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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Marzo 2003
 
   
  ANTONVENETA APPROVA IL BILANCIO INDIVIDUALE E CONSOLIDATO 2002: UTILE DI GRUPPO IN LINEA CON IL 2001, PROPOSTO UN DIVIDENDO DI 0,60 EURO PER AZIONE

 
   
  Padova, 19 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Antonveneta, si è riunito ieri (18 marzo 2003) per approvare i risultati dell´esercizio 2002, a livello consolidato e individuale, i quali hanno confermato il positivo trend di crescita aziendale. I risultati economici consolidati Il margine di gestione denaro è ammontato a 1.490 milioni di euro, con un incremento del 6,5% sull´anno precedente. Alla base del miglioramento vi è la crescita dei volumi medi intermediati con la clientela ordinaria in un contesto di tassi decrescenti. Al netto dei proventi non ricorrenti dell´"operazione Bell" - presenti in entrambi gli esercizi ma nel 2002 nettamente inferiori, nel loro complesso, a quelli del 2001 - il margine di gestione denaro mostra una crescita del +12,2%. Il margine da servizi ha superato gli 825 milioni di euro, registrando, rispetto al 2001, una flessione del 10%; al netto degli effetti dell´"operazione Bell", detto margine è aumentato del +7,8%. Nel dettaglio, il complesso delle commissioni e degli altri proventi netti si è attestato su un valore, pari a 807 milioni di euro, del 9% superiore a quello registrato nel 2001. I profitti da operazioni finanziarie, si sono approssimati a 18 milioni di euro rispetto ai circa 177 milioni del 2001, in massima parte riconducibili alla citata "operazione Bell". Il margine di intermediazione, pari a 2.315 milioni di euro risulta sostanzialmente allineato ai valori del 2001; al netto dei ricordati effetti dell´"operazione Bell" la crescita del margine in questione si è approssimata al 10,5%. Le spese amministrative sono risultate pari a 1.126 milioni di euro, evidenziando una crescita su base annua del 3,5%; il rapporto "cost/income", "normalizzato", è sceso, nell´esercizio in esame, al 63,3% dal 66,7% del 2001. Il risultato lordo di gestione si è attestato a 1.189 milioni di euro rispetto ai 1.227 milioni del 31 dicembre 2001. Al netto degli effetti dell´"operazione Bell" in entrambi gli esercizi, il risultato in parola ha registrato un aumento di circa il 19%. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali sono ammontate a 271 milioni di euro, contro i 248 milioni del 2001. Le rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni, al netto delle relative riprese di valore, sono ammontate a circa 438 milioni di euro, contro i 297 milioni circa del 2001. L´aggregato comprende, tra l´altro, rettifiche forfettarie che recepiscono i maggiori stanziamenti posti volontariamente dalla Capogruppo a presidio del rischio di credito, con positivi riflessi, in particolare, sul grado di copertura dei crediti in bonis e dei crediti incagliati, pari rispettivamente allo 0,22% e al 21,1% a fronte dello 0,15% e del 14,5% del 2001. L´utile delle attività ordinarie, sulla cui entità hanno inciso i suddetti stanziamenti forfettari, è ammontato a 459 milioni di euro, rispetto ai 635 milioni del 2001. L´utile netto è risultato di 216,2 milioni di euro (+1,4%) rispetto ai 213,2 milioni di euro del 2001. 3 Principali aggregati patrimoniali consolidati Al 31 dicembre 2002, la raccolta complessiva è risultata pari a 62.666 milioni di euro, con una crescita annua del 4,3%. Segnatamente, la raccolta diretta è stata di euro 36.128 milioni, +11,3% nei confronti del dato di fine esercizio 2001; la raccolta indiretta si è attestata a euro 26.538 milioni con una flessione, nell´anno, del 4%. La diminuzione, comune all´intero sistema e connessa al perdurare della congiuntura negativa dei mercati finanziari, ha interessato - pur con intensità differenziate - sia la componente gestita (-7%) sia quella amministrata (-2,3%), anche per effetto della valorizzazione ai valori di mercato. Gli impieghi alla clientela sono ammontati a 36.927 milioni di euro, con un incremento annuo del 9,5%; significativamente elevata è stata la crescita dei mutui (+39,1%). I crediti in sofferenza, al netto delle rettifiche, sono passati dai 607 milioni di euro del 31 dicembre 2001 ai 782 milioni del 31 dicembre scorso con una crescita del 28,9%; tale incremento percentuale riflette un livello di sofferenze particolarmente basso nel 2001, a seguito di un´importante operazione di cartolarizzazione. Il rapporto sofferenze/impieghi si è adeguato al 2,12% (1,80% a dicembre 2001), valore allineato a quello del sistema bancario nel suo complesso. Al 31 dicembre 2002 il patrimonio netto consolidato - comprensivo del "fondo per rischi bancari generali" e dell´utile netto di periodo - è risultato pari a 2.961 milioni di euro (+7,3% rispetto ai 2.759 milioni dell´esercizio 2001). Il Roae (return on average equity, rapporto tra utile netto e patrimonio medio), stante l´aumento del patrimonio netto, è risultato pari al 7,6% a fronte del 7,9% del 2001. Per quanto concerne i coefficienti patrimoniali, quello di solvibilità, considerando anche i rischi di mercato e gli altri requisiti prudenziali, si è attestato all´8,41% (9,03% a dicembre 2001). Al 31 dicembre 2002 la rete territoriale del Gruppo si avvaleva di 1.055 sportelli bancari (di cui 6 all´estero); l´organico medio del Gruppo nel 2002 è risultato di 10.907 unità. I risultati della Capogruppo nel 2002 I risultati economici Il margine di gestione denaro è ammontato a 1.336 milioni di euro, con un incremento dell´1,5% sul 2001, tale percentuale si adegua al 16,6% al netto degli effetti dell´"operazione Bell", evidenziati dalla diminuzione della componente "dividendi" che è passata da 282 milioni di euro del 2001 a 176 milioni. Il margine da servizi ha superato i 687 milioni di euro, con una crescita del 6,3% sul 2001. Il margine di intermediazione, pari a 2.023 milioni di euro, è aumentato, rispetto al 2001, del 3,1%. Le spese amministrative sono risultate pari a 1.036 milioni di euro, evidenziando un 4 incremento sul 2001 dell´8,1%; il rapporto "cost/income" è passato dal 66,1% "normalizzato" dell´esercizio 2001 al 63,3% del 2002. Il risultato lordo di gestione della Capogruppo si è attestato a 987 milioni di euro, rispetto ai circa 1.004 milioni del 2001. La variazione (-1,7%) diviene positiva e pari al 18,4% al netto degli effetti indotti sul bilancio 2001 dall´"operazione Bell". L´ammontare delle rettifiche di valore e degli accantonamenti, al netto delle riprese di valore, è risultato pari a 666 milioni di euro contro i 519 milioni del 2001. In particolare sono state effettuate, anche in relazione ai richiamati principi prudenziali, rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni, al netto delle riprese di valore, per 416,1 milioni di euro rispetto ai 270,2 milioni del 2001. L´utile delle attività ordinarie è ammontato a 321 milioni di euro rispetto ai 485 milioni del 2001. L´utile netto del 2002 è risultato pari a 181,5 milioni di euro rispetto ai 243,5 milioni dell´esercizio 2001, anno nel quale la Banca aveva beneficato dei ricordati profitti riconducibili all´"operazione Bell". Principali aggregati patrimoniali della Capogruppo Nel 2002, la raccolta complessiva della Capogruppo ha superato i 53.468 milioni, in crescita del 4,6% rispetto al dato del 2001. Segnatamente, la raccolta diretta è stata di euro 28.516 milioni di euro (+14,6%); la raccolta indiretta, si è attestata a euro 24.952 milioni con una flessione del 5% rispetto al 2001. Gli impieghi alla clientela sono ammontati a 28.924 milioni di euro, con un incremento annuo del 14,4%, significativamente elevata è stata la crescita dei mutui (+49,6%). Nel corso dell´esercizio in esame, come su evidenziato, una parte significativa del reddito lordo di periodo è stata destinata a fronteggiare il generico rischio di credito e le posizioni incagliate; il grado di copertura dei crediti in bonis è aumentato, rispetto alla fine dell´esercizio 2001, dallo 0,15% allo 0,25% e quello delle posizioni incagliate dal 15% al 20%. I crediti in sofferenza, al netto delle rettifiche, sono passati dai 421 milioni di euro del 31 dicembre 2001 ai 684 milioni del 31 dicembre 2002; il rapporto sofferenze/impieghi si è adeguato al 2,37%. Al 31 dicembre 2002 il patrimonio netto - comprensivo del "fondo per rischi bancari generali" e dell´utile di esercizio - è risultato pari a 3.080 milioni di euro (+5,6% rispetto al 31 dicembre 2001). Conclusa positivamente l´Opa su Interbanca Il Consiglio di Amministrazione di Banca Antonveneta ha, inoltre, preso atto con soddisfazione del successo ottenuto dall´Opa su Interbanca, che si è conclusa lo scorso 14 marzo. In base al numero delle azioni ordinarie apportate, tenuto conto di quelle già possedute, Banca Antonveneta detiene il 96% del capitale sociale di Interbanca. In considerazione della percentuale raggiunta, Banca Antonveneta, come dichiarato nel Documento di Offerta, procederà al lancio di un´Opa residuale ai sensi dell´art. 108 del Tuf con le modalità e nei tempi previsti dalla vigente normativa. Corporate governance Il Consiglio di Amministrazione di Banca Antonveneta, in linea con quanto raccomandato dal Codice di autodisciplina delle Società quotate, ha valutato sussistere i requisiti d´indipendenza previsti per gli Amministratori non esecutivi in capo al Presidente Dott. Antonio Ceola ed ai Consiglieri Prof. Leopoldo Mazzarolli, Prof. Gilberto Muraro e Avv. Antonio Scala. Inoltre il Consiglio ha approvato la Relazione annuale sul sistema di corporate governance e sull´adesione al Codice di autodisciplina delle Società quotate. Tale relazione, conformemente alle norme regolamentari emanate da Borsa Italiana, verrà messa a disposizione dei Soci insieme alla documentazione prevista per l´Assemblea dei Soci. A conclusione dell´esame dei dati dell´esercizio 2002, il Consiglio di Amministrazione ha convocato a Padova, per il 30 aprile 2003, in prima convocazione, e per il 10 maggio 2003 in seconda convocazione, nei padiglioni dell´Ente Fiera, l´Assemblea ordinaria dei Soci, cui verrà sottoposto il progetto di bilancio del 7° esercizio sociale e la proposta di distribuzione di un dividendo di euro 0,60 per azione, che conferma quello dell´esercizio precedente. Il dividendo sarà posto in pagamento a decorrere dal 22 maggio p.V., con stacco cedola n. 8, in data 19 maggio, e con attribuzione del relativo credito di imposta "pieno", di cui all´art. N. 105 comma 1 lettera "A" D.p.r. 917/86. L´assemblea verrà altresì chiamata a deliberare in ordine all´adozione di un regolamento assembleare.  
   
 

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