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Notiziario Marketpress di Venerdì 11 Aprile 2003
 
   
  PREVISIONI PER PASQUA 2003 PER I VIAGGI ORGANIZZATI

 
   
  Conflitto Usa - Iraq e Sars influenzano in modo estremamente negativo il comportamento degli italiani rispetto alle vacanze in questo periodo dell´anno. La flessione del mercato per la settimana in corso è confermata nella misura dell´80%. L´effetto Sars è intervenuto proprio in una fase in cui i consumatori si andavano rendendo conto che i loro timori non erano fondati se riferiti alle destinazioni non direttamente coinvolte dal conflitto (ricordiamo l´elenco dei Paesi ufficialmente a rischio per l´Unità di crisi della Farnesina: Iraq, Kuwait, Arabia Saudita, Burundi, Costa d´Avorio, Repubblica Centrafricana, Liberia, Uganda. Giordania ed Israele per i viaggi non necessari e, per determinate zone, Afghaninstan, Albania, Azerbajan, Colombia, Congo, Repubblica democratica del Congo, Ecuador, Eritrea, Ethiopia, Guinea, India, Namibia, Nigeria, Filippine, Russia, Somalia, Sri Lanka, Sudan. Attenzione e prudenza durante la permanenza per: Sudan, Turchia, Yemen, Bahrein, Oman, Siria, Qatar, Iran, Libia, Algeria, Libano, Emirati Arabi Uniti, Marocco, Gran Bretagna e Belgio). La polmonite atipica taglia ora fuori una serie di Paesi (Guandong, Hong Kong, Pechino, Shanxi, Taiwan (Cina), Hanoi (Vietnam) e Singapore ) che sono sconsigliati ufficialmente dal Ministero della Sanità. Questo quadro delimita il campo di scelta dei consumatori per le proprie vacanze di Pasqua. In verità numeri tour operator italiani hanno ridotto le proprie disponibilità per far fronte alla crisi che era già in atto prima dell´avvio del conflitto. Tant´è vero che per alcune destinazioni già all´inizio del mese si segnalava il tutto esaurito. In ogni caso, in base ai dati evidenziati dalle agenzie di viaggio aderenti a Confindustria, la flessione complessiva del mercato per Pasqua sarà del 30% rispetto allo stesso periodo dell´anno scorso e per i ponti successivi (25 aprile e 1° maggio si stima che tale valore salire al 40%). In parte la "tenuta" di Pasqua (allo stato attuale la flessione è dell´80%) è dovuta alla citata prenotazione anticipata che molti consumatori avevano già effettuato sin dalla fine del mese di febbraio. Si stima pertanto che il numero complessivo di italiani che andranno in vacanza sarà di 4.500.000 In termini di destinazioni prescelte la parte del leone sarà tradizionalmente recitata dall´Italia che assorbirà il 60% della domanda (2.700.000 persone). Per quanto riguarda l´Italia, i turisti si rivolgono verso le città d´arte (circa il 60%) come Roma, Firenze,venezia Napoli. Seguono le aree che possono garantire, almeno sulla carta, un clima più piacevole, come la Sicilia, Liguria, Costiera Amalfitana (15%), mentre un altro 10% si indirizza verso località di montagna per l´ultima neve e il restante 15% verso gli agriturismi verso un turismo in tutti i sensi "distaccato" dai problemi quotidiani ed internazionali. Quanto al turismo outgoing dall´Italia, i flussi maggiori si registreranno inevitabilmente sull´Europa. In tal senso le destinazioni più gettonate sono Francia (Parigi, ma anche una Costa Azzurra sempre più italianizzata) con un 30% della domanda e addirittura in rialzo rispetto all´anno scorso godendo di un effetto positivo per l´opposizione all´avvio del conflitto, Repubblica Ceca con Praga in particolare 15%, Austria 15%, Portogallo 6%. L´egitto, con le spiagge del Mar Rosso e la flessione del mercato, resta una delle mete più scelte per Pasqua anche se con una flessione rilevante, ma anche la Tunisia che riceve i flussi prima destinati in Marocco e nello stesso Egitto. Per il lungo raggio Messico (3%) e Carabi (in genere) al 6% sono in ascesa, in termini percentuali, ma non assoluti, mentre soffrono dell´effetto Sars anche le destinazioni asiatiche come Maldive e Seichelles che invece possono considerarsi sicure alla stregua di molti altri Paesi. In discesa libera invece, oltre ai paesi coinvolti nel conflitto o dalla Sars in modo ufficiale e quindi a rischio, Londra e Inghilterra, Turchia e Stati Uniti. Più contenuta la flessione della Spagna con una domanda che si attesta 10% del mercato outgoing di Pasqua.  
   
 

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