Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Aprile 2003
 
   
  IL VICERETTORE DI UN´UNIVERSITÀ RUSSA PREVEDE UNA MAGGIORE PARTECIPAZIONE DEL SUO PAESE AL 6PQ

 
   
  Mosca, 10 aprile 2003 - Il Vicerettore dell´Università statale Lomonosov di Mosca ha previsto che per gli istituti russi sarà molto più semplice partecipare al sesto programma quadro (6Pq) che ai programmi quadro precedenti. In un´intervista rilasciata al servizio Cordis della Presidenza greca, Vladimir Belokurov ha descritto come la Russia era riuscita a partecipare ai programmi quadro precedenti, nonostante i ricercatori non conoscessero le procedure da applicare. Un altro svantaggio era costituito inoltre dalla mancanza di contatti con i ricercatori dell´Ue. "Nel 6Pq le cose potrebbero essere più semplici, poiché si tratta del processo inverso: gli scienziati europei conoscono gli esperti russi [...] e li invitano a partecipare a progetti in Germania, Francia e in altri paesi". Il professor Belokurov ha giudicato positiva l´esperienza maturata dalla Russia nei programmi di ricerca dell´Ue, citando le idee, i calcoli e la metodologia quali ambiti principali in cui i suoi connazionali hanno svolto un ruolo significativo. Nonostante le priorità attuali della ricerca russa siano le tecnologie dell´informazione, le biotecnologie, la bioingegneria e i nuovi materiali, il professor Belokurov ha spiegato che nel suo paese la scienza di base ha sempre ricevuto cospicui finanziamenti pubblici perché "cosa succederà se, tra 10 o 20 anni, si inventeranno nuovi tipi di calcolatori basati su principi diversi come i computer quantici? Le scienze fondamentali sono necessarie in qualsiasi settore. Non sarebbe saggio concentrarsi solo su iniziative guidate dall´industria". Probabilmente l´Ue potrebbe apprendere dalle reti interne russe denominate "scuole scientifiche", che costruiscono solide relazioni tra eminenti scienziati di varie università e i loro allievi. "[Essi] condividono lo stesso linguaggio, collaborano alla ricerca e trasmettono le loro conoscenze alle generazioni più giovani. Questo potente sistema è stato conservato per anni, nonostante i vari cambiamenti socioeconomici", ha spiegato il professor Belokurov.  
   
 

<<BACK