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Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Aprile 2003 |
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MEDIASET: APPROVATO IL BILANCIO 2002 UTILE NETTO: + 45,7% A 362,0 MILIONI DI EURO RICAVI PUBBLICITARI VS TERZI: LIVELLO RECORD 2.431,8 MILIONI DI EURO MARGINE OPERATIVO LORDO: + 33,1 MILIONI DI EURO
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Cologno Monzese, 17 aprile 2003 - L´assemblea degli Azionisti di Mediaset, riunitasi ieri sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha approvato il bilancio consolidato del Gruppo Mediaset e il bilancio d´esercizio di Mediaset S.p.a. Al 31 dicembre 2002, unitamente alle relazioni degli amministratori. I risultati dell´esercizio 2002 evidenziano un andamento positivo dell´attività sia sul lato dei ricavi sia su quello dei costi. Ricavi pubblicitari - Publitalia ha conseguito lo stesso livello di raccolta pubblicitaria registrato nel 2001 e nel 2000, anno record per la concessionaria. Un risultato decisamente superiore al trend generale del mercato pubblicitario che è diminuito del 3,5% rispetto al 2001 e del 6,5% rispetto al 2000. In particolare la raccolta pubblicitaria sulle reti Mediaset nei confronti dei clienti terzi ha raggiunto il livello record di 2.431,8 milioni di euro, con una crescita di 8,5 milioni di euro rispetto al 2001 (+0,4%). Costi operativi televisivi - I costi operativi televisivi registrano una diminuzione di 66,8 milioni di euro, pari al -10,1% (scendendo dai 658,4 milioni di euro del 2001 ai 591,6 milioni di euro del 2002). L´incidenza del Mol sui ricavi netti consolidati cresce pertanto al 58,4% rispetto al 56,7% dell´anno precedente. Costi televisivi complessivi - Anche il complesso dei costi televisivi, incluse le componenti legate al costo del lavoro e agli ammortamenti di diritti televisivi e di altre immobilizzazioni, al netto dei proventi generati dalla rivendita dei diritti televisivi, ha mostrato nell´esercizio un andamento eccellente: la crescita è stata praticamente azzerata, fermandosi allo 0,5% (nel 2001 l´incremento era stato del 6,4%). Utile netto - L´utile netto aumenta del 45,7% e raggiunge i 362,0 milioni di euro, (+113,6 milioni di euro rispetto al 2001). Il risultato netto è in crescita anche escludendo gli effetti della svalutazione della partecipazione in Kirch Media effettuata nel 2001 e nel 2002. Cash flow - Il flusso di cassa generato dalla gestione caratteristica è stato di 240,0 milioni di euro, significativamente superiore rispetto a quello dell´anno precedente (160 milioni di euro), anche grazie alla diminuzione degli investimenti in diritti pari a circa 127 milioni di euro rispetto al 2001. Ascolti televisivi - L´attento controllo dei costi televisivi non ha avuto alcun impatto sulla qualità del prodotto e, al contrario, ha coinciso con un ulteriore miglioramento degli ascolti. Nel corso dell´anno 2002 le reti Mediaset hanno superato i risultati d´ascolto record conseguiti nel 2001. In prima serata, Canale 5, Italia 1 e Retequattro hanno raggiunto una share costantemente superiore al 44% ottenendo il risultato più alto da quando esiste il sistema di rilevazione dell´Auditel. Gli ascolti risultano in crescita per il terzo anno consecutivo, con un incremento di un ulteriore punto di share rispetto al già elevato risultato del 2001. Canale 5 si conferma prima rete italiana in prime time con il 23,8% di share. Straordinaria la performance di Italia 1 che, per la prima volta nella storia dell´Auditel, diventa terza rete nazionale con una share del 12,2% in prima serata. Retequattro consolida con successo la funzione di presidio strategico sul pubblico anagraficamente più maturo, tradizionalmente orientato ai programmi Rai, sottraendo punti preziosi d´ascolto alla tv pubblica. Bilancio consolidato gruppo Mediaset ricavi - I ricavi netti consolidati ammontano a 2.316,1 milioni di euro, in linea con i 2.321,7 milioni di euro del 2001, al netto del consolidamento del gruppo Epsilon. Come già sottolineato, la raccolta pubblicitaria sulle reti Mediaset nei confronti dei clienti terzi ha raggiunto il livello record di 2.431,8 milioni di euro, con una crescita di 8,5 milioni di euro rispetto al 2001. Tale risultato è particolarmente apprezzabile perché ottenuto in controtendenza rispetto al trend del mercato pubblicitario complessivo caratterizzato, per il secondo anno consecutivo, da una generalizzata contrazione degli investimenti. Gli altri ricavi dell´attività televisiva sono stati pari a 132,5 milioni di euro rispetto ai 145,1 milioni di euro del 2001 con una differenza di 12,6 milioni di euro. Tale variazione è dovuta alla combinazione tra una minore raccolta pubblicitaria nei confronti di società appartenenti al Gruppo Fininvest e i maggiori ricavi generati dalla rivendita di diritti. I ricavi netti generati da attività multimediali (36,9 milioni di euro) sono sostanzialmente in linea rispetto a quelli registrati nel 2001 (37,0 milioni di euro). Quesri ricavi vanno attribuibiti alla distribuzione dei canali tematici, alla raccolta pubblicitaria legata a Internet, a Mediavideo (teletext delle tre reti televisive) e alla diffusione della rivista mensile "La macchina del tempo". I costi operativi - sono scesi da 1.030,6 milioni di euro a 962,5 milioni di euro, con un decremento di 68,1 milioni di euro (-6,6%). Tale variazione è principalmente dovuta alla forte riduzione, -66,8 milioni di euro, dei costi operativi televisivi che calano a 591,6 milioni di euro rispetto ai 658,4 milioni di euro del 2001 (-10,1% rispetto all´anno precedente). Grazie al contenimento dei costi operativi il Margine Operativo Lordo (Ebitda) è cresciuto del 2,5% e passa dai 1.320,5 milioni di euro del 2001 ai 1.353,6 milioni di euro. Il Risultato Operativo (Ebit) è stato di 558,5 milioni di euro rispetto ai 587,2 milioni di euro del 2001. La variazione del risultato operativo va posta in relazione all´andamento complessivo degli ammortamenti e delle svalutazioni che passano da 733,3 milioni di euro nel 2001 a 795,1 milioni di euro nel 2002. L´incremento di tale voce è principalmente imputabile ai maggiori ammortamenti in diritti televisivi e all´impatto derivante dagli investimenti in fiction seriali autoprodotte avviate dalla fine del 2000. E´ possibile prevedere che già a partire dal prossimo anno si assisterà a una progressiva normalizzazione del profilo di crescita degli ammortamenti in diritti televisivi dettata dalla riduzione degli investimenti già registrata nel 2002 e in linea con la politica di acquisto dei diritti secondo l´effettivo fabbisogno delle reti. L´incidenza percentuale del risultato operativo sui ricavi netti consolidati (Redditività Operativa) si è mantenuta elevata collocandosi al 24,1% (25,0% nel 2001). Tale performance colloca Mediaset nettamente al di sopra della media dei principali operatori televisivi europei che, nel 2002, hanno registrato diffuse e pesanti flessioni. Il Risultato Pre-imposte sale a 497,1 milioni di euro rispetto ai 418,1 milioni di euro conseguiti nell´esercizio 2001, in crescita del 19,0%. La variazione positiva riflette principalmente l´effetto economico straordinario connesso all´accantonamento stanziato nel 2001 sulla partecipazione del 2,28% in Kirch Media (171,9 milioni di euro). Il Risultato Netto evidenzia un incremento del 45,7% passando da 248,4 milioni di euro del 2001 a 362,0 milioni di euro. La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2002 (-170,8 milioni di euro) migliora rispetto ai -247,8 milioni di euro del 31 dicembre 2001 in virtù dei risparmi pari a 126 milioni di euro in diritti televisivi. Il Flusso Di Cassa generato dalla gestione caratteristica è stato pari a 240,0 milioni di euro, significativamente superiore rispetto a quello dell´anno precedente fermo a circa 160 milioni di euro. La capogruppo Mediaset S.p.a. Chiude l´esercizio 2002 con un utile netto di 258,6 milioni di euro, dopo aver effettuato ammortamenti e svalutazioni per 154,6 milioni di euro e accantonamenti per imposte di 143,4 milioni di euro. L´assemblea ha deliberato di distribuire ai Soci un dividendo di 0,21 euro per azione, come proposto dal Consiglio di Amministrazione, con messa in pagamento il giorno 22 maggio 2003 con stacco cedola il 19 maggio 2003 (cedola n. 7). L´assemblea ha inoltre nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, composto da 15 membri, che rimarrà in carica fino all´approvazione del bilancio esercizio 2005. I Consiglieri nominati sono: Giuliano Adreani, Franco Amigoni, Marina Berlusconi, Pier Silvio Berlusconi, Pasquale Cannatelli, Paolo Andrea Colombo, Enzo Concina, Fedele Confalonieri, Maurizio Costa, Mauro Crippa, Bruno Ermolli, Marco Giordani, Alfredo Messina, Gina Nieri, Roberto Ruozi,. Rispetto al Cda uscente composto da 18 membri, il nuovo Consiglio risulta snellito e al suo interno sono presenti quattro consiglieri indipendenti (Franco Amigoni, Paolo Andrea Colombo, Enzo Concina, Roberto Ruozi) che, sommati ai quattro consiglieri non esecutivi (Marina Berlusconi, Maurizio Costa, Bruno Ermolli, Alfredo Messina), costituiscono la maggioranza assoluta in Consiglio. I consiglieri esecutivi sono infatti sette (Giuliano Adreani, Pier Silvio Berlusconi, Pasquale Cannatelli, Fedele Confalonieri, Mauro Crippa, Marco Giordani, Gina Nieri). Tra i consiglieri indipendenti, da segnalare l´ingresso di un nuovo consigliere in Cda: Paolo Andrea Colombo, docente di "Contabilità e bilancio" dell´Università "Luigi Bocconi" di Milano. L´assemblea ha nominato Presidente il dott. Fedele Confalonieri. Piano stock option - L´assemblea, ritenuta l´opportunità di promuovere la realizzazione di un Piano di Stock Option, allo scopo di fidelizzare e corresponsabilizzare i partecipanti al Piano nella gestione del Gruppo e nella sua valorizzazione, ha deliberato: di approvare l´istituzione di un Piano di Stock Option sulle azioni proprie della Società, per la durata di tre anni, a far data dal 2003, destinato a dipendenti della Società, delle controllate e della controllante che saranno individuati a cura del Comitato Piani Azionariato tra dirigenti, giornalisti e direttori di unità organizzativa (o altre qualifiche aziendali), nonché, qualora ritenuto opportuno dal Consiglio di Amministrazione, l´attivazione di analoghe iniziative su azioni di società controllate o partecipate direttamente o indirettamente dalla Società stessa; di affidare al Comitato Piani Azionariato, nominato dall´assemblea, la gestione del Piano di Stock Option 2003/2005; al Comitato sono attribuiti i più ampi poteri per l´individuazione dei partecipanti, per l´individuazione degli obiettivi di performance, per l´attribuzione dei diritti di opzione e per la realizzazione del piano in tutti i suoi aspetti. I predetti Amministratori, costituiti in Comitato, definiranno un Regolamento per l´attuazione del Piano di Stock Option da sottoporre all´approvazione del Consiglio di Amministrazione." Acquisto e alienazione azioni proprie - Accogliendo le proposte formulate dal Consiglio di Amministrazione, l´Assemblea ha deliberato: di attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà di acquistare, anche mediante negoziazione di opzioni o strumenti finanziari anche derivati sul titolo Mediaset, fino ad un massimo di n. 30.000.000 (trentamilioni) di azioni ordinarie proprie del valore nominale di euro 0,52 cadauna (pari al 2,54% dell´attuale capitale sociale), in una o più volte, fino all´approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2003 e comunque per un periodo non superiore a 18 mesi dalla data della deliberazione assembleare. L´importo sopra indicato trova copertura nelle riserve disponibili risultanti dall´ultimo bilancio regolarmente approvato. Gli acquisti, da realizzare nella Borsa di quotazione, dovranno essere effettuati ad un prezzo non superiore del 20% e non inferiore del 20% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione. Detti parametri vengono ritenuti adeguati per individuare l´intervallo di valori entro il quale l´acquisto é di interesse per la società. Le operazioni di acquisto non saranno effettuate tramite offerta pubblica, ma verranno eseguite sul mercato con le modalità indicate dalla Borsa Italiana S.p.a. Ed in osservanza dell´art. 132 del D. Lgs. 58/98. Le azioni acquistate non verranno utilizzate per operazioni di riduzione del capitale sociale. Di conferire al Consiglio di Amministrazione l´autorizzazione a vendere le azioni acquistate e a porre in essere atti di trasferimento, ivi incluse permute. Le vendite saranno effettuate nella Borsa di quotazione e/o fuori Borsa, ad un prezzo non inferiore al 90% del prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione. L´autorizzazione di cui al presente punto è accordata senza limiti temporali. Di confermare al Consiglio di Amministrazione l´autorizzazione, ai sensi e per gli effetti dell´art. 2357 ter del Codice Civile, ad alienare le azioni proprie acquistate in base alla presente delibera o comunque già in portafoglio della società a dipendenti della società, delle controllate e della controllante a fronte dell´esercizio da parte degli stessi di opzioni per l´acquisto delle azioni stesse ad essi concesse, il tutto secondo le modalità approvate dall´Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2000 riguardanti l´istituzione di un Piano di Stock Option per il 2000/2002. L´autorizzazione di cui al presente punto è accordata senza limiti temporali. Di confermare al Consiglio di Amministrazione l´autorizzazione, ai sensi e per gli effetti dell´art. 2357 ter del Codice Civile, affinché possa alienare le azioni proprie acquistate in base alla presente delibera o comunque già in portafoglio della società a dipendenti della società, delle controllate e della controllante a fronte dell´esercizio da parte degli stessi di opzioni per l´acquisto delle azioni stesse ad essi concesse, il tutto secondo le modalità approvate dall´Assemblea degli Azionisti del 16 aprile 2003 riguardanti l´istituzione di un Piano di Stock Option per il 2003/2005. L´autorizzazione di cui al presente punto è accordata senza limiti temporali. |
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