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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Aprile 2003
 
   
  ULTERIORE CALO DEGLI ORDINI PER LE MACCHINE PER IL LEGNO, UNA NUOVA CONFERMA DEL DIFFICILE PERIODO ECONOMICO INTERNAZIONALE

 
   
  Assago, 28 aprile 2003 - La difficile situazione economica internazionale trova ulteriore conferma nel significativo calo degli ordini (-11,1 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) che ha interessato le macchine e le tecnologie italiane per la lavorazione del legno nel primo trimestre di quest´anno. Un dato che ancora una volta non manca di preoccupare un settore che pareva destinato a vivere i primi segni di una piccola ripresa. Ma si è purtroppo trattato di un fuoco di paglia e la sensazione che nel semestre precedente il mercato italiano potesse dare crescenti soddisfazioni non si è trasformata in certezza. Anzi, i primi tre mesi del 2003 mostrano un calo decisamente "pesante" degli ordini nazionali, che hanno fatto registrare un meno 25,5 per cento, mentre - a conti fatti - l´estero non ha punito eccessivamente gli imprenditori italiani, dal momento che il calo degli ordini stranieri si è attestato a quota 2,5 per cento. Sul versante dei prezzi i dati rilevati dall´ufficio studi di Acimall, l´associazione italiana delle imprese di settore, denotano un aumento medio dello 0,6 per cento, mentre rispetto al trimestre precedente il "carnet ordini" è in ulteriore contrazione e si attesta attorno a 2,2 mesi. Veniamo all´indagine qualitativa, dalla quale emerge il 35 per cento delle imprese intervistate che (un campione statistico che rappresenta l´intero settore) indicano un andamento della produzione stazionario per il primo trimestre di quest´anno. Per il 9 per cento è in crescita, ma per ben il 56 per cento si deve parlare di diminuzione. Le giacenze risultano stabili nel 50 per cento dei casi, in diminuzione nel 28 per cento e in aumento nel restante 22 per cento. L´occupazione è definita "stazionaria" dal 75 per cento del campione e in diminuzione per la restante quota del campione. Nessuno degli intervistati fa cenno a un aumento del numero degli addetti. L´indagine previsionale, come spesso accade, è il risultato di due situazioni sicuramente diverse tra loro. I mercati esteri - che, non dimentichiamolo, contribuiscono in misura determinante al raggiungimento del fatturato complessivo dell´industria italiana, di poco inferiore ai 2 miliardi di euro all´anno - secondo il 28 per cento degli intervistati saranno in crescita, per il 47 per cento rimarranno sostanzialmente stabili, mentre per il 25 per cento del campione faranno registrare un ulteriore calo (saldo positivo +3). Per il mercato italiano le indicazioni a breve termine non denotano, purtroppo, grandi cambiamenti: per il 66 per cento degli intervistati la situazione resterà invariata, per il 10 per cento ci sarà un miglioramento, per il 22 per cento sarà inevitabile un ulteriore peggioramento (saldo negativo -10). "Questi dati così negativi assumono sicuramente una valenza diversa - ha commentato Luciano Costa, presidente di Acimall - se si analizzano con attenzione alcuni fattori. A partire dalla flessione del mercato italiano, che giunge dopo un periodo di crescita nel 2002 al quale non è sicuramente estranea la Legge Tremonti. L´esaurirsi delle agevolazioni fiscali previste da questo provvedimento hanno contribuito ad accentuare un calo fisiologico che, sui mercati internazionali, si era peraltro già ampiamente manifestato. Abbiamo presentato al viceministro Urso, durante un recente incontro, la proposta di prolungarla a tutto il 2003, in modo da contenere gli effetti di questa congiuntura negativa che si sta dimostrando pesante anche per l´occupazione. Senza tralasciare che anche per il nostro settore, come del resto per tutta l´economia mondiale, ha pesato l´attesa per gli eventi bellici in Iraq, conflitto che ci auguriamo sia in fase di completa risoluzione. E mi sento di aggiungere che probabilmente tutto il 2003 sarà caratterizzato da un clima di incertezza e sarà quindi ancora più importante l´appoggio che Acimall potrà dare alle aziende associate in termini di promozione alle esportazioni. A questo proposito mi sembra importante sottolineare che proprio nei giorni scorsi abbiamo varato con Ice un programma promozionale che riteniamo essere in linea con le attese di un settore a forte vocazione internazionale come il nostro e che fornisce un notevole contributo al positivo andamento della bilancia commerciale del Paese". Www.acimall.com    
   
 

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