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Notiziario Marketpress di
Lunedì 31 Marzo 2003 |
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UNGHERIA: OPPORTUNITAŽ DI BUSINESS PER LE IMPRESE LOMBARDE
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Milano, 31 marzo 2003. Crescono gli imprenditori lombardi che scelgono di investire in terra magiara. Attualmente sono 1.418 le aziende lombarde che svolgono attività di import - export con lŽUngheria, più del 24% sul totale nazionale che è di 5.850 imprese: 486 sono quelle attive nella sola provincia di Milano. E Milano guida la classifica degli esportatori con una quota del 63% sul totale lombardo, seguita da Mantova (10%), Brescia (8,1%), Bergamo (6,7%). Stesso discorso per lŽimport: Milano prima con quasi il 50% lombardo, posizioni invertite per Bergamo, seconda con il 17,6%, Brescia (9,9%) e Mantova ((8,8%). Alla fine del 2001, le esportazioni regionali hanno superato il miliardo di euro e rappresentano ormai più del 38% dellŽintero export nazionale; le importazioni sono invece arrivate a oltre settecento milioni di euro, il 36% del totale italiano. Un interscambio vivace, dunque, che lascia ben sperare per il futuro, specie in vista dellŽimminente ingresso dellŽUngheria nellŽUnione Europea. Nel giro di un solo anno, dal 2000 al 2001, lŽexport lombardo è aumentato complessivamente del 28%, lŽimport del 13%: Milano vanta una crescita del 66%, seguita da Sondrio (+ 19%), Lodi (+14%) e, a pari merito, Mantova, Cremona e Pavia (+10%). Vengono poi Brescia (+6%) e Bergamo (+1%). In negativo, invece, i dati di Varese (-7%) e Lecco (-8%). Si assiste inoltre a una decisa inversione di rotta per Como che, nel corso del 2001 riduce di ben il 70% il suo volume dŽesportazioni e del 58% quello delle importazioni, che invece vedono un vero e proprio boom nella provincia di Pavia, prima tra le lombarde con un aumento del 203%. Sempre decisamente in positivo lŽimport di Sondrio (+88%), Lecco (+38%), Milano (+29%), Brescia (+17%), Varese (+10%) e Bergamo (+1%). In contro tendenza Cremona (-10%), Mantova (-17%), Lodi (-27%). E proprio per promuovere gli investimenti e favorire i rapporti commerciali ed economici tra le aziende lombarde e quelle ungheresi, Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per lŽinternazionalizzazione, in collaborazione con Itd - Ufficio Commerciale dellŽUngheria di Milano e Banca Intesa, ha organizzato oggi il seminario "Opportunità in Ungheria" . "LŽiniziativa - ha spiegato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - si colloca in un più vasto programma che riguarda i mercati dellŽEuropa orientale, unŽarea in crescente sviluppo che rappresenta un interlocutore molto interessante per il sistema delle piccole e medie imprese lombarde. Questa iniziativa, inoltre, è il risultato della sinergia tra diverse realtà istituzionali e associative con il comune obiettivo di far crescere lŽeconomia locale attraverso lo sviluppo dei rapporti internazionali". I prodotti importati ed esportati. I prodotti maggiormente esportati dalla Lombardia in Ungheria sono nellŽordine: le macchine per ufficio (elaboratori e sistemi informatici) che rappresentano ben il 43% dellŽexport, seguono poi, con percentuali tutte al di sotto del 10%, i prodotti chimici di base, articoli a maglia, altre macchine per impieghi speciali, filati per cucire, articoli in materie plastiche, autoveicoli, apparecchiature per la distribuzione e il controllo dellŽelettricità, pordotti in metallo. LŽimport invece è orientato su prodotti chimici di base e sugli apparecchi riceventi per la radiodiffusione e la televisione, apparecchi per la registrazione e la riproduzione del suono o dellŽimmagine con quote del 16% sul totale, macchine per ufficio (elaboratori e sistemi informatici) 13% e, a seguire, tessuti, filati per cucire, ferro, ghisa e acciaio di prima trasformazione e ferroleghe Ceca, carne e prodotti a base di carne, metalli preziosi e metalli placcati o ricoperti di metalli preziosi. Andamento dellŽinterscambio negli ultimi dieci anni. La crescita registrata in Lombardia tra il 1999 e il 2001 è stata nettamente superiore a quella nazionale sia nellŽexport (+902% rispetto al +401% italiano) che nellŽimport (+401% contro il +274% nazionale). Rilevanti incrementi percentuali hanno riguardato un poŽ tutte le province lombarde e, in particolare, Milano, Cremona, Sondrio, Bergamo, Brescia, Mantova. |
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