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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Marzo 2003
 
   
  ESORDIO SUZUKI: CON L´ITALIAN BAJA DI PORDENONE HA PRESO IL VIA IL 13 MARZO IL CAMPIONATO ITALIANO RALLY TOUT TERRAIN EDIZIONE 2003.

 
   
  Pordenone, 20 marzo 2003 - La gara del Campionato del Mondo si è corsa su terra friulana con una consistente presenza di piloti e squadre. Oltre ottanta equipaggi hanno preso il via della competizione venerdì pomeriggio con il Prologo corso in località Vivaro (Pn). Di questi solo 48 hanno però tagliato il traguardo domenica sera a Trieste a riprova della durezza dell´edizione 2003 dell´Italian Baja. Suzuki Italia ha partecipato con il Suzuki Challenge e con due Grand Vitara ufficiali in allestimento T2. Premiazioni del Suzuki Challenge 2002 - Pordenone - Il 13 marzo si sono tenute presso la direzione gara le premiazioni del Suzuki Challenge 2002. Alla presenza di una folta schiera di appassionati sono stati consegnati i premi alle concessionarie e ai piloti vincitori della passata edizione del trofeo. L´occasione ha permesso di parlare delle iniziative sportive di Suzuki nel Campionato Italiano Rally Tout Terrain con i giornalisti presenti. "Quest´anno" ha detto Francesco Grassi, responsabile attività sportiva di Suzuki Italia divisione automobili, "abbiamo due vetture ufficiali che partecipano al Campionato, guidate rispettivamente dal vincitore della passata edizione del Suzuki Challenge, Andrea Lolli, e dall´attuale Campione Italiano Due Ruote Motrici Coppa Csai, Silvio Grazioli. Abbiamo buone possibilità di ottenere importanti risultati nel corso della stagione. La presenza nel Campionato del Suzuki Challenge e gli splendidi risultati ottenuti sia nella classifica assoluta sia nella crescita dei piloti, ci confortano sulla strada intrapresa alcuni anni or sono." Il Suzuki Challenge all´Italian Baja - Pordenone - Al via della prima prova del Campionato si sono presentati 5 equipaggi iscritti al Suzuki Challenge: Accadia - Lo Curto su Grand Vitata; Luchini - Fedullo su Grand Vitara ; Pacitti - Frandino su Grand Vitara ; Ponticelli - Rocca su Jimny ; Tonelli - Muffolini su Grand Vitata. Sassi, forature, rotture e polvere sono state le costanti che hanno accompagnato i concorrenti durante gli oltre 600 chilometri di prove speciali dell´Italian Baja. Una gara incredibilmente dura che ha messo alla prova piloti e mezzi e che i trofeisti Suzuki hanno affrontato con la giusta filosofia e tattica di gara: arrivare al traguardo. E così è stato per tutti. L´ambiente particolarmente ostile ha costretto i piloti per tutta la durata della gara a difendersi non solo dagli avversari ma anche dalle insidie del terreno. L´ambiente competitivo non ha però offuscato lo spirito di squadra instaurato fra i suzukisti: Ponticelli, per esempio, ha aiutato l´amico-rivale Pacitti ad uscire da una situazione difficile perdendo minuti preziosi. I piloti Suzuki sono così: gentlemen driver. Dopo il prologo di venerdì, vinto da Pacitti che rimane al comando per le prime due prove, il testimone passa a Luchini che mantiene la posizione fino alla fine della gara. Domenica sera a Trieste tutti i concorrenti del Suzuki Challenge hanno tagliato il traguardo. Nell´ordine: Luchini, Pacitti, Ponticelli, Accadia e Tonelli. Un risultato importante per dei piloti amatoriali alla guida di automobili di serie. Classifica del Suzuki Challenge dopo l´Italian Baja: 1° Luchini su Grand Vitara 18 punti ; 2° Pacitti su Grand Vitara 12 punti; 3° Ponticelli su Jimny 8 punti; 4° Accadia su Grand Vitara 6 punti; 5° Tonelli su Grand Vitara 4 punti. Il Suzuki Racing all´Italian Baja - Pordenone - Debutto poco fortunato per i due Grand Vitara ufficiali presenti alla gara friulana. Entrambi gli equipaggi hanno dovuto dare forfait a causa di rotture dovute alle condizioni impegnative della gara. Il Grand Vitara Td condotto in gara da Andrea Lolli e Gessica Valentini si è dovuto arrendere a causa della rottura del cambio. "È un vero peccato. Ci eravamo preparati mentalmente e fisicamente per la gara e anche il team si era attrezzato per supportarci al meglio. Abbiamo rotto il cambio durante la prima prova speciale. Per assurdo questo inconveniente fa ben sperare: la macchina c´è ed il motore anche. Il turbo diesel common rail spinge talmente da "rompere il cambio", sdrammatizza Andrea Lolli. "Il terreno era più impegnativo delle passate stagioni anche a causa dell´alluvione di quest´inverno che ha fatto affiorare le pietre più grosse e portato via quelle più piccole. Comunque il Campionato è appena iniziato. Abbiamo il tempo per ripristinare la macchina e ripartire alla ricerca del risultato". Silvio Grazioli e Davide Cecca si sono dovuti ritirare a metà della penultima prova speciale per la rottura del ponte posteriore, sollecitato dalle asperità del terreno. "Venendo dal mondo dei rally è stata per me un´esperienza incredibile", è il primo commento di Silvio Grazioli. "Una gara come l´Italian Baja come battesimo ti segna in quanto non è solo un´esperienza nuova, è un´esperienza di vita. Riuscire a portare a termine una corsa disputata sul greto di un fiume con prove speciali per oltre 600 chilometri non è facile. Devi sapere interpretare il percorso dosando il gas anche in base alle condizioni del terreno. Non serve spingere al massimo perché non potresti fisicamente sopportare ritmi come questi, devi usare il gas e la testa per potere ottenere il risultato. La macchina è straordinaria. Prima del Baja non avrei mai pensato che auto di serie potessero resistere a tali sollecitazioni. Mi sono divertito e sono sicuro che con la mia esperienza riuscirò ad ottenere anche in questa specialità interessanti risultati per me e per Suzuki". Il prossimo appuntamento è per il 25-27 aprile con il Rally dell´Etna a Catania, 2ª prova del Campionato Italiano Rally Tout Terrain. Infolink: www.Italianbaja.com    
   
 

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