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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Marzo 2003
 
   
  DAINESE SSKICROSS CUP: VALMALENCO 5-6 APRILE 2003 FINALE COPPA ITALIA

 
   
  Milano, 19 marzo 2003 - Della nuova specialità - lo skicross - abbiamo appreso i segreti durante la conferenza stampa di presentazione in Regione Lombardia, con l´apporto della Gazzetta dello Sport che promuove il prossimo grande appuntamento di Valmalenco. Di Dainese Sskicross Cup si è parlato per la prima volta, e a lungo, in Regione Lombardia, in occasione della presentazione delle finali della edizione di esordio della Coppa Italia - la Dainese Sskicross Cup - in programma il 5 e 6 aprile in Valmalenco. E´ il debutto, a cura di Regione Lombardia e Gazzetta dello Sport che promuovono l´evento realizzato da Persport, sotto l´egida di Fisi, di una specialità montana che ancora pochi conoscono. Lo skicross - altrove ski-cross - è un lontano parente dello snowboardcross, vale a dire la specialità più fascinosa con la tavola (rammentate, le gare si disputano in 4 concorrenti che si contendono dalle batterie di qualificazione alla finale quell´unico fatidico posto, il primo). Lo skicross si fa con gli sci da slalom gigante, senza al momento varianti tecniche significative, e naturalmente tutto si gioca non da una posizione laterale (come con la tavola) ma in assetto frontale, vale a dire che lo skicross è una specialità velocissima che incontra salti, gobbe, curve da gigante, paraboliche e bisogna essere particolarmente valenti, cioè polivalenti. La disciplina nasce negli Usa dieci anni fa o poco più e si afferma poco dopo in Europa (in particolare in Francia e Svizzera) per approdare in Italia da tre anni. Molte situazioni sperimentali, molto "fai da te", poi, da quest´anno, la consacrazione come disciplina riconosciuta dalla Fisi sia per le donne che per gli uomini. Per competere occorre l´iscrizione a uno sci club, la tessera di una federazione nazionale, un certificato medico per agonisti. Le gare di Coppa del Mondo di skicross vedono al via sino al 250 atleti, quelle italiane un po´ meno: da 60 a 70. Ma la specialità è giovane, può soltanto crescere. Appassionante lo skicross, che mette in evidenza tecnica e potenza. Decisiva, in molte gare, l´uscita dal cancelletto di partenza: chi muove le operazioni solitamente non si fa superare. Tutto procede per eliminatorie dirette, senza alcun ripescaggio. Le qualificazioni restringono a 32 i finalisti che, a gruppi di quattro e con le teste di serie capofila di ogni batteria, si scremano sino ai quattro atleti della batteria finale. Al momento lo skicross in Italia ha montepremi per appassionati: quello della finale di Coppa Italia (oltre i 3 mila euro) è sufficiente ad attirare il meglio della specialità. Attesi in Valmalenco soprattutto Karl Heinz Molling, altoatesino, classe 1972, secondo classificato nella tappa di Cdm di Les Contamines, e Massimiliano Iezza, classe 1974, ottavo in Cdm a Laax. Il campo dei partecipanti si completerà nei prossimi giorni. E´ prevista anche una ampia presenza straniera.  
   
 

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