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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Aprile 2003
 
   
  RISOLVIONLINE, LA SOLUZIONE VIEN CHATTANDO

 
   
  Milano, 2 aprile 2003. Litigano per problemi legati all´acquisto di hardware e software tramite Internet, oppure per il malfunzionamento o l´interruzione della connessione e per l´acquisto di pacchetti turistici e altri beni tramite aste online. Le controversie si creano soprattutto fra consumatori e imprese (68,6%) o fra imprese (22,8%), e riguardano somme di solito non superiori ai 500 euro (74,3%). Le parti sono sparse un po´ in tutta Italia: Lombardia (42,3% del totale), Lazio (14,1%), Emilia Romagna (7,7%), Veneto (6,4%) e Toscana (5,1%). Ma anche all´estero (5,2%). È questa la casistica di chi si è rivolto nel corso del 2002 a Risolvionline, il servizio di risoluzione online delle controversie della Camera Arbitrale, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. A questi "litiganti telematici" per risolvere le controversie è bastato davvero un click. Risolvionline infatti permette non solo di presentare a qualsiasi ora il proprio reclamo, ma anche di svolgere online l´intera conciliazione, ossia di incontrarsi virtualmente con la controparte e con il conciliatore ed arrivare ad un accordo, senza nemmeno incontrarsi fisicamente, attraverso una chat o uno scambio di e-mail. Possono essere risolte liti tra imprese o tra consumatori e imprese. Ogni tipo di controversia commerciale può essere sottoposta a Risolvionline, senza alcun limite di materia, valore economico o ambito territoriale. Risolvionlinewww.risolvionline.it - Camera Arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di Commercio, tel. 02/8515.4522, fax 02/8515.4384, email: risolvionline@mi.Camcom.it. Come funziona. Per accedere a Risolvionline basta avere un collegamento a Internet e un indirizzo di posta elettronica. Sul sito www.Risolvionline.it  è possibile compilare ed inviare la propria domanda di conciliazione. Risolvionline contatta il soggetto (consumatore o impresa) indicato come controparte nella domanda per chiederne l´adesione al tentativo di conciliazione, nomina il conciliatore, scegliendolo in base alla specificità della materia, e fissa data e ora dell´incontro online. L´accordo si raggiunge online: il conciliatore redige il verbale, lo invia alle parti perché lo sottoscrivano e lo rispediscano a Risolvionline. I casi discussi su risolvionline nel 2002. Fra le liti che nel 2002 si sono discusse su Risolvionline il 53,8% ha portato a un accordo fra le parti, il 30,8% è ancora in corso e il 15,4% non ha avuto una soluzione. L´oggetto delle liti. Le domande di conciliazione riguardano soprattutto problemi legati all´acquisto di hardware e software via web, il malfunzionamento o l´interruzione della connessione a Internet, l´acquisto di pacchetti turistici e altri beni tramite aste online. Ma non mancano anche problemi derivati da assicurazioni auto stipulate online, dalla registrazione del nome di un dominio web, da programmi di affiliazione a siti che promettono di pagare per esporre pubblicità sul proprio spazio web. Numerose poi le dispute legate alla garanzia dei prodotti: dalla mancata estensione del periodo di garanzia di un cellulare, al rifiuto di riparare un palmare ancora in garanzia, al mancato rimborso di una garanzia "soddisfatti o rimborsati" per l´aggiornamento di un software. La provenienza geografica delle parti. Nel corso del 2002 i soggetti tra cui Risolvionline ha mediato sono stati soprattutto lombardi (42,3% del totale), ma anche residenti in Lazio (14,1%), Emilia Romagna (7,7%), Veneto (6,4%), Toscana (5,1%), Calabria (3,8%), Abruzzo (2,6%), Puglia (2,6%), Campania (1,3%), Piemonte (1,3%), Sicilia (1,3%) e Trentino Alto Adige (1,3%). Il 5,2% è addirittura straniero: il 2,6% in Francia e il 2,6% in Usa. Il valore delle liti. La maggior parte delle liti (74,3%) ha un valore monetario inferiore ai 500 Euro, il 22,9% riguarda importi compresi fra i 500 e i 5.000 Euro, mentre il 2,9% raggiunge cifre fra i 5.000 e i 10.000 Euro. I litiganti. Il 68,6% delle controversie ha visto coinvolti un consumatore e un´impresa (B2c), il 22,8% due imprese (B2b) e l´8,6% due consumatori (C2c).  
   
 

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