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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Aprile 2003
 
   
  BEIERSDORF : RAGGI SOLARI, AMICI DELL´ABBRONZATURA MA NEMICI DELLA PELLE

 
   
  Se una pelle colorita è sicuramente gradevole da vedere, non è detto che per ottenere questo effetto non la si esponga a qualche rischio di troppo. E´ stato da tempo dimostrato che i raggi solari possono portare al photo-aging (invecchiamento precoce della pelle), che ha nelle rughe precoci la sua manifestazione estetica più evidente, e nella fotodermatosi la sua espressione patologica. Per prevenire e trattare queste problematiche Beiersdorf ha messo a punto i prodotti "Eucerin Pelle Sensibile Viso e Corpo" in grado di contrastare gli effetti indesiderati della luce solare. Di queste tematiche si è parlato a Milano nel corso dell´incontro "Effetti della luce solare sulla salute della pelle". L´abbronzatura diventa un effetto costante delle scelte dettate dal nuovo edonismo del terzo millennio. Le riviste e la televisione mostrano sempre più persone con facce sane, abbronzate e belle. Secondo il dr. Paolo Apice, sociologo dell´Università di Milano, "attualmente l´abbronzatura è il make up che accomuna uomini e donne senza alcuna differenza sociale. Un segno del nuovo costume dettato dalla moda attuale, verso il quale a nulla servono i continui richiami alla cautela, da parte degli specialisti, nei confronti di esposizioni continue o intense alla luce, sia essa naturale o artificiale. Piercing e tatuaggi, pance in mostra, sandali aperti, gambe scoperte anche d´inverno. Tutto questo stona sulla pelle lattiginosa. E allora la cura della pelle e del suo colorito assumono un significato molto importante se non indispensabile". "La fisicità, continua Apice, impone un aspetto salutare che coincide nell´immaginario comune con la figura della persona sana, abbronzata, che conduce una vita all´aria aperta: oggi si ricorre sempre più all´abbronzatura duratura, quasi perenne, sia d´estate, sia d´inverno. E questo è tanto più vero proprio tra giovani e giovani-adulti (20-35 anni) per i quali la fisicità diventa un elemento di distinzione sociale - insieme agli oggetti voluttuari - espressione particolare del gruppo di appartenenza". Mantenere un aspetto abbronzato però, se da un lato è segno di salute e seduzione, può talvolta essere dannoso e portare a problemi a carico della pelle. Infatti l´esposizione continuativa ai raggi solari non sempre è ben sopportata dai soggetti di carnagione bianca o di razza caucasica. A questo proposito è ormai ampiamente riconosciuto che il 90% circa di tutti i segni d´invecchiamento visibili si possono attribuire a fattori ambientali, in particolare la luce solare e il fumo. Dal punto di vista biochimico il photo-aging è caratterizzato da un incremento dei radicali liberi e da una infiammazione subclinica. Questi processi ossidativi portano a un declino dei naturali elementi antiossidanti prodotti fisiologicamente per proteggersi dagli agenti esterni. Il danno ossidativo è correlato a una diminuzione dei naturali antiossidanti mediata dai raggi ultravioletti (Uv). Gli Uv sono quindi tra i principali responsabili dell´invecchiamento della cute. I raggi del sole arrivano sulla terra ogni giorno, ininterrottamente. A causa della rotazione terrestre ogni parte del globo ne è irradiata per un certo numero di ore, corrispondente a quelle di maggiore visibilità e chiarore. Gli stessi raggi presentano al loro interno diverse componenti, ognuna con proprietà specifiche, tra questi: raggi Uva, Uvb e infrarossi. Nell´arco dei 12 mesi, però, la percentuale di raggi Uva e Uvb varia per quantità, riservando qualche sgradita sorpresa dal punto di vista del benessere della nostra pelle. Al contrario della stagione estiva, caratterizzata da una prevalenza di raggi Uvb (da 280 a 320 nm) responsabili di malattie anche gravi come il melanoma, quella invernale è caratterizzata da una prevalenza del gruppo Uva (da 320 a 405 nm), responsabile dell´invecchiamento precoce della pelle. "Nel corso dell´anno - afferma il prof. Paolo Pigatto, responsabile del Servizio di Dermatologia Allergologica presso la Clinica Dermatologica dell´Università di Milano - la quantità di Uva, Uvb e infrarossi varia in funzione della stagione. Negli ultimi anni sono stati inoltre rilevati alcuni picchi di infrarossi (responsabili del calore) nel periodo invernale e cadute in marzo-aprile. Ciò significa che abbiamo avuto bel tempo a gennaio-febbraio e tempo perturbato in marzo-aprile: i soggetti con cute sensibile dovrebbero non solo utilizzare anche in inverno prodotti specifici per proteggersi dalla luce solare, ma senz´altro riparare agli inevitabili danni provocati dagli Uva". In questo panorama sono in aumento le fotodermatiti, una simbiosi tra la luce solare e le condizioni genetiche del soggetto. "La correlazione tra variazione climatica e fotodermatite è molto suggestiva, ma non ci si può esimere da alcune considerazioni: le fotodermatiti sono certamente aumentate, anche per altri fattori intercorrenti in questi anni come l´aumento relativo dell´esposizione, del numero di giorni di esposizione al sole, delle aree del corpo esposte, dell´uso delle lampade Uv e dei viaggi in aree subtropicali e tropicali. I trattamenti più interessanti - conclude Pigatto - oltre alla ovvia pratica della astensione dalla esposizione o dell´uso di creme antisolari, raccomandano l´uso di prodotti a base di antiossidanti, come il retinolo, la vitamina C, il glutatione e il coenzima Q10, capaci di intrappolare e neutralizzare l´effetto dei radicali liberi". Per trattare e prevenire gli effetti del photo-aging, Beiersdorf ha messo a punto la linea viso e corpo "Eucerin Pelle Sensibile", con formulazioni specifiche ad elevata tollerabilità cutanea. "Active", prodotto per il viso a base di coenzima Q10, è in grado di combattere il rilassamento cutaneo e prevenire la formazione di rughe (euro 22,00 50ml); "Buceri Ph5 Emulsione Corpo Anti-età" è invece a base di retinolo, che stimola il rinnovamento cellulare e rassoda la pelle, proteggendola dagli effetti del foto-invecchiamento (euro 18,00 200 ml). "A differenza degli idrossiacidi, i retinoidi - afferma il dottor Horst Wenck, Direttore della Ricerca Beiersdorf - esercitano il loro effetto in modo da stimolare la produzione dei principali componenti del derma, specialmente il collagene, le fibre elastiche e i glicosaminoglicani. L´uso del retinoide più attivo a livello topico, la tretinoina, è però consentito nell´ambito di prodotti farmaceutici e, comunque, può causare l´insorgere di numerose reazioni avverse. Ecco perché abbiamo realizzato uno speciale sistema di rilascio che stabilizza il composto chimico originario, il retinolo (la vitamina A allo stato fisiologico). Studi clinici hanno dimostrato che le formulazioni contenenti retinolo stabilizzato con ciclodestrina migliorano la funzionalità della pelle rendendola più soda ed elastica. Abbiamo inoltre sviluppato un approccio per supportare il metabolismo energetico ridotto nella pelle danneggiata dalla luce. L´energia cellulare è un punto chiave nel meccanismo di difesa e riparazione delle cellule, in quanto entrambi questi processi richiedono energia. Dalle ricerche di base, sappiamo che il contenuto naturale del coenzima Q10 nella pelle diminuisce con l´età, specialmente dopo l´esposizione ai raggi Uv. Questo decremento porta a una funzionalità ridotta dei mitocondri, che rappresentano la fonte di energia delle cellule: per questo abbiamo sviluppato una formula che porta a reintegrare il coenzima Q10 a livello locale. Sorprendentemente - conclude Wenck - questo non solo ristabilisce i livelli di energia cellulare ed esercita benefici effetti antiossidanti ma, cosa più importante, riduce significativamente alcuni dei maggiori danni causati dalla luce, specialmente le rughe. Un´efficacia che naturalmente diventa molto rilevante nel caso della pelle del viso, e che rappresenta un approccio totalmente nuovo, fisiologico e non aggressivo, per trattare la pelle invecchiata dall´esposizione alla luce".  
   
 

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