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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Maggio 2003
 
   
  SEMINARIO ARUP E UNA CASA PER IL FUTURO DELL´AFRICA COSTRUIRE LA SOSTENIBILITÀ IL CONTRIBUTO DELL´ARCHITETTURA ALLA SOSTENIBILITÀ DELLO SVILUPPO: EDIFICI SOSTENIBILI PER IL MONDO IN VIA DI SVILUPPO

 
   
  Bergamo, 6 maggio 2003 - E´ possibile "costruire la sostenibilità" partendo dai paesi in via di sviluppo? Il Centro di Architettura Sostenibile e Ambientale (C.a.s.a.) di Servitec ha promosso, in collaborazione con la Scuola Edile di Bergamo, una ricerca sul potenziale contributo dell´architettura alla sostenibilità dello sviluppo, dal titolo "una casa per il futuro dell´Africa". L´arch. Gian Carlo Magnoli, responsabile del Centro, ha vasta esperienza nel campo delle costruzioni sostenibili in paesi in via di sviluppo. Ha lavorato per le Nazioni Unite in America Latina e nei Caraibi, ed in qualità di co-direttore del Kinetic Design Group del M.i.t. Ha vinto nel 2001 un premio di progettazione internazionale per la realizzazione di un villaggio sostenibile in Egitto, vicino al Cairo. (descrizione in inglese ai siti) http://lfee.Mit.edu/calendar/item?scope=public&calendar_id=50  http://architecture.Mit.edu/~carlo/medinaindex.htm  L´esperienza precedente servirà da base per la ricerca futura: il villaggio egiziano venne infatti progettato nel rispetto della realtà locale, utilizzando le innovazioni tecnologiche compatibili con l´ambito geografico per supportare la pianificazione della crescita sostenibile del centro abitato, considerando la posizione del sole, la facilità costruttiva, i materiali locali, le tecnologie locali e la necessità di realizzare manufatti le cui costruzione e manutenzione siano culturalmente, economicamente e tecnicamente compatibili al contesto: ciò che viene definito: "alta scienza a bassa tecnologia". Come e´ noto il Centro dedicherà i prossimi tre anni alla realizzazione di prototipi di "casa del futuro", da costruirsi a Seriate presso la Scuola Edile Di Bergamo, beneficiando così di esperienza e tradizioni locali. Verranno abbinate tradizione e innovazione, nel tentativo di ottimizzare il contesto esistente. La ricerca viene dunque intesa come strumento per aggiornare i processi produttivi contemporanei e migliorarne le tecnologie, valorizzando l´esperienza dei costruttori. Più che mutuare un modello da altre realtà, si intende "costruire un metodo" che porti alla realizzazione dei prototipi considerando e valorizzando le tecniche, l´economia, il clima, la cultura e i materiali del contesto locale, per aggiornare il processo attuale e renderlo più competitivo anche nel mercato globale. I prototipi ambiscono a ridurre l´impronta ecologica delle costruzioni: l´obiettivo è ridurre la dimensione dell´area da cui vengono fatte arrivare le materie prime e i componenti per l´edilizia. Cosi facendo viene incentivata l´economia locale e vengono ridotti costi, traffico e inquinamento. In questo modo l´innovazione, necessaria e inevitabile, può essere gestita in maniera graduale e progressiva, senza generare possibili quanto inutili "rotture" nel contesto produttivo. I primi due prototipi saranno molto diversi: Prototipo per paesi sviluppati "high science + high tech": servirà a studiare il contributo dell´automazione all´edilizia sostenibile e si occuperà di sistemi passivi, domotica, prefabbricazione su domanda con mass customization, applicazioni internet; ed Prototipo per paesi in via di sviluppo "hig science + low tech": servirà a studiare il contributo della prefabbricazione alle costruzioni sostenibili usando materiali poveri, come fibre vegetali e argilla, studiando elementi costruttivi comunque compatibili con le esigenze del mercato locale. Il prototipo di casa "per il futuro dell´Africa" verrà studiato secondo le esigenze del peculiare contesto dell´Africa centrale, con la collaborazione e grazie ai contatti della Scuola Edile di Bergamo con le missioni bergamasche. Dati 2002 delle Nazioni Unite dimostrano che le recenti ininterrotte urbanizzazioni stanno danneggiando l´ambiente naturale e la qualità della stessa vita umana. Il paradosso è evidente: gli esseri umani "costruiscono" un ambiente urbano che "consuma" l´ambiente naturale, da cui l´uomo dipende. Nella storia dell´uomo la relazione tra "Ambiente Costruito" e "Ambiente Naturale" è invece sempre stata di muto interesse: il "costruito" può essere uno strumento per arricchire il territorio, ed e´ in questa direzione che si orienta il lavoro di C.a.s.a. Il Centro Architettura Sostenibile Ambientale (C.a.s.a.) di Servitec è frutto di una collaborazione di associazioni ed enti bergamaschi (tra cui Aceb, Scuola Edile di Bergamo di Seriate, Camera di Commercio di Bergamo, Università di Bergamo) con laboratori di ricerca di Boston (Mit- Usa), Porto (Portogallo) ed Helsinky (Finlandia). Il Centro C.a.s.a. Ha organizzato un ciclo di seminari per presentare l´iniziativa, nell´intento di condividere la propria missione con tutti gli operatori del settore e per sviluppare collaborazioni improntate alla pubblica utilità. Obiettivo di questo ciclo di eventi chiamato "Costruire la Sostenibilità" è offrire al Centro C.a.s.a., ed a chiunque operi nel settore dell´ambiente costruito, la possibilità di "sedere sulle spalle dei giganti", ovvero organizzare il lavoro partendo dai risultati concreti degli ultimi anni di ricerca operativa in Europa ed in U.s.a. Vogliamo conoscere e diffondere le conclusioni tratte recentemente da rinomati operatori nel settore delle costruzioni, come Thirdwave, Mit Medialab e Ove Arup & Partners, per poter innovare in maniera convincente nel contesto bergamasco, europeo e globale. Infolink: http://www.servitec.it/casa/   seminari : http://www.Servitec.it/casa/seminari.html    
   
 

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