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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Aprile 2003
 
   
  L´AUSTRIA SARÀ LO STATO A TRARRE I MAGGIORI BENEFICI ECONOMICI DALL´ALLARGAMENTO DELL´UNIONE EUROPEA TRA LE CONSEGUENZE IMMEDIATE CI SARANNO UNA CRESCITA DEL PIL PARI ALLO 0,7%, IL PIÙ ALTO TRA I 15 STATI EUROPEI, ED UNA MAGGIORAZIONE DEL REDDITO DI 24 MILIARDI DI EURO.

 
   
  Vienna, 7 Aprile 2003 - Aba, Agenzia governativa austriaca per la promozione degli investimenti esteri, ha annunciato che l´allargamento dell´Unione Europea prevista per il 2004 a dieci nuovi stati (del centro ed est Europa), favorirà l´Austria che, tra i 15 paesi europei, sarà quello a trarne i maggiori benefici economici. Numerosi studi effettuati, hanno verificato che l´estensione dell´Unione Europea aumenterà l´attrattività dell´Austria come business location per le aziende operanti nel Centro ed Est Europa e rafforzerà il suo ruolo di leader mondiale nell´attivazione del business in questa regione. L´austria, peraltro, già oggi risulta essere il primo investitore nella regione su base pro capite: 1.000 multinazionali coordinano infatti le proprie attività nel Centro ed Est Europa proprio dall´Austria. Secondo uno studio pubblicato nel 2002 dall´Istituto per gli Studi Internazionali Economici di Vienna, l´espansione dell´Unione Europea porterà ad una crescita del Pil pari allo 0,7% su un periodo di dieci anni (pari ad uno 0,07% annuo), la più alta registrata in Europa. Un altro studio effettuato dall´Istituto Austriaco per le Ricerche Economiche afferma che l´allargamento dell´Unione Europea incrementerà il Pil austriaco di un ulteriore 0,2 % annuo, paragonabile ad un incremento dello 0,13% della quota annuale europea. D´altro canto, per alcuni stati dell´Unione Europea quali Spagna, Portogallo, Irlanda e Danimarca i costi per l´espansione dell´Unione supereranno i benefici. Peter Havlik, esperto d´economia ed autore dello studio, ha affermato che l´Austria trarrà i maggiori profitti da questa espansione, grazie alla sua importante presenza nella regione ed ai consolidati contatti attivati in termini di business e investimenti. Un´analisi effettuata dalla Bank Austria Creditanstalt, affiliata della tedesca Hypovereinsbank, nonché istituzione finanziaria con il più diffuso network di banche nel Centro ed Est Europa, ha stimato che i 15 stati mebri dell´Unione otterranno un incremento del reddito pari a circa 250 miliardi di Euro. Nello specifico, I´austria beneficerà di circa 24 miliardi di Euro, cioè il 10% del suo attuale Pil, la più alta percentuale ottenuta tra tutti gli stati dell´Unione. In valore assoluto, sarà invece la Gemania ad ottenere il massimo beneficio con un incremento di 100 miliardi di Euro (circa il 5% in più del suo Pil). Secondo quanto afferma Stefan Bruckbauer, analista economico presso Bank Austria Creditanstalt "La situazione privilegiata di cui gode l´Austria, non è data semplicemente dalla sua prossimità geografica nei confronti dei nuovi stati membri. E´ principalmente dovuta al fatto che conosce meglio i mercati, ha un notevole vantaggio ed è sempre più radicata nella regione". I benefici per le aziende Secondo uno studio pubblicato nel 2002 dall´Istituto per le Ricerche Economiche di Vienna, la caduta della Cortina di Ferro del 1989 e il processo di riforme portato avanti nella regione, hanno contribuito ad una crescita economica dell´Austria pari al 6%, creando 120.000 nuovi posti di lavoro. Sempre secondo questo studio, l´estensione dell´Unione Europea si tradurrà in una serie di benefici per le aziende che intendano sviluppare il proprio business nella regione, partendo da una base austriaca. Questo sarà possibile grazie a diversi provvedimenti tra cui: investimenti nell´ambito dei trasporti, delle infrastrutture industriali e delle telecomunicazioni; tutela dell´ambiente; armonizzazione dei regolamenti competitivi; eliminazione degli ostacoli al commercio; sempre maggiore sicurezza legale per gli investitori stranieri, e soprattutto una sicura crescita economica futura ed un forte potere d´acquisto. Il potenziale di crescita è notevole. Al momento, la quota di reddito pro capite dei nuovi membri dell´Unione Europea è di circa 6.000 Euro, solo un quarto dell´attuale quota europea. Il loro Pil sarà inferiore del 5% rispetto all´intero potere economico dell´Unione Europea allargata. Gli analisti di Bank Austria Creditanstalt prevedono che la futura crescita economica annua, sarà due volte superiore rispetto al livello europeo. Vantaggi competitivi nel centro ed est Europa Le aziende operanti in Austria, sono particolarmente avvantaggiate dall´estensione dell´Unione Europea. In primo luogo perché l´Austria è il quinto paese europeo per investimenti fatti nella regione (dopo Germania, Stati Uniti, Paesi Bassi e Francia), con un totale di investimenti fatti di circa 10,3 miliardi di Euro alla fine del 2001, ovvero 6,8% della quota totale degli investimenti esteri effettuati nella regione. Le previsioni per il 2002 stimano di raggiungere i 13 miliardi di Euro. Inoltre, sebbene abbia solo il 2% della popolazione dell´Unione Europea, l´8% dei traffici commerciali austriaci vengono effettuati con il centro ed est Europa. Il 17,4% (dato più elevato tra gli stati dell´Unione) delle esportazioni austriache sono destinate a questa regione (nel 1989 eravamo al 9,9%). In valore assoluto, le esportazioni austriache sono triplicate in questo periodo. E´ da considerare anche il fatto che ben il 12% di queste è indirizzato ai 10 nuovi membri dell´Unione, la quota più alta in Europa, dopo quella della Germania (8%). La quota dell´Italia è pari al 5,4%. Infine, l´Austria offre ai potenziali investitori un´ampia serie di vantaggi competitivi, tra i quali i tradizionali rapporti commerciali; uno storico clima di interessi comuni, fiducia e intimità; una comprensione delle lingue del Centro ed Est Europa; cultura e pratiche di business; una diffusa rete di trasporti; un ampio network di istituzioni finanziarie; consulenti e aziende di servizi. Lo testimoniano aziende multinazionionali come Alcatel, Beiersdorf, Bosch, Coca-cola, Flextronics, Generali, Henkel, Hewlett Packard, Ibm, Master Foods, Mcdonalds, Miele, Sig Combibloc, and Siemens che hanno deciso di insediare in Austria il proprio quartier generale per le attività nel Centro ed Est Europa.  
   
 

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