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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Marzo 2003
 
   
  ALCUNI SCIENZIATI EUROPEI SVILUPPANO UN MODELLO MURINO PER LO STUDIO DELLA SUSCETTIBILITÀ ALLE MALATTIE NEGLI ESSERI UMANI

 
   
  Dresda, 26 mrzo 2003 - Alcuni scienziati europei hanno sviluppato di recente un nuovo metodo per lo studio delle mutazioni genetiche, il quale potrebbe migliorare la comprensione e il trattamento delle leucemie infantili. Sebbene la tecnica di sottrazione ed aggiunta di piccoli segmenti di Dna al genoma di un organismo sia ampiamente utilizzata per migliorare la conoscenza delle patologie umane, gli scienziati incontrano ancora difficoltà nello sviluppo di metodi per l´analisi delle molecole di grandi dimensioni come i geni. In particolare, gli scienziati del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) e del Politecnico di Dresda si sono concentrati sul gene Mll (mixed lineage), il cui difetto è all´origine della leucemia. "Sono molti i fattori che possono subire alterazioni in questo gene. Pertanto, abbiamo voluto realizzare una versione del gene che ci permettesse di verificare un numero quanto più elevato possibile di aspetti del problema", ha affermato Giuseppe Testa del Politecnico di Dresda. L´organismo di creature come i topi è dotato di proteine che circolano nelle cellule riparando eventuali frammenti isolati di Dna che presentano sequenze familiari. Sapendo che questo processo, noto come "ricombinazione omologa", è presente anche nei batteri, gli scienziati sono andati alla ricerca di un ceppo da studiare. L´équipe ha identificato i fattori batterici implicati, trasformandoli in un nuovo strumento denominato "ricombinazione Red/et", capace di ingrandire il Dna di oltre dieci volte, al fine di consentirne la manipolazione. Utilizzando questo strumento, il team di ricercatori coordinato dal dott. Testa è riuscito a costruire una grande "cassetta" complessa del gene Mll e ad introdurla nell´organismo del topo al posto del gene normale. Il gene artificiale contiene due difetti nella sequenza genica associati alla leucemia. Utilizzando degli interruttori (switch) di controllo, è possibile attivare o disattivare ciascun difetto. "In questo modo possiamo studiare singolarmente le mutazioni, osservare il modo in cui interagiscono, oppure controllare il momento in cui ciascuna di esse entra in azione. Ciò permetterà di ottenere nuove informazioni sui sottili legami che intercorrono fra i difetti multipli", ha spiegato il dott. Testa. Tali sviluppi dovrebbero consentire agli scienziati di comprendere meglio la suscettibilità alle malattie. "Quest´aspetto della creazione di modelli murini assumerà una crescente importanza ai fini di una reale modellizzazione della suscettibilità umana alle malattie e della risposta degli organismi ai farmaci. Riteniamo che il nostro lavoro apra la strada allo sviluppo di tali modelli", ha concluso il dott. Testa.  
   
 

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