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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Marzo 2003
 
   
  SULLŽISOLA MADRE, DOMENICA 30 MARZO LA FIORITURA DELLE CAMELIE ANTICHE APRE LA STAGIONE DEGLI EVENTI BOTANICI BORROMEO

 
   
  Isola Madre - Lago Maggiore, 26 marzo 2003 - Camelie, glicini, magnolie ed orchidee saranno i protagonisti degli eventi botanici organizzati dalla Famiglia Borromeo Arese per lŽanno 2003. Ad inaugurare gli eventi sarà la mostra "Le Camelie Antiche: duecento anni di fascino" che domenica 30 marzo accoglierà i primi visitatori nella cornice paradisiaca dellčIsola Madre. Nel caleidoscopico microclima che emerge dalle acque del Lago Maggiore. Oltre alle antiche piante del Parco, negli spazi del Palazzo Borromeo saranno esposte alcune tavole, che illustrano la storia della Camelia in Oriente, in Italia e le vicende dello sviluppo della collezione dellŽIsola Madre. Affascinante la storia della Camelia in Italia, segnata dalla romantica leggenda dellčamore tra lord Nelson ed Emma Hamilton, moglie dellŽambasciatore inglese presso la corte dei Borboni di Napoli. Lady Hamilton, come pegno dŽamore, ricevette da lord Nelson il dono di una camelia rossa, che fu piantata nel 1760 nel Giardino Inglese della Reggia di Caserta, dove fiorisce ancora. Più lontana la storia nel mondo di questo "albero dalle lucenti foglie" ("tsubaki"), come viene chiamato dai giapponesi. La coltivazione e lŽibridazione delle Camelie in Cina e Giappone risale infatti ad epoche antichissime: alcune Camelie in fiore sono rappresentate in una pergamena dipinta intorno allŽanno 1000 d.C. In Cina. In Europa le prime notizie di Camellia japonica risalgono invece alla fine del 1600: dal Chu San (Cina) il naturalista James Cunningham spedì alcune piante a James Petiver, botanico e farmacista inglese, che a Londra le ritrasse in un opuscolo datato 1702. Nelle serre di Lord Petre in Inghilterra fa la sua comparsa nel 1747 e successivamente viene introdotta in Italia, Francia, Belgio, Spagna e Portogallo. Nel giardino dellŽIsola Madre, definito da Flaubert un "Paradiso Terrestre", si può ammirare oggi, tra la lussureggiante vegetazione ove si aggirano in libertà multicolori pavoni e pappagalli, una prestigiosa collezione di Camelie composta da esemplari di almeno duecento anni. Si tratta di grandi parterres con ben 150 varietà differenti di Camelie, che offrono un panorama completo delle collezioni dellŽOttocento. Il 1828 fu lŽanno in cui gli affittuari dellčisola Giuseppe e Renato Rovelli intrapresero, sotto le direttive del conte Giberto V Borromeo Arese, poi coadiuvato dal figlio Vitaliano Xi (1792-1874), un radicale riassetto giardinistico dellŽisola. Questa collaborazione portò alla messa a dimora di numerosissimi cultivar di Camelia allŽIsola Madre e alla selezione di nuovi ibridi tra cui i celebratissimi ibridi Camellia japonica "Gloria delle Isole Borromee" e Camellia japonica "Gloria del Verbano". Sono state poi introdotte nel Parco anche la Camellia reticolata, la Camellia sinensis, la Camellia sasanqua, la Camellia granthamiana e altre teacee come la Gordonia, la Tutcheria, fino alla rarissima Franklinia alatamaha, che risulta estinta in natura. Infolink : www.borromeoturismo.it    
   
 

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