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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Marzo 2003
 
   
  LE FRONTIERE DEL MOTORE A SCOPPIO CONVEGNO INTERNAZIONALE IN ATENEO IN ONORE DEI TOSCANI BARSANTI E MATTEUCCI A 150 ANNI DALLŽINVENZIONE

 
   
  Firenze, 26 marzo 2003 - Il primo motore a scoppio funzionante fu costruito 150 anni fa a Firenze da due toscani, il fisico padre Eugenio Barsanti e lŽingegnere Felice Matteucci, originari rispettivamente di Pietrasanta e di Lucca, che operando allŽOsservatorio Ximeniano posero i primi passi di una realizzazione che ha segnato profondamente la civiltà contemporanea. Il risultato dei loro studi e delle loro sperimentazioni fu fissato in una memoria consegnata alla segreteria dellŽAccademia dei Georgofili il 5 giugno 1853, data ufficiale della nascita dellŽinvenzione, poi registrata in numerosi brevetti europei ed internazionali. A 150 anni di distanza i dipartimenti di Meccanica e tecnologie industriali e di Energetica dellŽUniversità di Firenze organizzano venerdì 28 (inizio ore 16) e sabato 29 marzo (inizio ore 9) in Aula Magna - Piazza S. Marco, 4 - il convegno internazionale "Le frontiere del motore a scoppio alle soglie del terzo millennio" a cui interverranno i maggiori esperti del settore italiani e stranieri. LŽiniziativa - cui sono stati invitati il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Mario Tassone e il presidente della Regione Toscana Claudio Martini - è stata promossa in collaborazione con il Comitato manifestazioni in onore di Barsanti e Matteucci, con lŽAci e numerosi enti e istituzioni lucchesi. La manifestazione, oltre ad offrire un profilo storico dellŽevoluzione del motore ad accensione comandata a partire dalle sue origini, traccerà anche le prospettive del futuro, dal crescente controllo dellŽelettronica sul processo di combustione al motore a idrogeno e a quello a celle di combustibile. Interverranno, fra gli altri, Stefano Iacoponi, Lucio Bernard, Rinaldo Rinolfi, del Centro Ricerche Fiat - dove quattro anni fa è stato inventato il "common rail", il cosiddetto diesel pulito - e Giovanni Cipolla, responsabile dei motopropulsori Ferrari. "In 150 anni molti progressi sono stati compiuti - ha affermato Paolo Citti, ordinario di Progettazione meccanica e costruzione di macchine presso lŽateneo fiorentino - oggi la ricerca di motorizzazioni alternative ci riporta in qualche modo al punto di partenza: anche Barsanti e Matteucci usarono lŽidrogeno, a cui attualmente si guarda come prospettiva per il futuro. Nel campo dei motori - ha proseguito Citti - la ricerca italiana mantiene comunque il primato, testimoniato anche dai successi dal team Ferrari".  
   
 

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