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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Gennaio 2007 |
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IL BILANCIO PIEMONTESE DELL´ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA DEL 2006, INTERVISTA ALL´ASSESSORE BRUNA SIBILLE
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Torino, 8 gennaio 2007 - Il 2006 è stato il primo anno completo di amministrazione, tra Olimpiadi ed elezioni non è stato certamente un anno qualunque. Come lo ha vissuto da assessore allo sviluppo della montagna e foreste, opere pubbliche e difesa del suolo del Piemonte? Il successo delle Olimpiadi invernali ha prodotto soprattutto un forte cambio di mentalità tra gli amministratori e i cittadini dei territori montani: siamo stati capaci di organizzare un grande evento e questo ha dato a tutti ottimismo e consapevolezza che le marginalità e i problemi di molte aree montane possono essere affrontati e risolti trasformandoli in opportunità di sviluppo economico e di rilancio dell´intera economia regionale. Un altro importante riflesso dell´evento olimpico è quello di aver contribuito a ripristinare un forte legame tra le montagne e le aree urbane, sottolineando l´esigenza di politiche regionali integrate volte a superare la vecchia concezione della montagna piemontese come “settore” del Piemonte. Registro tra gli amministratori molta voglia di fare, sta decisamente arretrando la pura lamentazione dei problemi e la rassegnazione sui destini dei piccoli comuni montani in particolare. Sul tema più generale della difesa del territorio è poi necessaria una maggiore integrazione delle politiche con l´ampliamento degli strumenti di partecipazione e di concertazione tra tutti i soggetti attuatori. Bisogna passare dalla logica dell´emergenza alla pianificazione ordinaria e continuativa degli interventi, in modo da attuare una reale manutenzione idrogeologica e una prevenzione dai danni provocati dalle calamità naturali. Qual è stato il fulcro della sua azione amministrativa? Agire affinché si torni a produrre reddito in montagna, indirizzando gli investimenti per ripristinare un sistema economico che consenta di rilanciare e stabilizzare residenze permanenti, ricostituire comunità andate perdute nei decenni del tumultuoso sviluppo industriale delle pianure che ha prodotto spopolamento e abbandono del territorio. Affinché questo processo riparta è però necessario sostenere anche la qualità della vita e dei servizi sociali nei territori montani, ecco perché l´assessorato è fortemente impegnato – con tutta la Giunta regionale – a rafforzare l´offerta formativa delle scuole di montagna, i servizi assistenziali e sanitari, assicurare il servizio postale con nuovi servizi di recapito a domicilio, sino agli incentivi ai piccoli negozi. A che punto pensa di essere nella realizzazione del suo programma? Abbiamo impostato il quadro legislativo che ci consentirà di operare con efficacia: la nuova legge forestale, che ora passerà all´approvazione del Consiglio regionale, per superare la frammentazione proprietaria dei boschi con incentivi per la creazione dei consorzi al fine di sviluppare, in particolare, la filiera bosco-energia e più in generale lo sfruttamento della risorsa legno. Una più snella e trasparente normativa per la tutela del suolo che consentirà una puntuale manutenzione dei corsi d´acqua in accordo con le province piemontesi. L´attenzione ai piccoli comuni che non sono in grado di provvedere, con risorse proprie, ad opere pubbliche quali strade, edifici comunali e cimiteri. Quali sono gli obiettivi che si pone per il 2007? Il 2007 sarà anche l´anno di “Alpi365”, un progetto per presentare e sottoporre all´attenzione del pubblico e dei media tutte le tematiche legate alla montagna, con un approccio prima di tutto culturale e fondato sulla sostenibilità e sull´innovazione. Una serie di eventi culturali e promozionali che già avvengono sui territori montani piemontesi insieme con altri che verranno accuratamente studiati e proposti. Oltre a ciò, nell´ottobre 2007, dal 4 al 7, ci sarà l´appuntamento centrale di tutto il progetto: a Torino, presso il Lingotto Fiere, è prevista “Alpi365 Expo”, che vuole essere un nuovo e dinamico momento espositivo finalizzato a presentare al grande pubblico le eccellenze dei territori montani piemontesi. Tra questi i progetti europei conclusi o in atto per lo sviluppo del territorio, l´ambiente, l´abitare in montagna, l´artigianato tipico, i sapori di montagna, l´energia e le nuove tecnologie. Occorre poi fare in modo che le comunità montane del Piemonte assumano con sempre maggiore efficacia il ruolo di agenzie di promozione dello sviluppo locale: devono diventare sempre di più motori dello sviluppo locale, individuando gli investimenti prioritari che possono rilanciare i loro territori. Come già accennato, una questione fondamentale è quella legata alle foreste e alla filiera legno-energia: la Regione ha l´obiettivo ambizioso di puntare all´autosufficienza energetica entro il 2030; legno e biomasse agricole in questo senso hanno un grande ruolo da giocarsi e in questo settore abbiamo orientato ingenti investimenti dedicati e attraverso il Piano di sviluppo rurale (Psr) con i fondi comunitari. Infine è necessario definire un accordo condiviso con Poste italiane sull´operatività dei piccoli uffici, individuando nuovi servizi ai cittadini da realizzare attraverso la rete postale: penso all´estensione di alcune buone pratiche, come quella realizzata in Valsesia, di consegna a domicilio dei medicinali e dei referti medici. La mancanza di banda larga per la connessione alla rete Internet in molti piccoli comuni montani costituisce un freno allo sviluppo economico: quali sono le iniziative più importanti avviate per la riduzione del digital divide ? La Regione ha avviato il Programma Wi-pie, piano pluriennale per dotare il Piemonte di un sistema di connettività a banda larga. Una delle iniziative di questo programma è il Protocollo di intesa sottoscritto da Regione Piemonte e Telecom Italia che garantirà, entro il 2008, gli interventi infrastrutturali necessari ad estendere i servizi a banda larga, rendendoli disponibili ad almeno il 96% delle linee telefoniche fisse sul territorio piemontese. Potranno così essere avviati specifici progetti per lo sviluppo di servizi con particolare attenzione ad alcuni settori prioritari e rilevanti per la crescita del Piemonte quali, ad esempio, i servizi per la salute, i trasporti, la logistica, la sicurezza delle persone e del territorio, lo sviluppo dell´e-government e dell´e-democracy, nonché la formazione dei cittadini. I 300 comuni per lo più montani che, a seguito dell´accordo e per motivi tecnici, avranno una copertura parziale o nulla, saranno oggetto di interventi con soluzioni wireless e tecnologie innovative studiate ed adattate ad ogni specifica situazione. Il progetto si chiama Reduce Digital Divide (Rdd) e ha l´obiettivo di garantire a tutti i soggetti che compongono il tessuto socio-economico piemontese (aziende, cittadini, pubblica amministrazione) la possibilità di accedere ad internet con livelli di servizio confrontabili a quelli offerti dall´Adsl. Intanto sono già in corso diverse iniziative con il sistema Wifi satellitare per dotare di banda larga 200 comuni e 10 rifugi alpini, con la realizzazione di 5 Internet point in altrettante comunità montane piemontesi. . |
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