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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Marzo 2003
 
   
  BANCA POPOLARE DI CREMONA I DATI PROVVISORI AL 31 DICEMBRE 2002: L´UTILE NETTO SI ATTESTA A 8,2 MILIONI DI EURO,

 
   
  Cremona, 20 marzo 2003 - In un anno caratterizzato da incertezze e discontinuità di rilievo per il sistema economico e per le banche in particolare, la Banca Popolare di Cremona ha denotato risultati in linea con le proiezioni contenute nel Piano Biennale 2003/2004, approvato dal Consiglio di Amministrazione il 9 settembre dello scorso anno, di cui costituiscono il fondamentale punto di partenza. La raccolta diretta da clientela è cresciuta del 7,7%, raggiungendo 1.274 milioni di euro contro i 1.182,4 del 31 dicembre 2001, mentre la raccolta indiretta, persistendo la forte debolezza dei corsi azionari, si attesta a 1.597,9 milioni di euro a fronte dei 1.768 di fine 2001 (-9,6%). Complessivamente, le attività gestite per conto della clientela assommano a 2.871,9 milioni di euro (-2,7%). Gli impieghi netti a clientela si attestano a 1.331,1 milioni di euro, in aumento del 3,8% su base annua; la crescita si concentra prevalentemente nelle componenti a medio e lungo termine, in particolare mutui e altri finanziamenti rateali. Quest´ultimo comparto, tenuto conto della cartolarizzazione di oltre 157 milioni di mutui in bonis, presenta una dinamica particolarmente sostenuta, con una variazione incrementale del 22,2%. La congiuntura economica negativa, coniugata ad una impostazione di rinnovata attenzione e prudenza gestionale, ha indotto ad un approfondito riesame del merito del credito, che ha portato ad incrementare del 21,5% i crediti lordi in sofferenza. Le sofferenze nette ammontano a 20,9 milioni di euro a fronte di 25,4 milioni di fine esercizio 2001 (-17,6%). L´incidenza delle sofferenze nette sui crediti netti è quindi scesa all´1,6% (2% a fine 2001). Di assoluto rilievo è la variazione complessiva del grado di copertura dei crediti dubbi, passato dal 26,1% dello scorso esercizio al 40,9% dell´esercizio 2002. Con riguardo al conto economico, il margine di interesse si attesta a 47,8 milioni di euro, con un incremento del 2% rispetto ai 46,9 milioni registrati nel 2001. Nonostante l´andamento dei mercati finanziari, rimane significativa la contribuzione delle commissioni nette da servizi, che confermano il livello acquisito nello scorso esercizio di 32,3 milioni di euro (+0,02%). Il margine di intermediazione raggiunge così i 92,7 milioni di euro, con un incremento del 12,7% sul 2001, mentre il risultato di gestione registra un aumento di assoluto rilievo, passando da 30,4 a 40,9 milioni di euro (+34,6%). Le spese del personale diminuiscono del 5,6%, passando da 32,1 a 30,3 milioni di euro, mentre le altre spese amministrative presentano un incremento del 9,9%, dovuto prevalentemente a costi di carattere eccezionale - in particolare per la richiamata operazione di cartolarizzazione - e non ripetibili negli esercizi futuri. Le rettifiche di valore su crediti per cassa e di firma assommano, al netto delle riprese, a 22,7 milioni di euro; sono stati inoltre effettuati accantonamenti a vario titolo nel fondo rischi e oneri per un importo complessivo di 0,9 milioni di euro. L´utile netto si attesta a 8,2 milioni di euro, in linea con la previsione di budget, con un decremento del 7,2% rispetto allo stesso periodo dell´esercizio precedente.  
   
 

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