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Notiziario Marketpress di
Lunedì 24 Marzo 2003 |
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I RAGAZZI "MIRACOLATI" DALLA GROTTA DEL VENTO PRESENTATA A ERBEXPO UNA RICERCA DELL´UNIVERSITÀ DI PISA SULLE TERAPIE TERMALI. CURATI CON SUCCESSO 100 GIOVANISSIMI PAZIENTI AFFETTI DA UNA GRAVE FORMA DI ASMA BRONCHIALE
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Firenze, 23 marzo 2003 - In pazienti con problemi broncopolmonari, malattie delle vene e della pelle, reumoartropatie e disturbi dell´apparato genitale, appropriate cure termali non soltanto possono portare benefici straordinari, ma riducono anche il consumo di farmaci e modificano natura e entità delle ricadute. Lo dimostra uno studio condotto dall´Università di Pisa su un centinaio di ragazzi tra i 6 e i 13 anni affetti da una grave forma di asma bronchiale cronica. Ne darà notizia dettagliata Giovanni Agostini, direttore della Scuola di specializzazione di Idrologia Medica dell´ateneo pisano, intervenendo lunedì 24 marzo al un convegno sulle terme organizzato dalla Regione Toscana nel quadro di Erberxpo, prima edizione del Salone dell´Erboristeria e del Termalismo che si inaugura domani a Marina di Carrara. Eccone intanto un´anticipazione. La ricerca, condotta in collaborazione con l´equipe di Clinica Pediatrica coordinata dal professor Giuliano Baldini, ha avuto come teatro la Grotta del Vento di Fornovolasco (Lucca) ed è documentata da un volume (edizioni Nistri Lischi, Pisa, pag. 300, € 36,16) che Agostini firma con il dermatologo Franco Della Valle e il chirurgo plastico Stefania Agostini. La Grotta del Vento è, come noto, un vasto antro appenninico di origine carsica. Dal punto di vista terapeutico presenta condizioni ideali: umidità massima (97%), temperatura di 9/10 gradi e aerosol ricco di calcio, magnesio, anidride carbonica e privo di agenti allergizzanti (spore, batteri). Per un decennio circa, tra l´inizio e la fine degli anni Novanta, i ricercatori hanno seguito un folto gruppo di ragazzi in età scolare condotto d´estate a curarsi a Fornovolasco. Una parte ha fatto terapia all´aria aperta. L´altra è stata invece trattata all´interno della grotta, in un´area attrezzata, per un massimo di 8 ore al giorno e di 20 giorni ininterrotti. La terapia termale, spiegato Agostini, modifica i meccanismi che inducono la malattia, mentre il farmaco, come noto, cura il paziente sostituendosi alle capacità reattive dell´organismo. Peraltro, il termalismo non è alternativo al farmaco, bensì sequenziale: interviene cioè nella fase cronica, non febbrile ne´ infiammatoria, quando il farmaco ha già svolto la sua parte."Questi effetti salutari", aggiunge, "sono evidenti nei ragazzi trattati nella Grotta del Vento, molto di più che nel gruppo curato all´aperto. Il loro apparato respiratorio si è lentamente desensibilizzato dagli allergogeni. Il freddo ha rafforzata la capacità reattiva dell´apparato bronchiale. Quelli presenti per più estati hanno avuto benefici duraturi. Alcuni sono guariti del tutto. Molti, il 70%, sono assai migliorati. E soprattutto hanno consumato molti meno farmaci". Questi gli indici clinici del progresso: 1) migliore capacità di respiro; 2) migliore tolleranza alla stimolazione artificiale dei bronchi; 3) migliore risposta respiratorio anche dopo 6 mesi di controlli; 4) minor consumo di farmaci (cortisonici e beta 2 stimolanti) sia in quantità che come giorni di trattamento anche diversi mesi dopo la sospensione della cura. "Analoghi", conclude Agostini, i risultati del recente studio "Naiade" che il Ministero della Sanità tarda a rendere pubblico. Tutto ciò dovrebbe indurre le autorità sanitarie a considerare maggiormente il termalismo non fosse che per risparmiare, oltre che per garantire a noi tutti migliori condizioni di salute. Una riflessione tanto più valida per la Toscana che dalla sua importante rete termale può ricavare straordinari benefici economici". |
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