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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Aprile 2003
 
   
  UBALDO BERTOLI: LA NAVE DEI SOGNI PERDUTI A PARMA - PALAZZO PIGORINI 24 APRILE - 8 GIUGNO 2003

 
   
  Milano 14 aprile 2003 - L´assessorato alle Attività Culturali e Teatrali del Comune di Parma e la Fondazione Monte di Parma hanno organizzato una mostra dedicata al pittore e scrittore partigiano Ubaldo Bertoli. L´esposizione, che si terrà dal 24 Aprile all´8 Giugno 2003, si situa nell´ambito delle manifestazioni per le celebrazioni del 25 Aprile e intende evidenziare sia la produzione di Bertoli pittore, con una selezione di un centinaio di sue opere figurative, sia la sua attività di scrittore e giornalista esponendo lettere, articoli e scritti inediti. Nato a Solignano di Parma il 1° Gennaio 1909, Bertoli è comandante partigiano con il nome di "Gino" dal 1944 al 1945. A partire dal 1945 si occupa di giornalismo redigendo e illustrando il Vento del Nord, organo dell´Anpi di Parma. Successivamente passa alla redazione della Gazzetta di Parma e ne cura la terza pagina. Nel 1956 lavora per alcuni mesi a Milano nella redazione del Giorno e in seguito è a Roma come redattore del quotidiano La sera di Roma. All´eni è all´ufficio stampa e nelle riviste aziendali Il Fuoco e Il Gatto Selvatico, poi torna a lavorare al Giorno come inviato speciale. Nel 1961 pubblica per Guanda La Quarantasettesima, con prefazione di Attilio Bertolucci, riedito poi nel 1976 da Einaudi e nel 1995 da Bompiani. Qui Bertoli ricostruisce gli eventi relativi a una brigata partigiana attiva in Emilia rielaborando la memoria in una felice prosa narrativa. Le passioni personali, le azioni, le tensioni politiche dei protagonisti compongono un romanzo dove il confronto tra l´"irrazionalità" dei partigiani e la "razionalità" degli ufficiali inglesi è metafora dell´istinto vitale e dell´ideologia che muove gli animi alla Resistenza. Le stesse tensioni poi si tradurranno iconograficamente in segno incisivo nelle sue rappresentazioni delle figure dei partigiani. Nel 2000 Guanda pubblica La nave dei sogni perduti, a cura di Guido Conti, con tre suoi racconti. Bertoli muore a Bazzano Parmense il 16 settembre 2000. Ubaldo Bertoli possiede grandi doti di disegnatore e colorista, ma è soprattutto uno scrittore, un narratore, come si nota con evidenza anche nella sua pittura. Giornalista e viaggiatore instancabile, lavora a quotidiani importanti e questo contribuisce alla formazione in lui di una capacità analitica "tagliente", di stampo satirico, tramite la parola scritta - come da tradizione giornalistica - ma anche per mezzo della forma e del colore: i suoi disegni denotano infatti una narratività pungente e sarcastica, ma dotata di una forte carica umana dal contenuto "poetico". L´autoritratto è il suo soggetto preferito, ma Bertoli si ritrae senza narcisismo: è come se raccontasse le storie di un Ubaldo Bertoli inventato, un personaggio che è al contempo aderente alla propria identità e altro da sé. In questo le sue rappresentazioni di se stesso si caratterizzano per un particolarissimo tono di distacco e ironia. Le sue sono figure, che siano autoritratti o ritratti di altri personaggi, dolci-amare e profondamente "morali", comunque prive di ogni moralismo. E i suoi paesaggi, le sue città, sono il liquefarsi di un mondo interiore. Il suo segno è espressivo, nervoso, un segno che, dunque, si adatta alla sua prosa intimista, frammentaria e descrittiva al tempo stesso, espressione sarcastica della sua particolarissima visione del mondo. La narrazione figurativa, che è sviluppata con il colore invece che con la parola, rivela dal canto suo un notevole gusto cromatico, una vera e propria sapienza coloristica da grande pittore. La mostra, realizzata grazie al contributo di Banca Monte e Fondazione Monte di Parma, Cassa di Risparmio di Parma, Barilla e Unione Parmense degli Industriali di Parma, verrà inaugurata a Palazzo Pigorini giovedì 24 Aprile 2003 alle 18 e si concluderà domenica 8 Giugno. Rimarrà aperta tutti i giorni, tranne i lunedì non festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. In particolare, il 25 Aprile e il 2 Giugno l´esposizione sarà aperta, mentre il 1 Maggio rimarrà chiusa. L´ingresso è libero. Per informazioni: Palazzo Pigorini tel. 0521/218967  
   
 

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