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Notiziario Marketpress di Venerdì 28 Marzo 2003
 
   
  BANCA MONTE DEI PASCHI : GRUPPO MPS: RISULTATI CONSOLIDATI 2002 ULTERIORE CRESCITA DEL PATRIMONIO CLIENTI (+ 110.000 UNITÀ ) E DELLA RACCOLTA COMPLESSIVA (+2,4%) - UTILE NETTO A 582 MILIONI DI EURO

 
   
  Siena, 28 marzo 2003. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa, presieduto dal Prof. Pier Luigi Fabrizi, ha approvato il 26 marzo il progetto di Bilancio al 31 dicembre 2002 della Banca e del Gruppo. In un contesto caratterizzato dal rallentamento della dinamica congiunturale, dalla profonda crisi dei mercati azionari e da crescenti tensioni di tipo geopolitico, il Gruppo Mps ha continuato a portare avanti importanti operazioni di ristrutturazione societaria, in attuazione degli indirizzi del Piano Industriale di Gruppo; significativi interventi sono stati inoltre realizzati con riferimento all´attività commerciale, dove il processo di specializzazione e di conseguente evoluzione dei modelli di servizio ha raggiunto notevoli risultati, con ulteriori ottimizzazioni dei processi di filiera. I principali risultati consolidati Sotto il profilo operativo e gestionale, pur in presenza di uno scenario di riferimento particolarmente incerto, che ha visto accentuarsi le già rilevanti criticità strutturali di sistema emerse nel 2001, il Gruppo Mps ha conseguito risultati apprezzabili, coniugando lo sviluppo del patrimonio clienti e delle masse fiduciarie con un´attenzione crescente al contenimento dei costi operativi e degli assorbimenti patrimoniali. In tale ambito, assumono particolare rilevanza: -La crescita del numero dei clienti del Gruppo (circa 110.000 unità ) e della raccolta complessiva da clientela (+2,4%); -Il consistente rallentamento della dinamica delle ´altre spese amministrative´, cresciute di appena l´1,0% (+12,8% nel 2001); -Il miglioramento del Tier1 Ratio, attestatosi al 6,05% (5,63% al 30/06/2002); -I positivi flussi di collocamento dei prodotti di gruppo, con una politica commerciale concentrata su strumenti ad elevato ´embedded value´ e la sempre sostenuta crescita delle componenti ´tradizionali´ dell´intermediazione creditizia (margine d´interesse e commissioni da servizi bancari di base). In particolare, dal punto di vista dello sviluppo reddituale, il Gruppo Mps ha conseguito risultati di spessore che confermano l´efficacia delle politiche gestionali avviate nei passati esercizi: -Il margine d´interesse presenta infatti una crescita di 145,6 milioni di euro (+6,6%), da ricondursi soprattutto all´attenta politica di pricing che ha consentito alla forbice a breve di attestarsi a fine anno su livelli migliori rispetto a quelli di fine 2001 (+13 centesimi), a fronte di un calo (8 centesimi) fatto registrare a livello di Sistema. In particolare, tali progressi sono stati particolarmente evidenti nel quarto trimestre dell´anno, in crescita dell´8% sia rispetto al terzo trimestre 2002 che al quarto 2001; -Il margine da servizi si attesta a 2.404,6 milioni di euro, con una flessione (-398,3 milioni di euro; -14,2%) sull´anno precedente, che sconta le criticità connesse all´andamento dei mercati finanziari (negativo ´effetto performance´ per quanto riguarda gli asset del risparmio gestito e drastico calo del turnover dei portafogli clientela). L´aggregato riflette l´apporto dei proventi netti da servizi, che raggiungono 1.956 milioni di euro (-5,3% sull´anno precedente), nel cui ambito si registra peraltro un consistente miglioramento dei proventi generati dai servizi bancari di base (+11,6%). In diminuzione l´ammontare complessivo dei dividendi riscossi (-31,2 milioni di euro) a seguito del venir meno del dividendo straordinario Bell incassato nel 2001 dalla Banca Monte Paschi (133 milioni di euro). Completano il quadro profitti da operazioni finanziarie per 140 milioni di euro (in flessione del 63,1% rispetto al 2001) e utili di società valutate al patrimonio netto per 36,3 milioni di euro (-34,1%). In relazione a quanto sopra il margine di intermediazione raggiunge 4.751,2 milioni di euro, evidenziando un moderato calo (-5,1%) rispetto al 2001 (che, perà², beneficiava per 133 milioni di euro del dividendo straordinario incassato da Bell). -Le spese amministrative presentano una variazione complessiva del 2,9% (+8,1% nel 2001) beneficiando -pur in presenza di importanti iniziative progettuali e di rafforzamento infrastrutturale a valle del Piano Industriale- delle azioni di contenimento avviate dal Corporate Center, tese a ridisegnare il ciclo passivo della spesa, conseguire un efficientamento delle ´operations´ e riequilibrare gli assetti del Gruppo. In particolare, i costi di personale presentano, rispetto al 2001, una crescita di 69,8 milioni di euro (+4,1%), sostanzialmente in linea con il valore programmato ad inizio anno, pur assorbendo gli effetti (+1,8%) del rinnovo relativo alla parte economica del Ccnl, avvenuto ad aprile 2002. Gli altri costi registrano una crescita estremamente contenuta (+1%) e in sensibile decelerazione rispetto alla dinamica del 2001 (+12,8%), grazie alle incisive azioni di contenimento strutturale avviate nell´esercizio e all´attento monitoraggio della spesa. -Il risultato lordo di gestione si porta pertanto a 1.843 milioni di euro, in flessione del 15,3% sul 2001 (sul cui valore incide, come detto, anche il dividendo straordinario Bell). Il Cost/income (senza ammortamenti) si attesta al 61,2%. Alla formazione del risultato delle attività ordinarie concorrono rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali per 406,2 milioni di euro, l´ammortamento delle differenze positive di consolidamento e di patrimonio netto per 88,5 milioni di euro, accantonamenti per ´rischi ed oneri´ per 42,4 milioni di euro. A questi si aggiungono rettifiche nette di valore su crediti per 438 milioni di euro (+116 milioni di euro rispetto al 2001) ispirate ai consueti criteri di prudenza e comprensive anche di 26 milioni di euro di svalutazioni forfetarie su impieghi ´in bonis´. Sempre in un´ottica di rafforzamento del presidio dei rischi creditizi, nonchà(c) di ottimizzazione del carico fiscale e dei ratios patrimoniali, sono stati inoltre effettuati ulteriori accantonamenti per 90 milioni di euro al Fondo rischi su crediti portandone la relativa consistenza a 355 milioni di euro. Per quanto riguarda la gestione straordinaria, il saldo è stato alimentato principalmente dai proventi rivenienti dalle plusvalenze realizzate a seguito della cessione della quota di controllo della Cassa di Risparmio di Prato (253,5 milioni di euro al lordo dell´effetto fiscale) e della Cassa di Risparmio di San Miniato (18,6 milioni di euro). Tra gli oneri straordinari, da segnalare in primo luogo la svalutazione della partecipazione in Bnl (per 263,2 milioni di euro) per la quale, in ottica prudenziale si è ritenuto opportuno, pur non ricorrendone gli obblighi, adeguare il valore di carico portandolo a 2,53 euro per azione. All´assemblea di approvazione del Bilancio verrà proposta l´integrale destinazione a Riserva Straordinaria della plusvalenza netta relativa alla cessione di Cariprato. Completano il quadro l´utilizzo (per 85 milioni di euro) del Fondo Rischi Bancari Generali finalizzato, anche a seguito delle operazioni di natura straordinaria che hanno interessato il 2002, a stabilizzare in maniera fiscalmente efficiente il risultato reddituale dell´esercizio (l´incidenza di tale Fondo sul totale dell´attivo consolidato rimane comunque su livelli superiori a quelli dei principali Gruppi bancari italiani) e la consistente riduzione del carico fiscale, imputabile principalmente a risparmi di natura straordinaria connessi alle azioni di razionalizzazione delle partecipazioni. L´utile netto consolidato di periodo si attesta quindi a 581,8 milioni di euro (-6% rispetto al risultato 2001); il Roe si colloca al 12,1%, dal 13,4% al 31.12.2001. L´utile netto rettificato dell´ammortamento del goodwill cala invece del 4,4%, posizionandosi a 670 milioni di euro; il ´Roe adjusted´ si attesta al 14,3%. Sotto il profilo degli aggregati patrimoniali assume rilevanza, soprattutto in relazione all´attuale fase congiunturale, la crescita della raccolta complessiva (+2,4% rispetto al 2001) la quale raggiunge una consistenza pari a 172.505 milioni di euro. Più in dettaglio, la raccolta diretta cresce del 4,8%, riflettendo le scelte della clientela di posizionarsi su forme liquide e a basso rischio; la relativa quota sul mercato domestico si attesta al 6,7%. Sostanzialmente stabile sui livelli di fine 2001 la raccolta indiretta (+0,4%) che, nonostante la forte penalizzazione degli stock connessa al calo dei mercati (-26% la variazione annua dell´Indice Mib30), beneficia degli elevati volumi di collocamento di prodotti di raccolta. Il risparmio gestito si attesta a 37.035 milioni di euro (-3,4% rispetto a dicembre 2001) con flussi di collocamento concentrati su prodotti ad elevato ´embedded value´. In tale ambito spicca la performance del Gruppo nella bancassurance che ha generato 4.288 milioni di euro di premi assicurativi (circa 40% in più del 2001). La quota di mercato sui flussi del sistema ´bancassurance e poste´ è salita (sulla base dei dati preliminari Iama) al 13,3% circa rispetto all´11,5% del 31/12/01. La quota di mercato nel comparto Fondi Comuni&sicav si attesta invece al 4,1%. Gli impieghi alla clientela (quota sul mercato domestico pari al 6,3%) presentano una crescita dell´8,6% sul 2001, concentrata sopratutto nella prima parte dell´esercizio (poco più del 2% la crescita tra giugno e dicembre 2002) a motivo degli indirizzi di contenimento degli assorbimenti patrimoniali forniti dal Corporate Center. In tale ambito, le nuove erogazioni hanno continuato a privilegiare le componenti a medio/lungo termine: i mutui alla clientela retail e corporate si sono infatti attestati su livelli di assoluto rilievo (flussi per circa 5.305 milioni di euro) ed è proseguito lo sviluppo dei volumi di ´nuova produzione´ relativi all´attività creditizia specializzata (+23,4% la crescita degli impieghi per Mps Merchant; +30,1% per Banca Verde; +52,3% per Consum.it). Al contempo la commercializzazione dei nuovi prodotti ´corporate´ destinati alla gestione dei rischi finanziari e all´investimento secondo modalità innovative, avviata ad inizio anno, ha già raggiunto livelli di rilievo. La tradizionale politica di prudenza nell´erogazione creditizia, coniugata alla particolare severità nell´individuazione delle anomalie, ha consentito al Gruppo di confermare, malgrado il difficile contesto congiunturale, livelli di eccellenza nella qualità del credito anche per il 2002. L´ incidenza dei crediti in sofferenza e ad incaglio si è infatti attestata al 3,2% e il rapporto sofferenze nette/crediti vs. Clientela si è confermato sui livelli di Giugno (1,5%), ben al di sotto del valore stimato a livello di Sistema, pari al 2,1%. Altrettanto dicasi per il rapporto sofferenze lorde/crediti vs clientela, pari al 2,6% rispetto al 4,5% di Sistema. In tangibile miglioramento anche i ratios patrimoniali: il Tier1 si porta infatti sopra il 6% (6,05%) beneficiando delle azioni di contenimento degli assorbimenti patrimoniali avviate nel secondo semestre, nonchà(c) del passaggio a capitale sociale della Riserva di Rivalutazione ex Lege 342/2000 deliberato dall´Assemblea Straordinaria dei soci del 30 novembre 2002. Il coefficiente di solvibilità si attesta all´8,79% (8,53% al 31 dicembre 2001). Con riferimento alla Capogruppo Banca Monte dei Paschi di Siena Spa,, la raccolta complessiva si è attestata a oltre 110 miliardi di euro (-0.8% sul 2001), mentre gli impieghi si sono portati a 36,8 miliardi di euro (in calo dello 0,3% a/a su basi omogenee). A livello reddituale il margine di intermediazione si colloca a 2.866 milioni di euro, in flessione dell´8,4% sul 2001, e l´utile netto di periodo risulta pari a 599,5 milioni di euro (568 a fine 2001; +5,5%). Le iniziative gestionali di rilievo Nel corso del 2002 sono stati avviati una serie di progetti volti a dare attuazione al Piano Industriale, in coerenza con le linee di sviluppo a cui questo si ispira. In particolare, per quanto riguarda le iniziative finalizzate a migliorare la capacità di servizio nei confronti della clientela Retail e Corporate (crescita della produttività commerciale), oltre all´approvazione del progetto ´Filiera produzione - distribuzione del Gruppo Mps´ volto a ottimizzare il complesso sistema di relazioni esistenti tra mondo della produzione e mondo della distribuzione, si rammentano: -per il mercato Retail, lo sviluppo della piattaforma di Private Banking, che garantirà un modello di servizio distintivo verso questo segmento, massimizzando le sinergie a livello di Gruppo; il lancio del Modello Carattere per il segmento Affluent e l´inserimento, all´interno della rete delle Banche Commerciali, di gestori dedicati alla consulenza finanziaria; l´ulteriore sviluppo di un sistema di marketing centralizzato (Crm) per il segmento Family e la progressiva migrazione all´utilizzo di canali remoti; -per il mercato Corporate, il progressivo accentramento della gestione della clientela large corporate presso il Corporate Center; l´avvio del nuovo modello di servizio per le piccole medie imprese con la creazione dei Centri Pmi e l´introduzione di una rete di gestori dedicati; l´inserimento nella rete commerciale di gestori specializzati per il segmento Small Business, dotati di una gamma di prodotti standardizzata e specifica per le esigenze di questa clientela. Per quanto riguarda il processo di erogazione creditizia, è in fase di completamento il re-engineering complessivo, con iniziative volte a migliorare la gestione del credito mediante sistemi di rating specifici per segmento di clientela, con l´obiettivo di rafforzare il governo del rischio creditizio ed ottenere un rapporto più efficace tra rendimento e capitale assorbito. Sempre nel 2002 è proseguito inoltre il processo di innovazione di prodotto, tramite la riorganizzazione dell´offerta nel comparto dei fondi comuni di investimento, l´estensione della gamma nel consumer finance e nelle carte di credito, l´introduzione di soluzioni a supporto dell´internazionalizzazione delle Pmi. Con riferimento alle azioni volte a conseguire un miglioramento dell´efficienza di gestione, si rammentano la ripianificazione ´zero based´ degli investimenti informatici del Gruppo e il contestuale rafforzamento della governance sulla spesa Ict, i risparmi individuati dal Progetto di riduzione delle Spese Amministrative, l´accentramento dei back office - di direzione centrale e di rete - e la progressiva implementazione del processo di efficientamento delle reti delle banche commerciali (snellimento delle filiali e ottimizzazione dei processi operativi). Sempre nel corso del 2002 sono stati costituiti nuovi centri di eccellenza con specifico riguardo al comparto della gestione dei crediti problematici (con Mps Gestione Crediti Banca Spa), del leasing e del factoring (con Mps Leasing&factoring, Banca per i Servizi Finanziari alle Imprese Spa), della promozione finanziaria specializzata per i clienti affluent di tipo ´prospect´ (con Banca 121 Pf Spa). In data 13 novembre, infine, i Consigli di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena Spa, di Banca Toscana Spa e di Banca Agricola Mantovana Spa hanno approvato i contenuti del progetto industriale relativo alla fusione per incorporazione delle due controllate in Bmps. L´operazione prevede che contestualmente alla fusione si realizzi lo scorporo delle attività bancarie in due newco bancarie non quotate, totalmente controllate da Bmps, le quali continueranno a svolgere le tradizionali attività di intermediazione creditizia delle due banche originali conservando i rispettivi marchi. L´operazione è stata approvata dalle Assemblee Straordinarie delle rispettive società in data 28 febbraio 2003. L´atto di fusione è stato successivamente sottoscritto in data 25 marzo 2003, con decorrenza degli effetti giuridici dalle ore 23.59 del 30 marzo 2003. All´assemblea degli azionisti sarà proposto di destinare l´utile netto civilistico di 599,5 mln di euro per 381,7 mln di euro ad accantonamenti a riserve e per 217,8 mln di euro a remunerazione del capitale: euro 0,0832 per azione alle n. 2.607.791.591 azioni ordinarie (rispetto a euro 0,1033 alle n. 2.597.383.025 azioni ordinarie del 2001) e euro 0,0915 per azione alle n. 9.432.170 azioni di risparmio (rispetto a euro 0,1137 alle n. 9.432.170 azioni di risparmio del 2001), con data stacco cedola 19/5 e data pagamento 22/5/2003.  
   
 

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