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Notiziario Marketpress di Venerdì 22 Dicembre 2006
 
   
  TRENTINO / LAGORAI VALSUGANA ORIENTALE E TESINO ARTE E CULTURA

 
   
  È Arte Sella, in Val di Sella, il luogo più rappresentativo fra i percorsi di arte e natura che la zona della Valsugana orientale e del Tesino offrono al visitatore/camminatore curioso e scopritore. Un percorso visivo, poetico. Una sorta di labirinto affascinante (inteso anche nel senso latino di labor intus, “lavoro all’interno”, nella natura) fra opere d’arte nate in mezzo alla natura, costruite nel suo rispetto e dalla natura stessa modificate nel tempo. Fra queste la “Cattedrale Vegetale” di Malga Costa, anch’essa nel percorso di Arte Sella, è un monumento sacro ideato e costruito da Giuliano Mauri e maggiormente evoca il senso della vitalità e la spiritualità dell’arte a cielo aperto. Anche Castello Tesino con la famosa chiesa medioevale di Sant’Ippolito, dagli splendidi affreschi, e con le altre sue chiese che profumano d’incenso offre un’importante luogo di incontro culturale nel contesto naturalistico. Il Simposio Internazionale di scultura “Luci e ombre del legno”, collaudato da diverse edizioni, è ormai un appuntamento al quale non si può mancare. Dall’edizione 2006 i partecipanti sono 30, il cui lavoro viene eseguito ed ammirato per un´intera settimana percorrendo le vie dei quattro paesi del Tesino: non solo Castello Tesino come protagonista, ma anche Pieve, Cinte e Bieno. Durante la settimana di lavori, giorno dopo giorno, si assiste alla nascita di vere opere d´arte da grezzi tronchi di pino cembro alti 1 metro e 80 e con un diametro di 50 centimetri. Alla selezione degli artisti provvede un’apposita Giuria, presieduta dal prof. Renzo Francescotti, oltre al direttivo del Centro di Documentazione del Lavoro nei Boschi, da sempre promotore dell´iniziativa. Il Simposio si rivela un punto di incontro di artisti di fama internazionale e, per alcuni giorni, fa tornare indietro nel tempo, quando i mestieri di falegnami e scultori erano alcune delle attività artigianali più fiorenti nella conca tesina. Vi è inoltre l’evento Percorsi di Arte Sacra: un grande progetto che intende mettere in mostra, attraverso itinerari pittorici ciò che la spiritualità della natura di questi luoghi ha ispirato nel grandi artisti. Il Lagorai è quindi terra di tradizioni e di cultura. Nelle vie e nelle piazze dei 19 caratteristici paesi che formano il Tesino e la Valsugana Orientale si respira ovunque la storia. Una storia antica testimoniata da ritrovamenti del tardo paleolitico, del mesolitico e dai resti dell’antica Claudia Augusta Altinate. E ancora da Castel Ivano, imponente fortilizio medievale, Castel Telvana, dai ruderi di Castel San Pietro e di Castel Arnana. E passeggiando lungo le strade s’incontrano piccole botteghe artigiane e luoghi di ristoro che propongono piatti tipici, dai sapori semplici e naturali. Arte Sella è una biennale internazionale di arte contemporanea, nata nel 1986, fatta di natura immobile e dinamica: si svolge all’aperto nei prati e nei boschi della Val di Sella, comune di Borgo Valsugana in provincia di Trento. In questo contesto l’artista, che deve esprimere il rapporto con la natura, crea giorno per giorno: successivamente è la natura che modifica l’arte, in un’ideale continuazione dell’opera. Queste sono infatti realizzate nei boschi della biennale, dove rimangono alla mutazione delle stagioni, che trasforma e fa scomparire. Dal 1996 il progetto di Arte Sella si è sviluppato lungo una strada forestale sul versante sud del monte Armentera, dove si è così delineato un ideale percorso chiamato Artenatura lungo il quale il visitatore può vedere tutte le opere e allo stesso tempo godere delle particolarità ambientali del luogo. Le opere sono generalmente tridimensionali, perché ottenute con sassi, foglie, con rami o con tronchi; più raramente sono utilizzati oggetti, materiali o colori artificiali. Alla chiusura della manifestazione molte opere, come si diceva, si inseriscono nel ciclo vitale della natura; altre iniziano invece un percorso che le porta nei musei, nelle gallerie d’arte, in vari spazi espositivi in Italia o all’estero. Da alcuni anni le attività di Arte Sella si sviluppano anche a Malga Costa, dov’è la “Cattedrale Vegetale” di Giuliano Mauri, vero e proprio monumento fatto di colonne di carpini che cresceranno ancora, e che daranno un tetto di cielo e fronde. Sempre nella valle di Sella si susseguono in una cornice insolita, ma suggestiva, mostre ed eventi che hanno ormai connotato questo luogo come spazio espositivo di alta qualità. Sacralità dell’arte e arte sacra. Il sacro e gli artisti. Così come artisti come Picasso, Mirò e altri grandi del ‘900 sacralizzano con la loro opera l’uomo, anche l’uomo attraverso la percezione dell’arte può avvicinarsi all’esperienza di Dio. La Chiesetta medioevale di Sant´Ippolito è come un viaggio e si rivivono con la mente e con lo spirito le intense emozioni dei pellegrini medioevali. L’edificio, costruito nel 1436, sorge sul tracciato della via romana Claudia Augusta Altinate e fu utilizzata per tutta la durata del periodo medioevale da pellegrini diretti in Terra Santa a liberare il Santo Sepolcro. La chiesa si presenta ad un’unica navata, un’abside romanica e il soffitto in legno Settecentesco. Fra il 1436 e il 1438 fu completamente affrescata da un anonimo pittore lombardo. Questo luogo sacro ha subìto nel corso dei secoli varie vicissitudini e la sua stessa sopravvivenza, come quella dei suoi preziosi affreschi, è tra le più felici circostanze della storia e dell´arte dell´intero arco alpino. Con il passare degli anni vennero apportate numerose modifiche sia nella struttura interna che esterna e ciò causò il deterioramento e poi la scomparsa degli affreschi. Dopo circa tre secoli, nell´estate del 1927, uno studente di medicina si appoggiò casualmente al muro durante una celebrazione provocando una lieve scrostatura e scoprendo una parte degli affreschi; questi sono stati totalmente riportati alla luce e grazie a una lenta opera di studio e restauro ora si possono nuovamente ammirare in tutta la loro bellezza. La chiesa è aperta durante speciali funzioni religiose e in occasione di visite guidate su prenotazione. Castel Ivano – La castellana dell’antico maniero, come narra una leggenda, non volendosi maritare con un rampollo della zona che i genitori le avevano scelto, escogitò uno stratagemma che la liberò dall’impiccio. In un dolce pomeriggio di sole, di cielo terso e d’aria fresca, tipico dei luoghi incontaminati della Valsugana, il ricco sposo promesso, come da copione, si recò al castello per incontrarla. Non appena ella lo vide fu maggiormente galvanizzata nei suoi propositi e determinata a dare eternità al suo gesto: propose così, al futuro marito, una passeggiata romantica lungo il giro di ronda per ammirare la bellezza della vista, e per stare un po’ da soli. Non appena furono giunti in prossimità del pozzo della morte, un buco che dalla sommità delle mura conduce alle fondamenta dove erano poste lance, aculei ed altri strumenti di tormento, la castellana, con un gesto alquanto liberatorio, tirò una corda collegata alla chiusura della botola che copriva il pozzo, cosicché lo sventurato precipitò alle fondamenta del castello, morendo non poi così lentamente sotto atroci sofferenze. La donna, paga del suo fare, se ne tornò con lo sguardo libero verso la larga e verde Valsugana. Da allora domina ancora il panorama dalle sue altezze l’imponente Castel Ivano, originariamente torre di vedetta romana, risalente presumibilmente al I secolo d. C. , collegata alla via Claudia Augusta Altinate. Il nucleo centrale risale invece al 560 d. C. Ed è opera dei Longobardi. È solo nel 1187 però che si menziona il Signore di Ivano, all’epoca delegato di potere del Vescovo di Feltre, cui originariamente apparteneva la Bassa Valsugana. Molti sono stati i nobili casati che hanno abitato questo maniero (i dalla Scala di Verona, i Visconti, i Veneziani, ecc. ), ma uno fra tutti, quello dei da Carrara, a tutt’oggi si fa ricordare, perché sul mastio ha impresso il suo stemma, ancora visibile. Si tratta del carro stilizzato, risalente al 1375 circa e diventato il logo attuale del castello. Ora, dal 1982, è di proprietà della Famiglia Staudacher ed è sede di convegni artistici e scientifici a livello internazionale. Castel Ivano è nella Bassa Valsugana lungo il fiume Brenta, contornato da molti boschi tra la Val di Sella, il Tesino, Levico Terme, Roncegno, Borgo Valsugana, in un contesto ambientale e culturale di notevole interesse. A poca distanza da esso si trovano cittadine importanti dal lato storico-culturale ed artistico come Feltre, Bassano del Grappa, Cittadella, Asolo, Castelfranco Veneto. Inoltre, nella vicina conca del Tesino è possibile praticare attività sportive come il golf e l’equitazione e visitare grotte di grande interesse geologico. Mostra Permanente della Grande Guerra in Valsugana e sul Lagorai – La Mostra Permanente allestita all’interno dell’ex Mulino Spagolla ha l’obiettivo di conservare, studiare e valorizzare il patrimonio materiale, bibliografico, documentario, archivistico e fotografico relativo al grande conflitto che fra il 1914 e il 1918 interessò l’area compresa fra l’Altopiano dei Sette Comuni, la Valsugana, il Tesino e la catena del Lagorai-Cima d’Asta. Le ampie sale dell’ex Mulino Spagolla introducono efficacemente lo spettatore al dramma del conflitto. L’evolversi delle operazioni militari è illustrato con immagini dei campi di battaglia in quota e delle distruzioni subite dai paesi della valle e con fedeli ricostruzioni di notevole impatto visivo. Sono poi esposti pezzi d’eccezione come i prototipi di “berretto corazzato” sperimentati dagli austriaci nel 1915, i famosi elmi e corazze “Farina” utilizzati dai guastatori italiani o ancora gli strumenti ottici rarissimi come il binocolo periscopico austriaco da trincea ed il telemetro in dotazione alle imperialregie compagnie mitraglieri. Molte altre sono le cose d’interesse che la Mostra offre che sia l’esperto che il turista occasionale non potranno non apprezzare. Per informazioni: Apt Lagorai Valsugana Orientale e Tesino, tel. 0461. 593322. Www. Mostradiborgo. It – www. Lagorai. Tn. It .  
   
 

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