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Notiziario Marketpress di Venerdì 11 Aprile 2003
 
   
  "ANSELMO BUCCI (1887-1955)" QUADRERIA CESARINI, FOSSOMBRONE, PESARO 13 APRILE - 9 NOVEMBRE

 
   
  Si inaugura domenica 13 aprile, alla Pinacoteca Cesarini di Fossombrone (Pesaro) la mostra "Anselmo Bucci (1887-1955)", promossa dalla Provincia di Pesaro e Urbino e dal Comune di Fossombrone con il sostegno della Regione Marche e del Fondo Sociale Europeo e con il contributo delle Fondazioni Monte di Pietà, Caripesaro e Carifano. La rassegna, a cura di Elena Pontiggia, comprende oltre cento opere, ed espone per la prima volta un importante nucleo di dipinti inediti appartenuti a Bucci stesso, che l´artista aveva sempre gelosamente conservato presso di sè, destinandoli a una collocazione museale. Iil percorso espositivo documenta tutta la ricerca pittorica di Bucci, dal simbolismo e dal post-impressionismo dei primi anni del secolo, quando l´artista vive a Parigi, alla stagione del Novecento Italiano, di cui negli anni venti è uno dei fondatori, fino al naturalismo lirico degli anni trenta. Sono esposti tutti i principali capolavori dell´artista, dal grande Autunno, apprezzato da Apollinaire, al suggestivo Il Kimono del 1919; da Inverno in riviera(1912) e dalla serie di paesaggi di Cagnes, dipinti con particolare felicità cromatica durante un viaggio nel sud della Francia, al Funerale dell´eroe del 1917; dal celebre I pittori, esposto alla Biennale di Venezia del 1924, alla Quercia del 1932, esempio del cromatismo lirico degli anni trenta. Sono esposte anche le curiose, piccole tavole dedicate al Giro d´Italia, dipinte nel 1940, quando, insieme con Orio Vergani, Bucci segue il Giro dominato da Fausto Coppi. Una sezione della mostra sarà dedicata alle incisioni, in cui Bucci è un riconosciuto maestro. Sarà esposta fra l´altro la serie di Paris qui bouge realizzata nel 1909, vivacissimo ritratto della Parigi Belle Epoque. Durante la mostra sarà inoltre visitabile a Palazzo Comunale di Fossombrone la monumentale I maschi (1909), opera simbolista di Bucci vasta oltre sette metri. La mostra, che rimarrà aperta fino al 9 novembre, è accompagnata da un catalogo Silvana Editoriale, con testi di Elena Pontiggia, Silvia Cuppini, Lorella Giudici, Claudio Giardini, e approfonditi apparati critici, ricchi di numerosi documenti inediti. Nota biografica Anselmo Bucci nasce a Fossombrone nel 1887. Inizia a dipingere giovanissimo e compie gli studi classici in Veneto, dove la sua famiglia si era trasferita. Nel 1905 si iscrive all´Accademia di Brera, a Milano, ma già nel 1906 va a vivere a Parigi. Qui, dopo un periodo iniziale di terribili stenti ( "Sono arrivato a Parigi nel 1906. Ho fatto il primo pasto nel 1910" scriverà lui stesso) viene apprezzato da critici come Apollinaire e Salmon. Le sue incisioni di Paris qui bouge (Parigi in movimento) sono stampate da Devambez, un importante editore parigino. In questo periodo Bucci vive a Montmartre, dove frequenta Modigliani, Severini, Picasso, Utrillo, Dufy e altri artisti. Conosce da vicino le ricerche delle avanguardie, ma rimane fedele a una figurazione post-impressionista, che racchiude anche memorie della classicità italiana. Nel 1912-13 si allontana da Parigi, compiendo in Sardegna, in Africa, nel Sud della Francia lunghi viaggi, di cui rimane traccia nella sue opere. Nel 1914, allo scoppio della guerra, si arruola volontario nel "Battaglione Ciclisti" insieme con Marinetti, Boccioni, Sant´elia e altri futuristi. Diventa uno dei più prolifici "pittori di guerra". Intorno al 1919-20 la sua ricerca matura una svolta classica. Pur senza abbandonare i contatti con Parigi, e si avvicina alla cerchia della scrittrice Margherita Sarfatti. Nel 1922, insieme con Sironi, Funi, Dudreville, Malerba, Marussig, Oppi fonda il gruppo del "Novecento", animato dalla stessa Sarfatti. Il nome del gruppo si deve proprio a Bucci. Nel 1926 partecipa alla I Mostra del Novecento Italiano. Gradualmente, però, si stacca dal gruppo, e negli anni trenta torna a impostare la sua ricerca su un naturalismo dai delicati cromatismi. Bucci è stato anche scrittore (nel 1930 vince il Premio Viareggio con Il pittore volante). Inesauribilmente varia nei temi, percorsa spesso da un sottile senso di ironia, la pittura di Bucci è, come egli amava dire, la ricerca "del vero, aureolato di poesia". "Non ho mai cercato di mentire in uno stile ,ma di dire la verità in lingua corrente " ha scritto lui stesso. Anselmo Bucci muore a Monza nel 1955. Www.ingeniacultura.it     
   
 

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