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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Marzo 2003
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA SI TIENE INFORMATA ATTRAVERSO IL PROGRAMMA NEST

 
   
  Bruxelles, 27 marzo 2003 - In un´intervista concessa al Notiziario Cordis, William Cannell, capo unità responsabile del programma Nest presso la Dg Ricerca della Commissione, ha affermato che tale programma, dedicato alle scienze e tecnologie nuove ed emergenti, offre l´opportunità alla comunità di ricerca di indicare gli argomenti sui quali è opportuno concentrarsi. Apparso di recente nel panorama europeo della ricerca, Nest si propone di esplorare nuovi percorsi scientifici e tecnologici, oltre a consolidare ed accelerare lo sviluppo delle capacità europee nei settori di ricerca emergenti. Descrivendo la dinamica del programma, Cannell ha affermato che Nest riflette il cambiamento di tendenza globale del sesto programma quadro (6Pq), maggiormente incentrato sulle opportunità, piuttosto che esclusivamente sulla domanda. "In passato vi era la tendenza a fissare gli obiettivi in base alle esigenze socioeconomiche, approccio estremamente valido, che tuttavia ha fornito ai ricercatori l´impressione che [...] i loro progetti dovessero rispondere a tutta una serie di obiettivi diversi". Il Capo unità ha proseguito, dichiarando: "Credo sia importante affermare che Nest rappresenta un importante successo dal punto di vista della strategia comunitaria di ricerca, poiché, per la prima volta, disponiamo di un´attività piuttosto flessibile in termini di attuazione". Invece di stabilire a priori gli argomenti di ricerca che dovranno essere seguiti obbligatoriamente durante il programma quadro, Nest si propone di rispondere alle opportunità e alle esigenze nel momento in cui esse si presentano. Cannell ha posto l´accento sui settori che non rientrano fra le priorità tematiche del 6Pq, ma che necessitano di maggiore creatività, originalità e ambizione. Tuttavia, il programma Nest non deve essere unicamente percepito come uno strumento per colmare i vuoti fra le priorità tematiche. "La logica specifica alla base di Nest consiste nell´individuare opportunità nuove ed interessanti". Nel quadro di tale logica, particolare enfasi viene posta sulle attività multidisciplinari. Secondo Cannell, le nanotecnologie sono un esempio di attività di ricerca condotta con successo come interfaccia fra diversi settori scientifici, la quale è emersa ora come importante ambito di ricerca a sé stante. "L´integrazione fra discipline diverse ha prodotto uno straordinario incremento delle opportunità, permettendo alle persone di ragionare nell´ottica di due o tre discipline, piuttosto che di una sola". Tali settori di ricerca, sostiene il Capo unità, sono la reale dimostrazione del potenziale che Nest cerca di utilizzare: un processo volto a consentire ai ricercatori con nuove ambizioni di varcare i confini e ad incoraggiare la partecipazione di altri ricercatori attivi in diversi ambiti scientifici, creando così nuove discipline dal carattere decisamente non convenzionale. Come ha spiegato Cannell, Nest si basa su una duplice modalità operativa. La prima è puramente "bottom up" e consente ai ricercatori di proporre le sfide e le opportunità che ritengono interessanti. I progetti presi in considerazione in base a quest´approccio sono i progetti Adventure, dedicati alle nuove opportunità che, in teoria, potrebbero condurre a progressi scientifici, e i progetti Insight, volti ad analizzare i nuovi possibili rischi identificati dalle scoperte scientifiche. La seconda modalità operativa sarà introdotta nel corso del programma. "Cercheremo di conferire una massa critica più ampia alle nostre ricerche [...]. Occorre pensare in chiave europea e in termini di opportunità di sviluppo delle capacità europee". L´iniziativa Pathfinder si concentrerà sulla ricerca nei settori scoperti di recente. I progetti Nest, spiega Cannell, si avvarranno inizialmente degli strumenti tradizionali. A suo avviso, infatti, utilizzare strumenti su vasta scala come i progetti integrati (Ip) e le reti di eccellenza (Noe) nella fase iniziale potrebbe essere "controproducente". Tuttavia, il Capo unità ritiene che nell´ambito delle iniziative Pathfinder "potremo utilizzare gli strumenti di dimensioni più ampie, poiché avremo a disposizione un´agenda molto più chiara delle attività di ricerca che intendiamo condurre". Per quanto concerne la tempistica del programma Nest, Cannell ha affermato: "Stiamo cercando di lavorare attivamente e su base continuativa con la comunità di ricerca, al fine di identificare nuove tematiche. Siamo alla costante ricerca di nuovi ambiti scientifici". Inoltre, egli ha precisato che per gli inviti dei progetti Adventure e Insight sarà fissata una scadenza ogni sei mesi, mentre le iniziative Pathfinder verranno probabilmente condotte su base annuale, affinché possano operare in parallelo. Per quanto concerne la risposta ai primi inviti a presentare proposte, pubblicati molto di recente, Cannell ritiene che, sebbene sia troppo presto per pronunciarsi, la reazione da parte della comunità scientifica sia stata positiva. Grazie ad una rete di Punti di contatto nazionali (Pcn), specifica per il programma Nest, la Commissione è in grado di informare la comunità di ricerca dei criteri di valutazione definiti specificatamente in base ai requisiti dei progetti Nest. "Ci troviamo in una fase preparatoria nella quale cerchiamo di informare i ricercatori e noi stessi su ciò che facciamo. Riteniamo che si tratti di un´attività da e per la comunità scientifica. Noi mettiamo a disposizione gli strumenti necessari, ma in ultima istanza spetta ai ricercatori assumere le decisioni", ha concluso Cannell. Per ulteriori informazioni su Nest visitare il seguente sito: http://www.Cordis.lu/fp6/nest.htm http://europa.eu.int/comm/research/fp6/nest/index_en.html    
   
 

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