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Notiziario Marketpress di
Lunedì 24 Marzo 2003 |
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UNA RETE DI LABORATORI PER SALVARE I PAZIENTI ANTICOAGULANTI INNOVATIVA, SEMPLICE E POCO COSTOSA. VARATA IN ABRUZZO, È STATA PRESENTATA OGGI DA SIBIOC AL CONGRESSO FCSA DI ABANO TERME. OLTRE 600 MILA IN ITALIA LE PERSONE INTERESSATE
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Abano Terme, 24 marzo 2003 - - Si chiama "Misure per migliorare la vita dei pazienti anticoagulanti", è il primo progetto del genere in Italia ed è così semplice, innovativo e talmente poco costoso rispetto ai vantaggi, che adesso tutti vogliono imitarlo. Lo ha varato la Regione Abruzzo in collaborazione con Sibioc, la Società Italiana di Biochimica Clinica e di Biologia Molecolare Clinica, e al congresso nazionale della Fcsa (Federazione Centri Sorveglianza Anticoagulanti) in corso ad Abano Terme è stato presentato oggi dal professor Giuseppe Nubile che della Sibioc è il coordinatore delle Regioni, oltre a operare a Ortona come primario della Asl di Chieti. Statisticamente i "pazienti anticoagulanti" rappresentano l´uno per cento della popolazione. In Italia sono dunque oltre 600 mila. Si tratta di persone affette da cardiopatie o da problemi vascolari (ma anche di portatori di protesi) perennemente a rischio di trombo-embolie e ischemie. La loro sopravvivenza dipende pertanto da una terapia anticoagulante orale, ovvero da farmaci capaci di decoagulare il sangue, ma somministrati in dosi tali da non scatenare emorragie. Il ruolo del laboratorio è appunto quello di individuare le giuste dosi tramite un semplice test. "In Abruzzo le persone interessate sono circa 12 mila", ha spiegato il professor Nubile, "Un numero cospicuo che convinse l´allora Assessore alla Sanità Rocco Salini, di professione medico, oggi Senatore, a dar vita al progetto con l´obiettivo di monitorare questi pazienti anticoagulanti. La sede idonea fu individuata nei Laboratori di Patologia Clinica dove i pazienti potessero ottenere contemporaneamente, e in tempi brevissimi, una doppia prestazione: l´esecuzione del dosaggio dei fattori coagulativi influenzati dalla terapia anticoagulante e il controllo con la relativa prescrizione farmacologica". E´ nata così una rete costituita dai 21 laboratori degli altrettanti ospedali abruzzesi che si sono resi disponibili, in parte con proprio personale, in parte con personale previsto da una delibera regionale ("Borse di studio per medici e tecnici di laboratorio") ad attivare questi centri operativi sotto il controllo della Fcsa. In sintesi, ha ricordato il professor Nubile, la Regione Abruzzo ha messo a disposizione del progetto 42 borse di studio per formare Medici Laboratoristi e Tecnici, il coinvolgimento economico dell´associazione dei pazienti Aipa e l´integrazione dei 21 centri con una strumentazione portatile da collocare sul territorio presso i distretti. In questo modo, ha concluso il relatore, è diventato possibile non solo censire i pazienti creando un archivio regionale su una rete informatica che colleghi i vari centri, ma anche garantire assistenza con standard elevati e omogenei, monitorare eventuali complicanze, formare una cultura del monitoraggio terapeutico nell´ambito delle strutture territoriali e, infine, attrezzare il sistema con una strumentazione adeguata al Near Patient Testing, ossia alla telemedicina. Tutto ciò con un investimento annuo complessivo, compreso l´acquisto degli strumenti per la telemedicina, pari a un miliardo di vecchie lire (500 mila Euro). Il Senatore Salini (Forza Italia) ha intanto presentato un progetto di legge per istituire in tutta Italia centri per il controllo della terapia coagulante orale. |
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