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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Aprile 2003
 
   
  AD EUROCARNE IL BILANCIO SULLA BSE TRE ANNI DOPO IN FIERA A VERONA DAL 22 AL 25 MAGGIO

 
   
  Verona, 29 aprile 2003 - Nel mondo, dopo le forti preoccupazioni degli anni scorsi, ci si sta avviando verso un graduale ma costante declino del cosiddetto morbo di "mucca pazza". Nel 2002, in Italia si sono registrati solo 36 capi bovini positivi. L´ultima edizione di Eurocarne, l´importante Salone internazionale delle tecnologie per la lavorazione, conservazione e distribuzione delle carni, si era tenuta nel 2000 quando il mondo era ancora scosso dalle preoccupanti notizie riguardo alla Bse, il morbo diventato tristemente noto con il nome di "mucca pazza". A distanza di tre anni, dal 22 al 25 maggio, Eurocarne torna a Verona in un´atmosfera decisamente più serena rispetto all´ultima edizione. Oggi, infatti, fortunatamente, la Bse (dall´inglese Bovine spongiform encephalopathy) ha assunto connotati più tranquillizzanti e la situazione appare verso la via della risoluzione. La situazione italiana ed europea in generale, infatti, non ha assunto quelle sembianze tragiche che molti temevano e ci si sta avviando verso un graduale ma costante declino, almeno nella maggior parte dei Paesi europei. In Italia il 2001 aveva portato alla luce 50 casi di Bse mentre il 2002 si è fermato a 36 casi compresi due bovini nati in Danimarca e Germania. La situazione epidemiologica dei vari Paesi viene tenuta costantemente sotto controllo e i dati vengono aggiornati periodicamente su numerosi siti internazionali, tra cui, il più importante è quello dell´Organizzazione mondiale della salute animale www.Oie.int mentre per l´Italia il sito da consultare è www.Sanita.it/bse. Nel nostro Paese, dai primi due casi di Bse nel 1994 all´aprile 2003, sono stati riscontrati 92 focolai (nei primi 4 mesi di quest´anno sono solo 3 i casi rilevati dalle analisi). L´italia è stato tra i Paesi europei sicuramente più attivi nell´attuazione delle forme di prevenzione e difesa contro la Bse. Basti pensare che, secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute, nel nostro Paese dall´inizio di quest´anno sono stati effettuati 186.856 test anti prione. E finora in Italia sono state fatte 1.400.589 analisi per verificare la presenza del cosiddetto morbo di "mucca pazza". Ma soprattutto, contro i rischi legati alla Bse, si sono attivate le imprese zootecniche italiane, sia quelle attive sul versante della produzione sia quelle di trasformazione e distribuzione. Già ad Eurocarne 2000 era stato possibile verificare l´alto livello di professionalità dell´industria della carne del nostro Paese. L´edizione di quest´anno sarà un ulteriore importante opportunità per valutare il livello raggiunto dalle imprese del settore sia in termini di sicurezza alimentare sia di tracciabilità dei processi di produzione. Ricordiamo che l´ultima edizione di Eurocarne, nonostante la particolare situazione di mercato dettata dall´emergenza "mucca pazza", ha fatto registrare la presenza, grazie anche alla contemporaneità con Intershop e Criotech Expo, di 573 espositori (di cui 151 esteri) su 63.000 mq espositivi complessivi e di 45.000 visitatori professionali (provenienti da ben 77 Paesi). Nel susseguirsi delle edizioni Eurocarne si è confermato l´appuntamento più importante a livello internazionale nel settore delle tecnologie applicate alla lavorazione, conservazione e distribuzione delle carni. Un settore dove l´Italia rappresenta uno dei Paesi leader a livello mondiale con un fatturato di oltre 180 milioni di euro (di cui il 67% frutto delle esportazioni) solo per quanto concerne le macchine per la lavorazione delle carni. Più complessivamente il comparto delle carni riveste un ruolo assolutamente fondamentale nell´economia italiana. Basti pensare che la filiera della carne bovina nel nostro Paese, in termini strutturali coinvolge circa 200.000 imprese e dà occupazione a oltre 300.000 addetti per un fatturato complessivo nel 2001 di circa 5.200 milioni di euro. Ma se si analizza tutta l´industria delle carni in Italia si arriva ad un fatturato di oltre 18.000 milioni di euro (che rappresentano il 20% del fatturato dell´industria alimentare italiana). Senza dimenticare che la carne, nonostante le varie crisi legate alle emergenze sanitarie zootecniche, ha rappresentato nel 2001 il 21,5% della spesa alimentare degli italiani. Attualmente il consumo pro capite di carne in Italia è attestato sui 91,1 kg, leggermente più basso alla media dell´Unione Europea di 96,7 kg. Anche per quest´ultime ragioni ad Eurocarne grande risalto viene dato anche nell´edizione 2003 al settore della distribuzione delle carni che oggi, più che nel passato, rappresenta un vero e proprio strumento di marketing per il successo di questo settore. Eurocarne, quindi, come già nella scorsa edizione, rappresenterà quanto di più avanzato oggi viene realizzato nel mercato delle carni, grazie alla presenza, tra i suoi espositori, di aziende altamente qualificate e leader nei propri settori di riferimento, a testimonianza di un momento estremamente specializzato e unico nel panorama fieristico internazionale. Sempre ricca di approfondimenti e stimoli di aggiornamento anche la parte convegnistica di questa 22a edizione di Eurocarne che vede gli interventi dei più importanti esperti del settore sia per quanto riguarda le problematiche legate al mondo della produzione sia quelle relative alle nuove esigenze dei consumatori. Il primo di questi appuntamenti, in programma per giovedì 22 maggio e promosso da Ass.i.ca, avrà per argomento "La classificazione delle carcasse suine: stato dell´applicazione in Europa e possibili sviluppi in Italia". Il 23 maggio invece si discuterà delle nuove opportunità offerte dal mercato cinese, nell´ambito del convegno "Cina: le prospettive di un mercato in evoluzione": un progetto comunitario Asia-invest questo, finalizzato a monitorare l´industria cinese della lavorazione carni, e realizzato grazie alla promozione e la partecipazione di Assofoodtec/comaca. "Regolamento 1774/2002: da rifiuti a sottoprodotti di origine animale" : questo infine il titolo in agenda per il 23 maggio, durante il quale si farà il punto sulle recenti norme sanitarie comunitarie nell´ambito della gestione dei sottoprodotti di origine animale: convegno promosso ed organizzato con la collaborazione dell´Università di Parma. Infolink:www.fieremostre.it/eurocarne www.Veronafiere.it  
   
 

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