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Notiziario Marketpress di Venerdì 22 Dicembre 2006
 
   
  ASSAPORARE I LUOGHI: NEI CAFFÈ STORICI DI TRIESTE, ALL’HOTEL PICCOLO MONDO DI TORBOLE SUL GARDA

 
   
  Un gusto sofisticato il nostro. Che non si accontenta dei sapori buoni e forti, ma vuole goderli in un contesto affascinante che ci faccia sognare. Ecco il successo dei locali storici che raccontano emozioni ed atmosfere perdute. Bere un buon caffè a Trieste ad esempio, vuol dire sedersi in uno dei famosi caffè in stile viennese che ricordano la vita della Mitteleuropa. Luoghi in cui ritrovare il proprio tempo, quella pace che scaturisce, tra una tazza di the o caffé, discutendo di letteratura, arte, politica o economia, seduti allo stesso tavolo in cui si accomodavano James Joyce, Italo Svevo e Umberto Saba: tre letterati che, attraversando la vita cittadina in prima persona, parlando dialetto e assaporando i piaceri del ´bollito misto´ alla triestina, hanno tradotto in letteratura l´anima di una città di frontiera multiculturale. Sensazioni da primi anni del Novecento si possono provare ogni giorno accomodandosi tra i tavoli del Caffé San Marco (aperto nel 1914): un luogo di ritrovo di lettori di quotidiani e un laboratorio - all´epoca della Prima Guerra Mondiale - per la preparazione di passaporti falsi, che sarebbero serviti ai patrioti antiaustriaci per scappare in Italia. Gli interni, dove non è raro incontrare lo scrittore Claudio Magris, ripropongono la tipica atmosfera del Caffé viennese: il bancone di legno intarsiato, i nudi dipinti sui medaglioni alle pareti, il ripetersi ossessivo delle foglie di caffé nelle decorazioni, i tavolini di marmo con la gamba di ghisa, le specchiere e gli affreschi originali. Proseguendo con l´ideale itinerario tra Caffé storici, in pieno Borgo Teresiano, incontriamo l´insegna del Caffé Stella Polare, accanto all´elegante chiesa serbo-ortodossa di San Spiridione. Nato come tipico locale austro-ungarico, con le classiche decorazioni di stucchi e specchi in parte ancora presenti, il locale è stato per anni rifugio di negozianti e intellettuali sia triestini che stranieri. Al Caffè Tergesteo invece Saba dedicò una lirica del suo Canzoniere. In tutti di solito è possibile assaporare anche i dolci di Trieste che rivelano forti influenze austroungariche: lo confermano, per esempio il presnitz e la putizza , strepitosi rotoli dolci con un ripieno di frutta secca, cioccolata e spezie. Ci sono poi i diffusissimi strucoli, (strudel) confezionati con una pasta molto sottile che avvolge un ripieno di mele, ma non solo: si preparano infatti anche strucoli di ciliegie, di prugne, di albicocche, di ricotta e persino semi di papavero. Le migliori pasticcerie locali offrono anche rigo-janci, delicata mousse di cioccolato glassata, e dobos, torta di cioccolato e caramello: due specialità magiare che Trieste ha adottato facendone dei classici. Ma la delizia più triestina sono le “fave dei morti”, cosiddette perchè per tradizione si gustavano il 2 novembre. Si tratta di piccoli bonbon tondeggianti fatti con mandorle e bianco d’uovo: morbidi, profumati e in tre colori: bianchi al maraschino, rosa all’acqua di rose, marroni al cacao. Www. Triestetourism. It. Un altro luogo ci intriga a provare le sue delizie in un contesto affascinante. Nel dolce clima del Garda, nell’incanto di Torbole si apre l’hotel Piccolo Mondo che anche nel nome promette deliziose emozioni. Dal passaggio del poeta Goethe nel 1786 il piccolo borgo antico di Torbole ha mantenuto le sue viuzze strette, le casette rivolte al lago ventoso ed il carattere schietto e gentile della gente del Garda. Protetta e sorvegliata dal Monte Baldo, paradiso della flora, Torbole conserva un vago ma caratteristico sapore Veneziano; così ha conservato la graziosa casa del Dazio ed i portici a ogiva della ex dogana Austriaca. Anche il dolce clima dell’alto Garda, celebrato da letterati e viaggiatori, contribuisce all’unicità di questi luoghi. La temperatura difficilmente scende sotto lo zero e la presenza del lago permette alle specie mediterranee come ulivi, limoni e lecci di prosperare accanto alla tipica flora alpina. L’Hotel Piccolo Mondo, sul ciglio del fiume Sarca, circondato dal verde della campagna e degli ulivi, offre innumerevoli opportunità rivolte al benessere psicofisico, proponendo un’alimentazione sana ed equilibrata. Al ristorante del “Buon Ricordo”, nella bellissima sala dell’albergo, ingredienti sempre freschi e genuini si materializzano in piatti degni dei ristoranti più celebrati d’Italia. Per chi invece avesse scelto questo indirizzo per ritrovare la forma, sono proposti due tipi di menù dietetici, Ipocalorici e Macrobiotici, sempre somministrati con competenza ed abbinati a visite mediche e ad un programma di attività fisica assistita. Un corso di cucina con Sergio Chiesa, inventore del famoso e premiatissimo menù che è un inno alla mela, dall’antipasto al dessert, è un evento da non perdere per tutti gli amanti della buona tavola e della cucina naturale. All’hotel Piccolo Mondo è possibile scoprire tutti i segreti di questo frutto tondo, carnoso, croccante e sugoso: la mela è il frutto per eccellenza, ricca di vitamine ed elementi minerali, è un ottimo disintossicante e fa smaltire gli effetti dello stress. Gustare i piatti del Mela Party sarà un privilegio da innaffiare con grandi vini trentini. Www. Hotelpiccolomondotorbole. It .  
   
 

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