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Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Aprile 2003 |
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LA TRASGRESSIONE HIP HOP ALLE ORIGINI DI FUBU
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La nuova moda inaugurata da Fubu nasce dal fertile humus della cultura Hip Hop, un fenomeno cui si ispira e con il quale condivide le radici. L´hip Hop è un genere specifico di movimento che esprime concetti seguendo tempi e cadenze ritmiche. Hip Hop è vestirsi con un abbigliamento che annulli la forma del corpo ed elimini la differenza tra uomo e donna: è uniformarsi a un modo di apparire, per poi distinguersi con abilità canore o per capacità di creare movimenti complessi ed acrobatici. L´hip Hop è anche uno stile di vita dei ragazzi di strada, un modo di vivere ed esprimersi di gruppi di giovani, in particolare dei ragazzi che vivono nei ghetti multietnici delle metropoli americane. Le radici da cui nasce l´Hip Hop si possono ritrovare nel mix di ritmi africani, danze sudamericane (Capoeira), movimenti asiatici del Thai chi o del Kung fu e infiniti ritmi tribali e multietnici che provengono dalle diverse etnie che sono confluite negli States nel secolo scorso. Ma soprattutto nel disagio dei ragazzi dei ghetti di New York, che trovarono naturale inventarsi qualcosa per tornare alla vita, trovare nuovi stimoli, crescere come individui. Questa cultura, che comprende il Writing (l´arte di scrivere il proprio nome) il Breaking (diffuso dai media col nome di Breakdance), il Rap e il Djing, è la perfetta fusione tra le principali forme artistiche dell´uomo: la pittura, il ballo, la musica, e l´espressione vocale. Nei primi anni ´70 i "Writers" dipingevano interi vagoni della metropolitana, scrivendo su di essa un pezzo della propria storia ed affidando ai treni il proprio messaggio. I "B-boy" crearono un ballo che li spingeva al limite delle loro possibilità fisiche, esprimendosi in modo completamente nuovo. I "Dj" cercavano suoni sempre più rari, mescolavano, modificavano, dando vita a un genere musicale che era la fusione di molti altri generi, con radici nel rock, nel soul, nel rithm&blues. Gli "Mc" rappavano su questi ritmi e talvolta improvvisavano con il cosiddetto "beat box" (ovvero un beat improvvisato a voce). Tutte queste espressioni trovarono inevitabilmente un punto d´incontro fondendosi in qualcosa di nuovo e di unico: l´Hip Hop. In particolare, i giovani che praticavano queste tecniche vennero denominati Street Dancers (ballerini da strada). Si esibivano all´interno di cerchi disegnati sull´asfalto, dove si sfidavano tra loro, cercando il consenso degli altri e quindi la vittoria sul compagno. Una sorta di combattimento senza contatto, che ha trasformato il confronto violento e negativo tra le bande giovanili dei ghetti in un atteggiamento di sfida positivo e creativo. Invece di ottenere il rispetto attraverso la violenza, se lo guadagnavano con la danza. Il combattimento si trasformò infatti in una sfida e la sfida divenne il cuore stesso della danza Hip Hop. E´ anche per questo che i passi sono così spettacolari o creativi. Lo stile infatti conta più di tutto. Per vincere devi essere divertente, aggressivo, cool. Gli stili che compongono la danza Hip Hop si differenziano per esplosività e velocità (popping), per isolamento e blocco del movimento articolare (locking), per capacità acrobatiche (breaking). Ma non è tutto. La danza Hip Hop è un modo di esprimersi secondo le proprie capacità psico-fisiche e motivazionali, è l´esteriorizzare la propria personalità e le proprie idee attraverso i movimenti del corpo più congeniali al proprio Io ed al proprio modo di relazionarsi all´esterno. 1 Wwd - Women´s Wear Daily, 18 dicembre 2002 |
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