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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Maggio 2006
 
   
  DAVIDE CAMPARI-MILANO S.P.A :PRIMO TRIMESTRE AL 31 MARZO 2006 VENDITE NETTE € 182,1 MILIONI (+24,0%) RISULTATO OPERATIVO € 38,6 MILIONI (+15,3%)

 
   
  Milano – L’ 11 maggio 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-milano S. P. A. Ha approvato la relazione trimestrale al 31 marzo 2006. L risultati del Gruppo Campari del primo trimestre del 2006 sono stati decisamente positivi. Nel primo trimestre del 2006 le vendite del Gruppo sono state pari a € 182,1 milioni, in crescita del 24,0% (+20,6% a cambi costanti). La variazione complessiva delle vendite consolidate è stata generata da una crescita organica del 9,3% e da un impatto positivo dei cambi del 3,3%. La crescita esterna, pari al 11,3%, è stata determinata dalle vendite dei brand di terzi, oggetto dei nuovi accordi di distribuzione (Jack Daniel’s e gli altri brand di Brown-forman sul mercato italiano, Martin Miller’s Gin e il liquore Midori sul mercato statunitense; il portafoglio spirit del Gruppo C&c sui mercati statunitense e brasiliano) e delle recenti acquisizioni (i vini Teruzzi & Puthod e, in misura minore, lo Scotch whisky Glen Grant). Il margine commerciale si è attestato a € 54,3 milioni, evidenziando una crescita del 17,4% (+14,9% a cambi costanti) e un’incidenza sulle vendite pari al 29,8%. La variazione totale è attribuibile per il 10,5% alla crescita organica, per il 4,4% alla crescita esterna e per il 2,5% al positivo effetto cambi. L’ebitda prima di proventi e oneri non ordinari è stato di € 43,5 milioni in crescita del 16,3% (+14,4% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 23,9%. Pagina 2 di 4 L’ebitda è stato di € 43,2 milioni, in crescita del 14,3% (+12,4% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 23,7%. Il Risultato della gestione ordinaria (Ebit prima di oneri e proventi non ordinari) è stato di € 38,9 milioni, in crescita del 17,5% (+15,8% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 21,4%. Il Risultato Operativo (Ebit) è stato di € 38,6 milioni, in crescita del 15,3% (+13,6% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 21,2%. Relativamente agli ammortamenti, è opportuno precisare che la voce ammortamenti immateriali, conseguentemente all’adozione degli Ias / Ifrs, non include più l’ammortamento relativo all’avviamento e ai marchi. L’utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza è stato di € 35,5 milioni e ha evidenziato un incremento del 16,8% (+15,1% a cambi costanti). L’utile del Gruppo prima delle imposte è stato di € 34,6 milioni e ha evidenziato un incremento del 15,5% (+14,4% a cambi costanti). Al 31 marzo 2006 l’indebitamento finanziario netto è pari a € 461,6 milioni (€ 371,4 milioni al 31 dicembre 2005). Si segnala che in data 15 marzo 2006, il Gruppo Campari ha perfezionato l’acquisto dei marchi di Scotch whisky Glen Grant, Old Smuggler e Braemar e dei relativi asset, per un corrispettivo, pagato in contanti, di € 130 milioni. L’acquisizione è stata finanziata con indebitamento bancario. Vendite Consolidate Del Primo Trimestre 2006 - Il segmento spirit, che rappresenta il 70,9% del fatturato totale, ha registrato una variazione positiva delle vendite del 32,6%, determinata da una crescita organica del 11,5%, grazie al buon andamento dei marchi principali, a un impatto positivo dei cambi del 4,8%, e a una crescita esterna positiva del 16,3%. La crescita esterna è stata generata dai nuovi accordi distributivi, tra cui, in particolare, quelli relativi al whisky Jack Daniel’s sul mercato italiano, al liquore Midori sul mercato statunitense, e al portafoglio spirit del Gruppo C&c sui mercati statunitense e brasiliano. Il brand Campari ha registrato una crescita del 8,8% a cambi costanti (+12,1% a cambi effettivi), grazie a un buon andamento in tutti i mercati principali. Le vendite di Skyy Vodka hanno registrato una crescita del 22,7% a cambi costanti (+32,8% a cambi effettivi), grazie a un positivo andamento sia negli Stati Uniti (+24,0% a cambi costanti) sia nei mercati internazionali. Con riferimento alle altre marche principali, il segmento spirit ha beneficiato dell’andamento decisamente positivo di Camparisoda (+28,6%), Aperol (+10,4%) e Ouzo 12 (+67,0%); Cynar e i brand brasiliani hanno chiuso il primo trimestre 2006 in calo rispettivamente del 17,2% e 12,3% a cambi costanti. Relativamente ai brand in licenza, si segnala il positivo andamento di tequila 1800 (+14,9% a cambi costanti) e gli Scotch whisky (+11,1% a cambi costanti); Jägermeister ha registrato una flessione del 10,7% a cambi costanti. Il segmento wine, pari al 10,9% del fatturato totale, ha registrato una crescita del 1,0%, determinata da una variazione organica negativa del 2,5%, da un impatto positivo dei cambi del 0,8% e da una crescita esterna del 2,7%, generata dalla neo-acquisita Teruzzi & Puthod. L’andamento positivo del segmento è stato trainato dai vini Sella & Mosca (+22,6%), mentre i vermouth e gli spumanti Cinzano hanno riportato una diminuzione rispettivamente del 15,8% e 1,0% a cambi costanti. Relativamente agli altri marchi del Gruppo, le vendite hanno registrato una crescita per Mondoro e una contrazione per Riccadonna. Le vendite di soft drink, pari al 17,0% del fatturato totale e realizzate quasi interamente sul mercato italiano, evidenziano l’andamento positivo di Crodino (+7,5%), della gamma Lemonsoda, Oransoda e Pelmosoda (+13,2%) e della marca di terzi Lipton Ice Tea (+14,7%). Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite del primo trimestre 2006 sul mercato italiano, pari al 50,8% delle vendite del Gruppo, hanno registrato una crescita del 13,2%. L’italia ha beneficiato del positivo contributo della crescita esterna (+6,1%) derivante principalmente dalla distribuzione di Jack Daniel’s e degli altri brand di Brown-forman, iniziata a maggio dello scorso anno; il business organico ha registrato una crescita delle vendite del 7,1%, favorita dall’andamento positivo di tutte le marche principali. Le vendite in Europa, pari al 15,2% delle vendite Pagina 3 di 4 consolidate, hanno segnato una crescita del 12,4%, determinata da una crescita organica del 9,5%, grazie al buon risultato conseguito in mercati europei di importanza strategica, inclusa la Germania, da un impatto negativo dei cambi del 0,1%, e da una crescita esterna del 3,0%, generata principalmente da Teruzzi & Puthod. Per quanto riguarda l’area Americhe, le cui vendite sono pari al 30,2% del totale, il mercato Usa ha registrato una crescita organica del 20,9% a cambi costanti, una crescita esterna del 40,7% e un effetto cambi positivo del 10,9%. In Brasile le vendite hanno registrato una variazione organica negativa del 12,8% a cambi costanti, un effetto cambi positivo del 28,3% e una crescita esterna del 0,3%. L’area resto del mondo (che include anche le vendite duty free), pari al 3,7% del fatturato totale, è cresciuta complessivamente del 16,8%, trainata da una crescita organica del 10,4%. .  
   
 

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