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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Aprile 2003
 
   
  E-GOVERNMENT: ITALIA AL NONO POSTO NELLE CLASSIFICHE UE

 
   
  Roma, 28 aprile 2003 - L´italia conquista posizioni nelle classifiche sui servizi in rete a cittadini ed imprese. Sono infatti in netto miglioramento gli indici sullo stato di avanzamento dei processi di e-Government. Il nostro paese non solo sta risalendo nella graduatoria continentale ma, soprattutto, ha ottenuto riconoscimenti per la crescita e la qualità dei servizi in Rete. Rielaborando i diversi studi e report, redatti da vari osservatori internazionali, il Centro Studi del Ministro per l´Innovazione e le Tecnologie, ha ricavato un confortante quadro di questo impegnativo processo di ammodernamento del Paese e di digitalizzazione della Pubblica amministrazione, evoluzione che sarà al centro del prossimo Forum Pa di Roma. Commentando questi nuovi risultati, il ministro Lucio Stanca ha sottolineato che "emerge chiaramente come l´Italia si ponga sul valore medio dell´Unione Europea e questo significa che abbiamo avviato una interattività con i cittadini, passando dalla fornitura di sole informazioni all´erogazione di servizi in Rete come, ad esempio, scaricare i moduli dal Pc di casa, calcolare e pagare l´Ici, inviare le dichiarazioni fiscali, etc.. Con l´e-Government", ha proseguito, "oggi stiamo assistendo ad un processo storico che è molto simile al passaggio dallo stato feudale allo stato moderno: stiamo infatti andando verso lo ´Stato in Rete´. A livello internazionale si riconosce, quindi, che non solo stiamo strenuamente lavorando per rendere più efficiente lo Stato, la sua amministrazione, ma anche per migliorare notevolmente il rapporto fra Stato democratico e cittadini. Insomma, ha aggiunto il Ministro, "puntiamo ad ottenere un rapporto più semplice, più efficace, più veloce, contraddistinto da una accessibilità alla Pubblica Amministrazione indipendentemente dal luogo (non più code) e dal tempo (ossia "aperta" 24 ore al giorno per 7 giorni la settimana). Con grande trasparenza e con più partecipazione democratica alla vita delle istituzioni". Nella classifica sull´e-Government della Commissione Europea, nell´ottobre 2002 l´Italia ha conquistato 58 punti su 100, contro i 39 dello stesso mese dell´anno precedente, ponendosi al 9° posto (contro il 12° del 2001), davanti ad Austria, Olanda, Grecia, Germania e Belgio. A livello europeo, l´Italia è una delle nazioni in cui i servizi in Rete crescono di più, dopo Svezia, Danimarca e Belgio. Il trend di evoluzione di queste prestazioni informatizzate nel nostro paese è infatti salito del 18% (Regno Unito +12%, Francia e Spagna +14%, Germania +8%). Tra i servizi completamente on-line, la stessa Commissione Europea ha indicato per l´Italia la transattività della dichiarazione dei redditi e dei servizi di ricerca del lavoro. Tra i servizi "notevolmente migliorati" dal punto di vista della presenza on-line, inoltre, figurano la previdenza sociale per i dipendenti (che dal 20% del 2001 è salita al 100% del 2002); la dichiarazione Iva (dal 45 al 100%); le dichiarazioni doganali (dal 50% al 100%) e gli acquisti della Pubblica amministrazione (dal 25 al 78%). Uno degli obiettivi di eEurope è di garantire l´accesso ad Internet a tutte le scuole dell´Ue. La maggior parte dei paesi membri dell´Ue, ha una percentuale superiore all´80%; l´Italia si pone all´88%. Inoltre, i computer utilizzati dagli allievi nelle scuole europee sono piuttosto recenti: poco più del 50% delle apparecchiature installate ha meno di 3 anni. L´italia, insieme a Lussemburgo e Portogallo, presenta risultati nettamente migliori, attorno al 60%. Altro parametro positivo per il nostro paese riguarda l´attenzione al "cliente", ossia al cittadino o all´impresa, nella fornitura di servizi in Rete. Gli osservatori a tale proposito annotano che in particolare nel 2003 l´Italia ha migliorato drasticamente la sua situazione. In altre parole sul giudizio positivo dell´Italia ha pesato la componente Customer Relationship Management. Inoltre è stato rilevato che il livello di maturità del servizio è al 3° stadio, ossia cominciano ad evidenziarsi capacità transattive complesse, inizia la cooperazione tra agenzie governative insieme ad una migliore attenzione al cliente. La posizione dell´Italia è condivisa anche dal Giappone, dalla Norvegia e dai Paesi Bassi. Non solo, ma il livello di maturità è passato dal 13% del 2001, al 21% del 2002, al 34,4% del 2003. Le fonti di analisi internazionale in particolare hanno valutato positivamente : l´aumento del numero dei servizi offerti in Rete, specialmente il pagamento delle tasse, e la maturità di alcuni servizi, quali quelli postali e l´acquisto di beni per la Pubblica amministrazione; l´iniziativa del Ministro per l´Istruzione di portare tutti gli insegnanti on-line e di offrire loro servizi specifici; la stesura dei dieci obiettivi di legislatura del Ministro per l´Innovazione e le Tecnologie; l´evoluzione del Portale Nazionale per il Cittadino www.Italia.gov.it focalizzato sul cittadino, semplice da navigare con oltre un milione di accessi dal 2 giugno scorso; più di 1.500 servizi pubblici collegati; oltre 600 moduli da scaricare e pronti per essere compilati; 128 guide; più di 15 mila chiamate al Contact Center; quasi 3 mila questi soddisfatti da "l´esperto risponde"; ogni giorno più di 100 email alla rubrica "Scrivici"; l´evidenziazione delle 5 azioni per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione; il cofinanziamento di ben 138 progetti con gli Enti locali da parte del Ministro per la Innovazione e le Tecnologie l´annunciata distribuzione di 30 milioni di Carte d´Identità Elettroniche e di Carte Nazionali dei Servizi entro il 2005. Proprio sull´innovativo tema delle applicazioni del Governo elettronico si confronteranno le delegazioni di quasi 40 Paesi in occasione della Conferenza Europea sull´e-Government, promossa dal ministro Lucio Stanca per il 7 ed 8 luglio a Villa Erba di Cernobbio-como in concomitanza con il Semestre italiano di presidenza Ue. Vi parteciperanno i ministri non solo dei 15 Paesi Ue e dei 10 che entreranno a far parte dal prossimo anno, ma anche quelli di diversi altri Stati (Russia, Canada, Cina, etc) e di vari Paesi in via di Sviluppo con i quali l´Italia ha in atto specifici accordi di collaborazione ed assistenza.  
   
 

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