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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Marzo 2003
 
   
  IL CDA DI ASTALDI APPROVA IL BILANCIO 2002 E IL PIANO INDUSTRIALE 2003-2005 NEL 2003 VALORE DELLA PRODUZIONE PREVISTO IN CRESCITA DEL +9%, UTILE NETTO +40% PROPOSTO UN DIVIDENDO DI 0,05 EURO PER AZIONE

 
   
  Roma, 19 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi S.p.a., presieduto dal Prof. Ernesto Monti, ha approvato il Piano Industriale per il triennio 2003-2005 ed il progetto di bilancio dell´esercizio 2002 su base individuale e consolidata, che sarà sottoposto all´Assemblea dei Soci. Inoltre è stata deliberata l´applicazione del Codice Etico Aziendale che stabilisce principi generali e regole per l´attività dei dipendenti e collaboratori di tutte le società del Gruppo. Piano industriale per il triennio 2003-2005 Le linee strategiche per il prossimo triennio puntano alla definitiva affermazione del Gruppo Astaldi come General Contractor leader del mercato nazionale. In quest´ottica il Piano mira a una selezione delle commesse a favore di contratti integrati di progettazione, realizzazione ed eventuale gestione di grandi opere che valorizzino la vocazione di Astaldi come General Contractor. Il Piano 2003-2005 privilegia la ricerca di alleanze con partners di primo livello, nazionali e esteri, e una politica di affidamento di lavori ed opere di minore contenuto tecnologico ad appaltatori medio-piccoli; è inoltre obiettivo del Gruppo concentrare le risorse finanziarie verso la promozione di nuove iniziative sia in veste di General Contractor che di Promoter di nuovi investimenti in Project Finance. La composizione del portafoglio ordini nel triennio sarà maggiormente orientata verso commesse in General Contracting e Project Financing, rispetto alle commesse tradizionali acquisite come semplice Impresa di Costruzione. Nel triennio la crescita media annua del portafoglio ordini è prevista pari al 15,1%, da 3.439 milioni di euro del 2002 a circa 4.300 milioni nel 2005. Il valore della produzione sale da 858 milioni di euro del 2002 a oltre 1.220 milioni nel 2005, con una crescita media annua del 12,5%. Il Mol sale da 164 milioni di euro del 2002 a 198 milioni nel 2005. L´ebit è previsto in crescita da 64 milioni di euro del 2002 a 93 milioni del 2005, con un incremento medio nel triennio di circa il 13%. Per l´utile ante imposte è prevista per il triennio una crescita media annua di circa il 38%. La divisione del portafoglio ordini per aree geografiche prevede l´incremento dell´incidenza delle commesse nazionali su quelle estere, con le prime che passano dall´attuale 64,4% a circa il 74% del totale. "La crescita di Astaldi nel triennio come General Contractor, già avviata nel corso del 2002, - ha dichiarato l´Amministratore Delegato Vittorio Di Paola - avverrà, a partire dal consistente portafoglio lavori esistente, sia nell´ambito delle occasioni offerte dal mercato nazionale con le Grandi Opere della Legge Obiettivo, sia in campo internazionale rafforzando la presenza nei paesi tradizionali per il Gruppo". Esercizio 2002 e previsioni 2003 - A livello consolidato, il valore della produzione ammonta a 858 milioni di euro, con un incremento del 3,7% rispetto al precedente esercizio su base normalizzata (escludendo i ricavi della vendita dell´immobile di Via Po). Il risultato operativo è di 64 milioni di euro con una incidenza sul valore della produzione del 7,5%, dopo avere accolto accantonamenti prudenziali pari a 13,6 milioni di euro relativi al Venezuela. L´utile netto consolidato è di oltre 15 milioni di euro contro 21 milioni dell´esercizio 2001 normalizzato. L´indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2002 si attesta a 119 milioni di euro al netto delle cessioni pro-solvendo di crediti e riserve che assommano a circa 165 milioni di euro. Nel corso del 2002 Astaldi ha acquisito nuovi ordini per 1,5 miliardi di euro, superando ampiamente l´obiettivo previsto. Il portafoglio ordini al 31 dicembre 2002 ammonta a 3.439 milioni di euro in crescita del 29% sull´anno precedente. A livello di Capogruppo, i risultati evidenziano un valore complessivo della produzione pari a 677 milioni di euro. A livello reddituale, la Società ha conseguito un risultato operativo di 44 milioni di euro con un´incidenza sul valore della produzione del 6,5%; l´utile netto ammonta a 12 milioni di euro. L´indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2002 risulta pari a 101 milioni di euro. A livello di Capogruppo il confronto con i risultati su base annua non è ritenuto significativo in quanto i dati risentono della ciclicità nella gestione diretta dei progetti ed è solo a livello consolidato che il confronto risulta omogeneo. Il Cda ha deliberato di sottoporre all´assemblea degli azionisti la proposta di una distribuzione di un dividendo pari a 0,05 euro per azione per complessivi circa 5 milioni di euro. Per il 2003 si prevede un valore della produzione complessiva di ca. 936 milioni di euro con una crescita di circa il 9%, il risultato operativo è previsto a ca. 66 milioni di Euro, mentre l´utile netto è previsto superiore ai 21 milioni di euro con una crescita di circa il 40% rispetto al 2002.  
   
 

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