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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2003
 
   
  L´IMPATTO DELL´INFORMATION TECHNOLOGY SULLE AZIENDE DEL TERZIARIO IN ITALIA LO STUDIO PROMOSSO DA MICROSOFT E CONFCOMMERCIO, REALIZZATO DA NETCONSULTING, ANALIZZA IL RUOLO DELL´INFORMATICA PRESSO LE AZIENDE DEL SETTORE TERZIARIO IN ITALIA TRA IL 1998 E IL 2003

 
   
  Milano, 25 marzo 2003 - In Italia, le aziende del terziario sono in ritardo nell´adozione di tecnologie informatiche: mediamente ogni impresa spende soltanto 7.000 euro all´anno in Information Technology, con una spesa It per addetto in calo dell´1,5% ogni anno e una riduzione dell´1,8% prevista per il 2003. Nel 2002 il 40,8% dei dipendenti delle aziende campione era dotato di un Pc (contro una media del 57,5% nelle Pmi), mentre l´84,5% delle imprese aveva una connessione Internet, utilizzata però principalmente per applicazioni di base: posta elettronica, navigazione sul Web, sito vetrina. Lo studio evidenzia come nel periodo in esame le imprese con una maggiore propensione agli investimenti It abbiano registrato un aumento del fatturato per addetto pari al 7,9% medio annuo, contro il 4,9% delle aziende che hanno operato investimenti It contenuti. L´ostacolo principale al processo di informatizzazione resta la mancanza di competenze adeguate e la scarsa conoscenza di incentivi pubblici in ambito informatico. La lentezza nell´adozione di tecnologie informatiche da parte delle aziende del terziario - che costituiscono circa il 10% del mercato It nel nostro Paese - è nettamente in contrasto con la dinamicità di un settore che negli ultimi 5 anni, nonostante la situazione economica generale, ha continuato a registrare incrementi occupazionali costanti, con una media del 2,2% l´anno. "Accanto a un ritardo nel processo di informatizzazione, dallo studio emerge come gli investimenti It sostenuti finora dalle imprese del terziario si siano focalizzati prevalentemente sulla gestione operativa delle attività aziendali, senza un impatto significativo sul business", ha dichiarato Umberto Paolucci, Vice President Microsoft Corporation. "Per aiutare le aziende a superare questo gap tecnologico, è necessario che settore pubblico, privato e Associazioni di categoria promuovano insieme iniziative di formazione strutturate ed efficaci. Solo in questo modo, le imprese saranno in grado di comprendere a fondo il ruolo strategico della tecnologia per l´intera catena del valore, sfruttando al meglio le soluzioni It e gli investimenti effettuati". Gli investimenti It operati dalle imprese del terziario riguardano per lo più applicazioni di Office Automation (77% del campione) e software gestionali (60,5%). Il 56,7% delle aziende prese in esame ha implementato soluzioni relative alla sicurezza It (antivirus e firewall), mentre solo il 21,1% possiede una banca dati dei clienti e il 4,3% utilizza soluzioni di Business Intelligence. Questi dati dimostrano come nel settore terziario l´informatica sia utilizzata ancora in modo strumentale, prevalentemente per il controllo di gestione e il miglioramento delle attività operative. Tra il 1998 e il 2002 la percentuale dei dipendenti delle aziende del terziario che utilizza il Pc è passata dal 36,8% al 40,8%; valori che dimostrano un sostanziale ritardo del settore se rapportati alla diffusione del Pc per addetto presso le piccole e medie imprese, dove negli stessi anni si è registrata una crescita dal 38,5% al 57,5%. A sorpresa, l´area geografica più arretrata rispetto all´adozione di tecnologie informatiche è il Nord Est (con una media di addetti dotati di Pc del 36,5%). Per quanto riguarda la diffusione di Internet, l´84,5% delle aziende campione dispone di una connessione di rete: nella maggior parte dei casi si tratta di collegamenti Isdn (50,2%); solo il 29,2% usa accessi ad alta velocità basati sulla tecnologia Adsl e l´1,8% la fibra ottica. Il Web è impiegato prevalentemente per l´utilizzo della posta elettronica (85,4%), la navigazione (23,9%) e per la creazione di un sito vetrina (42,7%). Lo studio dimostra come, nella generale lentezza che caratterizza il processo di informatizzazione del settore terziario, le aziende che hanno effettuato maggiori investimenti It abbiano registrato significativi aumenti in termini di produttività, con un incremento del fatturato per addetto del 7,9% medio annuo (tra il 1998 e il 2002), contro il 4,9% delle imprese che hanno investito meno in tecnologie informatiche. Questi dati confermano che tutte le aree aziendali traggono benefici dall´utilizzo strategico delle nuove tecnologie, in particolare a livello di funzioni amministrative, nei rapporti con la clientela e nel controllo di gestione. I principali freni all´introduzione dell´informatica nelle imprese del terziario sono i costi di implementazione di nuove soluzioni It e la mancanza di competenze adeguate per gestire e sfruttare al meglio gli investimenti operati. La carenza di personale esperto limita inoltre la capacità dell´impresa di valutare e analizzare la necessità, l´utilità e i benefici degli investimenti It sul business aziendale. Altro elemento che influisce negativamente è la scarsa conoscenza dei contributi pubblici e degli sgravi fiscali previsti: dall´analisi emerge infatti che solo l´8,4% delle aziende prese in esame ha beneficiato di incentivi (di cui il 73,8% utilizzati per l´acquisto di hardware, il 44,4% per il software e solo il 17,9% per la formazione) e che addirittura il 23,6% non era a conoscenza dell´esistenza di questi strumenti. Le Associazioni di categoria, pertanto, possono svolgere un ruolo fondamentale nell´informare le imprese sui contribuiti e finanziamenti pubblici a loro disposizione. "Microsoft, insieme ai propri partner, promuove su tutto il territorio nazionale una serie di attività di formazione rivolte alle aziende del terziario e, in collaborazione con le associazioni di categoria, offre loro la possibilità di acquistare soluzioni It a condizioni agevolate, con l´obiettivo di accelerare il processo di informatizzazione di cui il comparto ha bisogno per diventare più competitivo sul mercato", ha concluso Paolucci.  
   
 

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