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Notiziario Marketpress di Venerdì 28 Marzo 2003
 
   
  ELETTROSMOG SAN GIULIANO MILANESE, IN PRIMA LINEA PER LA DIFESA DELLA SALUTE DEI CITTADINI

 
   
  San Giuliano Milanese, 28 marzo 2003 - "Con il decreto Gasparri si è liberalizzata in maniera indiscriminata la localizzazione di infrastrutture che generano fonti elettromagnetiche dannose". Ad affermarlo Marco Toni, sindaco di San Giuliano Milanese, primo comune italiano a realizzare entro il 2003 il risanamento ambientale del suo territorio con un progetto di rimozione degli elettrodotti dell´alta tensione disseminati nel centro cittadino dal 1941, e promosso dall´amministrazione comunale con oneri a proprio carico. Una battaglia condotta insieme alla popolazione che ha portato al raggiungimento di un risultato importante e unico a livello nazionale. "L´italia è il paese del paradosso dove si approvano al contempo leggi antifumo e decreti per installare in modo selvaggio le antenne per la telefonia mobile e gli elettrodotti dell´alta tensione; una bella dimostrazione di coerenza." prosegue il Primo Cittadino, in risposta alle recenti dichiarazioni del ministro Matteoli che parla di libertà di coscienza in merito al referendum sull´abrogazione dell´elettrodotto coattivo. "Ma la coscienza dell´individuo non può prescindere dalla coscienza collettiva che vuole il rispetto dell´ambiente e la tutela della salute umana. E´ paradossale che principi e valori così fortemente condivisi divengano oggetto di un referendum per colpa di leggi e decreti assunti contro la qualità ambientale.". L´amministrazione Comunale ha già previsto un finanziamento di 3,5 milioni di euro per la realizzazione dell´opera di spostamento dei tralicci dell´alta tensione: finanziamento che traduce una forte sinergia tra pubblico e privati cittadini, dando vita alla prima azione concreta di federalismo fiscale. L´ente locale si fa carico di un´azione di risanamento ambientale e propone ai privati - unico in Italia - una sorta di tassa di scopo, vale a dire una quota degli oneri di urbanizzazione destinata al risanamento ambientale. Quota pari a circa 7 mila lire di vecchie lire al metro cubo, che vengono restituite qualora non si riesca a raggiungere lo scopo prefisso. San Giuliano Milanese è attraversata da una fitta rete di elettrodotti di proprietà di enti diversi - Aem, Enel, Montedison, Ferrovie dello Stato - in zone densamente abitate, dove sono presenti anche edifici pubblici quali scuole e asili: il centro cittadino è attraversato da tre linee di alta tensione da 132 mila volts che alimentano la ferrovia. In questi ultimi due anni l´Amministrazione Comunale ha già avuto molti incontri con le Ferrovie per valutare l´ipotesi di spostare i tralicci lontano dal centro abitato. Ipotesi sfociata in un´Accordo di Programma con il quale gli elettrodotti verranno portati lungo un tracciato alternativo a sud del territorio sangiulianese, affiancando le nuove linee a quelle già in essere lungo la ferrovia Milano Rogoredo-genova. Il Comune ha già elaborato il progetto, autorizzato dalle stesse Ferrovie dello Stato che, a garanzia degli impegni assunti nella convenzione, hanno già provveduto a rimuovere 3 dei 9 cavi dell´alta tensione esistenti. Il riconoscimento ministeriale di "Città sostenibile dell´Ambiente" per San Giuliano Milanese viene quindi suggellato da un fondamentale atto concreto di tutela della salute pubblica e di riqualificazione di parti importanti dell´area metropolitana milanese.  
   
 

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