Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Aprile 2003
 
   
  TALIA E MALTA A SINGAPORE CON CITIRAYA

 
   
  Milano, 3 aprile 2003 - Monitor, computer, stampanti, fax, televisori, telefonini: una montagna di apparecchiature fuori uso che diventa sempre più difficile smaltire senza far correre pericolosi rischi all´ambiente. Secondo stime dell´Osservatorio Nazionale Rifiuti in Italia sono state prodotte, nel 2002, oltre 47 mila tonnellate di rifiuti elettronici. Nel dettaglio, a dicembre 2002 sarebbero state dismesse 12.000 tonnellate di monitor, 12.400 tonnellate di computer (pc desk top e portatili, tastiere, mouse, modem), 1.240 tonnellate di server e workstation, 900 tonnellate di scanner, 2.610 tonnellate di stampanti, 13.800 tonnellate di fax, copiatrici e multifunzione, 4.989 tonnellate tra toner per laser, ink jet e bubble jet (fonte: Ecosportello). Una quantità di rifiuti, questa, che il Wwf giudica allarmante perché attualmente i sistemi di smaltimento risultano ancora troppo approssimativi e a forte impatto ambientale: se non gestiti correttamente i rifiuti tecnologici possono infatti rappresentare un pericolo per l´ambiente e la salute. Il solo incenerimento dei Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) nell´ambito dell´Unione Europea è causa di emissione in atmosfera di circa 36 tonnellate di mercurio e 16 di cadmio l´anno, senza contare le notevoli emissioni di diossine e furani nell´aria. L´innovazione tecnologica e l´espansione del mercato continuano del resto ad accelerare il processo di sostituzione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Basti pensare che negli anni Settanta i computer nuovi duravano in media 10 anni, mentre oggi il loro ciclo di vita si è drasticamente ridotto e si attesta intorno ai 3-4 anni in media e nel caso dei prodotti più innovativi e dei cellulari addirittura al di sotto dei 2 anni. Appare insomma chiaro come senza un adeguato trattamento a fine vita le apparecchiature elettriche ed elettroniche provochino gravi problemi ambientali, ed è proprio per far comprendere come sia possibile smaltire correttamente tali rifiuti che, nel mese di marzo 2003, Citiraya Italia ha organizzato una visita ai propri stabilimenti di riciclaggio di materiale elettronico a Singapore, visita cui ha partecipato una delegazione composta dai membri più autorevoli degli organismi italiani e maltesi che si occupano del fine vita elettronico. Obiettivo della visita, far conoscere direttamente ai partecipanti i metodi, gli strumenti e le tecnologie innovative che Citiraya utilizza nel proprio stabilimento di Singapore certificato Iso 14001 e Ohsas 18001 per il riciclaggio del materiale elettronico a fine vita. Gli impianti di Citiraya, costituiti da macchinari all´avanguardia, garantiscono il massimo rispetto di tutte le normative vigenti in materia di impatto ambientale. In particolare, la visita ha consentito ai partecipanti di conoscere a fondo la tecnologia con la quale Citiraya estrae i metalli preziosi, segrega le plastiche e i metalli non ferrosi, riscontrando una scrupolosa osservanza di tutti i criteri di rispetto dell´ambiente, di efficienza produttiva e di gestione logistica che fanno di Citiraya "un operatore altamente qualificato, in grado di gestire tutte le soluzioni di Total Waste Management per le diverse problematiche del mercato dell´ High Tech" - come ha dichiarato Alfio Gullifa, amministratore delegato di Citiraya Italia. I partecipanti alla visita hanno inoltre avuto la possibilità di incontrare alcuni membri del governo di Singapore, con i quali sono state discusse le problematiche relative alla corretta gestione del materiale elettronico dismesso. La delegazione ha potuto verificare direttamente l´impegno con cui il governo di Singapore opera, con l´obiettivo di salvaguardare al meglio l´impatto ambientale in riferimento alla corretta gestione del fine vita elettronico. Basti pensare che il Governo effettua un monitoraggio presso lo stabilimento di Citiraya di 24 ore al giorno sui parametri di emissione in atmosfera. La delegazione italiana e maltese ospitata da Citiraya a Singapore era composta da Adriano Vignali (Dirigente unità organizzativa gestione rifiuti, Regione Lombardia), Enzo Piazza (Responsabile Ambiente Assindustria Monza e Brianza), Sergio Pirovano (Amministratore Delegato Serteced s.R.l. Società di servizi ambientali Assindustria Monza e Brianza), Alfredo Parodi (Responsabile funzione ambiente ed energia Assindustria Monza e Brianza), Daniela Capaccioli (Responsabile Servizio Centrale Ambiente Anie), Giuseppe Pirillo (Divisione Consulting Tecnoimprese), Ettore Accenti (Responsabile Area Ambiente Tecnoimprese), Enrico Bobbio (Presidente Consorzio Polieco), Claudia Salvestrini (Responsabile Polieco per le relazioni con i consorziati e le associazioni), Marco Calderazzo (Presidente associazione Assorecupero), Franco Peruzzotti ( Pirelli-telecom Group), Christopher Ciantar (Direttore Generale Waste Management & Sustainable Initiatives Unit, Ministero per le risorse e le infrastrutture del Governo di Malta), Vincent Cassar (Direttore generale, Work Division, Ministero per le risorse e le infrastrutture del Governo di Malta). Augusto Di Giacinto (Responsabile Ice Singapore e Indonesia), Don Miller (Corporate Auditor Group, Stmicroelectronics).  
   
 

<<BACK