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Notiziario Marketpress di
Giovedì 08 Settembre 2011 |
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RICERCATORI FINANZIATI DALL´UE SVILUPPANO PEPTIDI PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO OVARICO
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Bruxelles, 8 settembre 2011 - Un team di scienziati tedeschi e italiani, finanziati dall´Ue, ha progettato dei peptidi capaci di influire sull´interfaccia proteina-proteina di un enzima chiave nella sintesi del Dna, cruciale per la crescita dei tumori. Con un finanziamento di ben 1.902150 euro attraverso il progetto Lights ("Small ligands to interfere with Thymidylate synthase dimer formation as new tools for development of anticancer agents against ovarian carcinoma") nell´ambito dell´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6º Pq), i ricercatori hanno sviluppato peptidi che agiscono secondo un nuovo meccanismo inibitorio e arrestano la crescita delle cellule umorali del cancro dell´ovaio resistente ai farmaci. Scrivendo sulla rivista Pnas, i ricercatori sperano che la loro ricerca andrà lontano per aiutare le circa 200.000 donne affette da tumore ovarico ogni anno in tutto il mondo. Nei paesi sviluppati il Èècancro ovarico è la principale causa di cancro al quinto decessi nelle donne. Purtroppo, c´è un alto tasso di mortalità per cancro ovarico tra i malati a causa della frequente diagnosi tardiva e il rapido tasso di resistenza ai farmaci. Anche se molti clinicamente importanti farmaci anti-cancro che sono ampiamente utilizzati in chemioterapia inibiscono l´enzima timidilato sintasi, svolge un ruolo chiave che nella sintesi del Dna, si associano i farmaci tesi con resistenza aussi droga. Malthus nuovi composti con diversi meccanismi inibitori sono necessari per combattere la resistenza. Secondo gli scienziati italiani e tedeschi la risposta è ´octapeptides´ che i peptidi si rivolgono specificamente alle proteina-proteina interfaccia di timidilato sintetasi, che si compone di due catene polipeptidiche identiche. I peptidi stabilizza la forma inattiva dell´enzima, mostrano un nuovo meccanismo di inibizione degli enzimi homodimeric e inibire la crescita cellulare in linee tumorali farmaci sensibili e resistenti delle cellule. I ricercatori hanno scoperto Diversi peptidi che inibiscono la timidilato sintetasi da interazioni proteina-proteina modulante. Spiega uno degli autori dello studio, Maria Paola Costi dell´Università di Modena e Reggio Emilia in Italia: "Queste sequenze peptidiche da Avete proteina-proteina interfaccia di inibire l´enzima e lo legandosi ad uno sconosciuto sito allosterico vincolante - Che è, un sito diverso dal sito attivo della proteina - la proteina-proteina interfaccia." Il team ha utilizzato entrambi gli approcci sperimentali e computazionali per dimostrare che il loro meccanismo inibitorio Coinvolgere stabilizzazione anno di catalitico forma inattiva della proteina diversi da quelli di proteina-proteina inibitori interfaccia segnalati fino ad oggi. Farmaci esistenti intese a promuovere l´antipatica timidilato sintasi, peptidi tesi di inibire intracellulare timidilato sintetasi e la crescita delle cellule senza conseguente aumento dei livelli di proteina timidilato sintasi quando somministrato a cellule di cancro ovarico. "Questo valore dell´osservazione Indicare il potenziale di questi peptidi nella resistenza ai farmaci Superare i problemi, anche se gli effetti cellulari Rimane da esplorare pienamente," dice un altro autore dello studio, Rebecca Wade dell´Istituto per gli studi teorici di Heidelberg. La ricerca è stata condotta dall´Università di Modena e Reggio Emilia, in Italia, e dall´Istituto per gli studi teorici di Heidelberg, in Germania. Le altre organizzazioni coinvolte sono state università italiane di Siena, Milano e Ferrara. L´obiettivo generale del progetto luce, che è svolto dal 2006 al 2010, era direttamente per fermare la progressione del tumore e lo sviluppo della resistenza ai farmaci in seguito al trattamento con platino-derivati farmaci inibendo la funzione delle proteine di regolamentazione monomerici Ts-through interruzione piccola molecola cellulare. Il consorzio era composto sia di istituzioni di ricerca che di piccole e medie imprese (Pmi) provenienti da Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto di Heidelberg per gli studi teorici: http://www.H-its.org/english/index.php |
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