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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Maggio 2003
 
   
  DIRITTO D´AUTORE PARTE LA "CONTRO-CAMPAGNA" ASMI

 
   
  Milano, 6 maggio 2003 - Parte oggi, pianificata sui principali quotidiani italiani, la campagna di sensibilizzazione dell´Asmi (Associazione Sistemi e Supporti Multimediali Italiana) contro il decreto legislativo n. 68 sul diritto d´autore. Prodotta dall´agenzia H-uge con l´apporto creativo di Orione Lambri (copy) e Fabio Balcon (art director) sotto la direzione di Alan d´Incà e coordinata dall´agenzia di relazioni pubbliche Pr Help Comunicazione d´Impresa, la campagna ha l´obiettivo di denunciare l´iniquità dei compensi previsti dalla nuova legge e gli effetti che questi avranno sui prezzi di vendita dei supporti vergini ai consumatori. "Dal 29 aprile 2003 a causa di questa direttiva sono infatti aumentati" incalza Alessandro Tronconi Presidente di Asmi - "i prezzi al consumo di tutti i prodotti vergini di registrazione oltre agli apparecchi audio e videoregistratori senza che siano resi chiari né ai consumatori né ai produttori i calcoli e i parametri presi in considerazione per arrivare a questi risultati. "A titolo di esempio, un Cd-r dati da 650 megabyte, che fino allo scorso mese costava mediamente 0,56 euro, oggi costa circa 0,95 euro (+170%), e la misura del compenso passa da 0,0104 euro a 0,23 euro (+2300%)". Scheda della Campagna La verginità è un peccato. Per opporsi a una legge ingiusta non è necessario cadere nelle trappole dei classici stereotipi della contestazione, si può al contrario comunicare contenuti pesanti in tono leggero. Su questa fondamentale ovvietà si fonda la strategia creativa conseguentemente sono stati utilizzati un codice linguistico e una linea estetica semplici e ironici. I ricordi non si possono tassare, la verginità è diventata un peccato, la libertà di utilizzare a scopo privato e professionale ogni strumento che la tecnologia mette a disposizione delle persone non può essere limitata. Tutti i consumatori di prodotti culturali e tecnologici, i giovani, gli utenti professionali, l´opinione pubblica, da sensibilizzare riguardo l´approccio illiberale del provvedimento legislativo. I target istituzionali con l´obiettivo di una celere revisione e ridefinizione delle misure dei compensi come auspicato dalle commissioni parlamentari che hanno commentato e rivisto il testo presentato dal Consiglio dei Ministri. L´obiettivo della campagna è di posizionare Asmi dalla parte del consumatore/utente sia nella denuncia una legge che lo penalizza, che nel codice comunicativo con cui si esprime. Per sostenere questa scelta è stato individuato un visual che rappresenta una parte significativa del target di riferimento e un linguaggio semplice e ironico. Il testimonial è una ragazza icona di purezza semplice e vitale. La head (La verginità è un peccato) "litiga" con quell´immagine e conferisce un pizzico di malizia che la rende ancor più viva, fornisce inoltre la prima indicazione di merito. La body copy fornisce le informazioni che, denudando l´ironia, svelano i contenuti della campagna. Il pay-off (I ricordi non si possono tassare) chiude il circolo comunicativo e realizza il concept. Il logo Memory Tax Paid riassume i contenuti della campagna e si presta a molteplici livelli di lettura, memoria come ricordi, ma anche come capacità di registrazione dei dati e anche come valore sociale condiviso che non si può tassare per definizione. Un linguaggio chiaro ed asciutto è utile allo sviluppo della narrazione, in cui la semplicità e l´ironia sono le chiavi interpretative per comunicare in modo efficace i contenuti della campagna. L´ironia della head, in particolare, è stata studiata come figura retorica classica, cioè rappresentando il concept valoriale della campagna nel suo contrario letterale. Evitare ogni riferimento al repertorio stilistico della contestazione è stato l´imperativo di partenza. L´esito estetico della campagna è una proposta essenziale, senza ridondanze, con qualche concessione (ironica) al fashion.  
   
 

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