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Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Maggio 2003
 
   
  IL TENDONE DI ZELIG DAL 23 AL 25 MAGGIO SI TRASFORMA NEL PALABCC PER FARE FESTA E RAGIONARE DEL FUTURO DELLA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE

 
   
  Il tendone è quello reso famoso per aver ospitato la fortunata trasmissione televisiva di quest´anno di Zelig: di pianta circolare, dal diametro di 42 metri, in grado di ospitare 2.000 persone. Il luogo in cui verrà montato il Palabcc è il campo sportivo di Busto Garolfo. Le date della grande festa sono da venerdì 23 a domenica 25 maggio. Il programma: ven 23 maggio, ore 21, Facciamo Zelig. La Sconsolata, 20 euro, posto unico; sab 24 maggio, ore 14,30, Piccolandia, la festa dei bambini, ingresso gratuito; sab 24 maggio, ore 21, Facciamo Zelig con Raul Cremona, Claudio Batta e Gianluca Belardi, presenta Pierluigi Oddi, 20 euro, posto unico; dom 25 maggio, ore 9, assemblea dei soci; dom 25 maggio, ore 21, la Compagnia teatrale Felice Musazzi in: "Va là batèl...", 10 euro, posto unico Le prevendite per gli spettacoli di Zelig, a partire da martedì 6 maggio, sono: Busto Garolfo: Bcc - Auditorium don Besana - via Manzoni 50. Legnano: Melody Maker - corso Magenta 40. Buguggiate: Bcc - sede - via Cavour 71. La prevendita di "Va là batèl..." viene offerta in via prioritaria ai soci della Bcc. La festa al Palabcc è la prima uscita ufficiale del neonato Progetto soci, fortemente voluto dai nuovi amministratori della Bcc e che ha scelto il mese di maggio per presentarsi e lanciarsi sul territorio. Settimana prossima, infatti, tutti i 2mila soci riceveranno la prima copia del "risorto" bimestrale della banca: La Voce. E, oltre al giornale, il Progetto soci ha attivato una serie di vantaggi legati a interventi vari, che spaziano dai viaggi agli incontri, dalle convenzione con negozi e servizi del Varesotto e dell´Altomilanese ai soggiorni in luoghi di vacanza, dall´istituzione di borse di studio per i figli dei soci a tutta una serie di iniziative per ora ancora in fase di studio. I commenti Silvano Caglio, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Poco più di quattro mesi sono passati da quando sono stato eletto alla carica di presidente e in questo periodo ho avuto modo, assieme al consiglio e al comitato di direzione, di mettere a punto e approvare una serie di progetti su cui puntiamo per far raggiungere alla nostra Bcc quei traguardi che le spettano. Primo su tutti: diventare la banca di riferimento per l´Alto Milanese e il Varesotto. La nuova rotta che abbiamo tracciato si basa sulla rinnovata attenzione alla figura del socio e su una più capillare e puntuale presenza nel territorio. Inoltre, ai dipendenti abbiamo richiesto una maggiore attenzione nei confronti del cliente. Un´attenzione fatta di professionalità, di capacità di instaurare un rapporto realmente "differente", di disponibilità a cogliere le esigenze per dare rapide risposte personalizzate. Sfide importanti, che sappiamo di poter centrare. E lo vogliamo dimostrare già con la festa di maggio. Alberto Morandi, presidente "Progetto soci" Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Per la nostra Bcc i soldi non sono un fine ma un mezzo per migliorare le condizioni economiche e morali dei soci. Essere soci non vuol dire solo beneficiare di una serie di vantaggi tangibili, ma significa poter attingere al patrimonio umano e sociale che caratterizza la nostra banca nel campo sociale, professionale e collettivo. In questo ambito si inserisce il rinnovato Progetto soci, che diventa un punto di aggregazione e si fa promotore e sostenitore di un preciso disegno sociale. Così i contatti, i momenti di socializzazione rappresentano delle occasioni di valorizzazione personale, in quanto il socio è oggetto di attenzioni speciali. Il nostro progetto, perciò, ha cercato di individuare iniziative socio-culturali che, oltre a creare coesione e condivisione tra i soci, cercano di stimolare l´interesse e il consenso della gente. Due parole su Zelig Con la chiusura del Derby, il mitico locale fondato nel 1959 dal talent scout bolognese Giovanni Bongiovanni, nella metà degli anni Ottanta a Milano il bisogno di cabaret, di un luogo di ritrovo in cui esprimersi, è prepotente. Così, "succhiando il latte dal Derby", come ammettono Gino & Michele (fondatori insieme a Giancarlo Bozzo dello Zelig), in viale Monza, un angolo della vecchia Milano lambito dalle acque fumose della Martesana, nel 1986 viene allestito quel palcoscenico che, oggi, è il locale di cabaret più famoso d´Italia. A contribuire al successo di Zelig ci ha pensato la televisione, che ha trasformato il marchio meneghino in uno spettacolo mediatico che è già diventato culto: ogni volta che va in onda, Zelig parte con il 10 per cento di share e cresce sino al 25. Venerdì 23 maggio. Facciamo Zelig: la Sconsolata Sconsolata, la calabrese immigata a Torino che è diventata la vera e propria rivelazione di quest´ultima stagione di Zelig, è Anna Maria Barbera. A Zelig era approdata già parecchi anni fa, quando il suo personaggio non era ancora ben definito: inizialmente non aveva sortito grande successo ma, dopo averlo accantonato, Anna Maria è tornata a riproporlo ottenendo ben altri consensi. E´ stata lei a definire il suo personaggio, Sconsolata, come "una donna che vuole esistere, che non ha alcuna proprietà di linguaggio, né capacità dialettica, ma allo stesso tempo è una persona ricca di pensieri, di buoni sentimenti". Dal personaggio è nato anche un libro, "Sono stata spiegata?", che ricalca le battute più famose di Sconsolata. Sabato 24 maggio. Facciamo Zelig: in quattro sotto il tendone Raul Cremona può essere considerato uno degli "esperti" nel panorama del cabaret italiano: comico, prestigiatore, illusionista e cabarettista, ha cominciato la sua carriera negli ambienti tipici della magia, quelli degli spettacoli per bambini e delle rassegne a tema, ma si è poi affermato nei luoghi sacri del cabaret milanese. Tra i suoi personaggi più noti e riconosciuti vanno ricordati il Mago Oronzo e Manipolini. Numerose sono le sue partecipazioni alla trasmissione televisiva "Mai dire gol" dove è riuscito a raggiungere un pubblico più vasto e a farsi conoscere soprattutto con il personaggio del Mago Oronzo. Claudio Batta, al secolo Claudio Battagello, è un milanese con radici toscane nato artisticamente con la radio: dal 1991, e poi per quattro anni, ha condotto il programma notturno d´intrattenimento Crazy Club sulle frequenze di Rtl 102, realizzando anche interviste poco convenzionali per la strada. Nel 1996 passa al network radiofonico Radio 105, dove, fino al ´98, presterà la voce ai vari personaggi comici che intervengono durante il programma "I due del tredicesimo". Per la televisione ha interpretato vari spot pubblicitari (Heineken, Saiwa, Peugeot). Il suo personaggio è "Capocenere": un calabrese "in similpelle" che risolve parole crociate assolutamente personali. Gianluca Belardi ha debuttato in televisione nella trasmissione "Facciamo Cabaret" condotta da Simona Ventura e, nella stessa trasmissione, ha interpretato uno dei tre Take That che facevano la parodia di Full Mounty. Più volte tra i protagonisti di Zelig, ha cercato sin dagli esordi di conciliare un buon testo cabarettistico, con delle canzoni musicalmente interessanti, scritte, suonate e cantate da lui. Belardi è stato anche vincitore del David di Donatello come migliore attore non protagonista nel film "Pensavo fosse amore invece era un calesse" di Massimo Troisi. Pierluigi Oddi è un intrattenitore completo, in grado di esibirsi come presentatore, imitatore, cabarettista, attore ed autore. Le sue prime apparizioni televisive risalgono addirittura al 1986, nel "Drive in" di Italia Uno, ed è uno degli ultimi artisti ad essere saliti sul carrozzone di Zelig. Domenica 25 maggio. Compagnia dialettale legnanese "Felice Musazzi": Va là batèl Felice di essere... Musazzi. Il più bel complimento Antonio Provasio alias la Teresa, legnarellese doc classe 1962, l´ha ricevuto lo scorso anno a mezzo stampa, quando, sulle colonne de Il Corriere della Sera, la vedova del grande Felice, Mariuccia Musazzi, dichiarò: "mi sembra di rivedere mio marito". E pensare che il sacro fuoco per l´arte fu alimentato in Provasio proprio dal creatore della Teresa, nel lontano 1979. Provasio, allora 17enne, rappresentava al cine teatro Angelicum di Legnarello Papissimo, un testo scritto da lui. Il tempo di tornare dietro le quinte dopo il primo tempo e in camerino si presentò proprio lui, Felice Musazzi, per esprimergli apprezzamento e per proporgli di lavorare. Ma la Patria chiamava e Provasio potè aggregarsi alla compagnia solo due anni più tardi, smaltita la naja. Vi rimase sino al 1989, quando Musazzi scomparve. Poi, nel 1997, quando don Norberto, parroco di Legnanello, gli richiese uno spettacolo, provasio mise in piedi i Baloss, nelle vesti ciabattanti della sciura Maria. E lo spettacolo fu clonato per trenta date. Forse era davvero il caso di insistere. Come quasi vent´anni prima fu una presenza nel pubblico a dare una mano, quella della figlia di Musazzi, Sandra. Antonio e Sandra, infatti, concordarono di poter utilizzare i testi scritti dal padre (l´intesa si è tradotta recentemente in un contratto decennale) e da quell´intesa la compagnia spiccò il volo, sino a registrare una serie di tutti esauriti che dura tuttora, persino sulla piazza milanese (alla fine di questa stagione si parla di 100mila spettatori in 100 spettacoli circa) e la ribalta televisiva con il Teregiornale (Rete 55 l´anno scorso, Telelombardia quest´anno). Nell´avventura della Compagnia dialettale legnanese "Felice Musazzi" si sono imbarcati, oltre ad Antonio Provasio e Sandra Musazzi (i due si occupano anche della regia), Enrico Dalceri, sul palco nelle vesti della Mabilia e curatore di scenografia e baletti, Luigi Campisi, memoria storica della compagnia, che interpreta Giovanni Colombo, e Alberto Destrieri a dar vita alla Pinetta. In totale la compagnia è composta da 40 persone.  
   
 

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