salito nel contempo di oltre 10 punti percentuali, portandosi al 41,2%. La raccolta diretta da clientela, comprensiva dei prestiti subordinati per 2.878 milioni, sale a 56.232 milioni (+3,3%) mentre la raccolta complessiva del Gruppo ammonta a 71.200 milioni (-6,3%), mentre per la Capogruppo è pari a 69.780 milioni di euro (-4,7%). La raccolta indiretta (risparmio gestito + risparmio amministrato) si attesta a 70,2 miliardi di euro (-4,6%). La riduzione si è manifestata sia nel risparmio amministrato (-4,6%) sia nel risparmio gestito (-4,6%%). Il segmento dei fondi comuni è quello che ha maggiormente risentito della flessione verificatasi a livello di sistema, attestandosi a circa 18,5 miliardi (-8,3%). Aumentano invece le gestioni fiduciarie (+8%) e quelle patrimoniali (+2,2%). Nel settore dei fondi comuni dŽinvestimento immobiliari, Bnl è leader sia per ammontare di patrimonio raccolto (con una quota di mercato superiore al 16%), sia per totale delle attività gestite (circa 675 milioni, corrispondente ad una quota di mercato superiore al 19%). Piano Industriale 2002-2005 Nel 2003 il Gruppo Bnl intende rafforzare ulteriormente lŽimpegno sulla riduzione dei costi e il miglioramento dellŽefficienza operativa per sostenere la redditività aziendale, presidiando la qualità dellŽattivo, migliorando i ratios patrimoniali e incrementando tutte le forme di raccolta e dei servizi ad esse collegati. Ciò consentirà di raggiungere il ritorno ad una condizione strutturale di profittabilità, unŽorganizzazione commerciale e finanziaria fortemente focalizzata sul business e una struttura dei costi molto più efficiente. Le iniziative poste in atto hanno già prodotto risultati significativi: ?Risorse umane. Prosegue il piano di ridimensionamento dellŽorganico (-1.157 dipendenti a livello Gruppo; - 364 per la Banca) che ha come obiettivo al 2005 una riduzione complessiva delle risorse del Gruppo del 10% attraverso esodi, pensionamenti e dismissioni di partecipate. Partecipazioni. EŽ stata realizzata la cessione di alcune partecipazioni minori nellŽambito del piano per la razionalizzazione delle partecipazioni italiane e estere. Attivi patrimoniali. EŽ stata effettuata una cessione di attivi per complessivi 2,7 miliardi di euro, finalizzata alla cartolarizzazione di crediti performing ed è in atto una più rigorosa selezione degli impieghi per il presidio e la riqualificazione degli attivi. ?Accantonamenti prudenziali. Le rettifiche nette su crediti sono raddoppiate e la Capogruppo ha approntato un ulteriore stanziamento di 33 milioni di euro al fondo rischi su crediti. ??Presidio del rischio. Estensione delle metodologie di rating a tutte le tipologie di affidamento, graduale rientro e disimpegno delle posizioni problematiche. ??Profilo di rischio. Forte riduzione del grado di concentrazione dellŽesposizione creditizia. I cosiddetti "grandi rischi" - esposizioni superiori ad un decimo del patrimonio di vigilanza -sono scesi nei dodici mesi a livello consolidato da 12 a 6 (5 se si considerano anche le coperture in derivati creditizi). LŽinsieme di questi interventi ha consentito una sensibile riduzione dellŽattivo ponderato (-8.305 milioni di euro rispetto a dicembre 2001) e, contestualmente, un incremento del patrimonio di vigilanza (+198 milioni di euro). Il Tier 1 si è portato al 5,02% e il coefficiente di solvibilità di gruppo al 9,2% (contro lŽ8% di fine 2001). Il rafforzamento patrimoniale è stato quindi ottenuto senza alcun ricorso diretto al mercato dei capitali e nonostante il prelievo netto dal fondo rischi bancari generali (167 milioni di euro). Nella riunione odierna il Cda ha cooptato in Consiglio Antonio Ortega Parra, rappresentante del Bbva, in sostituzione del dimissionario Landolfo Caracciolo di Brienza. Inoltre Juan Enrique Perez Calot è stato nominato membro del Comitato Esecutivo subentrando nella carica a Manuel Gonzalez Cid. LŽassemblea ordinaria degli azionisti è stata convocata per il 22 aprile prossimo alle ore 10,30 in prima convocazione e il 24 aprile alle 10,30 in seconda convocazione. Il Cda inoltre ha deliberato lŽavvio del Piano di Stock Option 2003-2005 destinato al management. A supporto del 1° ciclo di tale Piano (2003), il Cda ha quindi deliberato di aumentare il capitale a pagamento mediante lŽemissione di un numero massimo di 21.500.000 azioni ordinarie a fronte dellŽesercizio dei diritti di sottoscrizione, in ragione di unŽazione per ciascun diritto, assegnati a personale in servizio di Bnl Spa e di società del Gruppo, secondo i criteri stabiliti dal Cda stesso. Le opzioni potranno essere esercitate pro-quota a partire dal 2005 e non oltre il 2009. Ai sensi dellŽarticolo 2439, secondo comma del codice civile, il capitale si intenderà aumentato di un importo pari al valore nominale delle azioni sottoscritte entro tale data. Conseguentemente, il Consiglio dŽAmministrazione ha convocato unŽAssemblea straordinaria nei giorni 22, 23 e 24 aprile prossimi alle ore 10,30 rispettivamente in prima, seconda e terza convocazione, per deliberare le modifiche allŽarticolo 7 quinto comma dello Statuto per il ripristino, fino a un massimo di 40 milioni di euro, della delega al Cda per aumenti di capitale riservati a dipendenti della Banca e del Gruppo. Infine il Cda ha convocato lŽAssemblea speciale degli azionisti di risparmio in prima convocazione per il 22 aprile alle 11, in seconda per il 23 aprile alle 11 e in terza convocazione per il 24 aprile alle 15 per la nomina del rappresentante comune degli azionisti di risparmio.  
   
 

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