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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Maggio 2003
 
   
  PER UNA NUOVA GRANDE EUROPA

 
   
  Bruxelles, 7 maggio 2003 - Ritorna all´attenzione dell´Aula la nuova politica "di prossimità" dell´Ue, con una dichiarazione del Consiglio e della Commissione che fa seguito alla comunicazione presentata dalla Commissione lo scorso 11 marzo. Si tratta del quadro strategico per le relazioni del prossimo decennio con i nuovi vicini dell´Unione allargata, "un cerchio di amici" costituito da Russia, Nuovi Stati indipendenti occidentali (Ucraina, Moldavia e Bielorussia) e Paesi del Mediterraneo meridionale (Israele, Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Tunisia, Giordania, Libano, Territori palestinesi occupati, Siria), con i quali l´Ue dovrebbe collaborare per creare un´area di prosperità e di valori comuni, basata su una maggiore integrazione economica, su relazioni politiche e culturali più intense, su una maggiore cooperazione transfrontaliera e su una prevenzione congiunta dei conflitti. La maggiore integrazione economica, in particolare la partecipazione al mercato interno dell´Ue, è però subordinata ai progressi concreti dei Paesi partner nel riconoscimento dei valori comuni e nell´attuazione delle riforme politiche, economiche ed istituzionali, compreso l´allineamento della loro legislazione con l´acquis comunitario (soprattutto quello relativo alla libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali). L´impostazione dell´Unione, differenziata a seconda dei Paesi e basata su chiari parametri di riferimento, utilizzerebbe i seguenti incentivi: accesso al mercato interno e ravvicinamento legislativo e normativo, utilizzando il modello dello Spazio economico europeo comune (Seec) già attivato con la Russia, nonché permettendo la partecipazione a programmi comunitari relativi alla tutela dei consumatori, all´ambiente e alla ricerca; relazioni commerciali preferenziali; prospettive di emigrazione legale e circolazione delle persone; cooperazione e assistenza nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo nonché all´inquinamento transfrontaliero; maggiore partecipazione dell´Unione europea alla prevenzione dei conflitti e alla gestione delle crisi; promozione dei diritti umani e della cooperazione culturale; integrazione delle reti di trasporto, energia e telecomunicazioni; promozione e tutela degli investimenti; sostegno all´integrazione nel sistema commerciale mondiale; assistenza più efficace e mirata, creando eventualmente un nuovo "strumento di prossimità" per promuovere la cooperazione transfrontaliera; sviluppo di nuove fonti di finanziamento in collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali. I piani d´azione e i parametri pertinenti, stabiliti dal Consiglio su proposta della Commissione e possibilmente previa consultazione con i Paesi partner, dovrebbero essere elaborati e attuati in tre fasi: 1. Dialogo nell´ambito dei contesti esistenti (accordi di associazione/partenariato e cooperazione); 2. Elaborazione da parte della Commissione e degli Stati membri in collaborazione con ciascun Paese di un documento che riprenda gli obiettivi, i parametri comuni e un calendario di realizzazione; 3. Riesame annuale dei progressi registrati. Le future proposte di bilancio dovrebbero rispecchiare le implicazioni finanziarie della nuova politica di prossimità. In base ai progressi nell´attuazione dei piani d´azione, la Commissione proporrà iniziative volte ad estendere sia le politiche, i programmi e gli strumenti comunitari ai Paesi limitrofi attualmente esclusi, sia il mandato esterno della Bei alla Russia e ai nuovi Stati indipendenti occidentali, in collaborazione con la Bers e le altre istituzioni finanziarie. La Commissione prevede infine di valutare la linea di credito per gli investimenti e il partenariato euromediterranei (Femip) e il suo eventuale inserimento in una banca euromediterranea controllata dalla Bei. La comunicazione della Commissione è disponibile al sito http://europa.Eu.int/eur-lex/it/com/cnc/2003/com2003_0104it01.pdf    
   
 

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