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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 07 Maggio 2003 |
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A PALADINA UN INCONTRO SUL BIODINAMICO: LA BARONE PIZZINI RACCONTA LA SUA STORIA
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Paladina (Bg), 7 maggio 2003 - La nuova frontiera dell´enologia italiana si chiama vino biologico. La prima azienda a intraprendere in Franciacorta il faticoso cammino di conversione dei propri vigneti ai dettami dell´agricoltura bio è la celebre Barone Pizzini, che sarà ospite domani, mercoledì 7 maggio 2003 di un incontro-degustazione dedicato alla cultura del biologico. Organizzato dalla condotta bergamasca di Slow Food, la storica associazione di Bra da sempre impegnata nella tutela e valorizzazione delle tipicità territoriali, l´incontro - in programma alle 21.00 all´enoteca "Cibo e vini del territorio" si articolerà in due momenti interamenti dedicati alla storia, all´evoluzione e ai prodotti della Barone Pizzini. Inizialmente Silvano Brescianini, direttore della cantina, presenterà i progetti dell´azienda, soffermandosi in modo particolare sul passaggio al biologico e sugli aspetti più interessanti del biodinamico. In un secondo momento verranno offerti in degustazione i vini di questa storica azienda: a partire dal Franciacorta Extra- Dry, più volte premiato dal noto enologo Luca Maroni come "Miglior Vino Spumante d´Italia" e proseguendo con il nuovo Bagnadore 1999, la riserva di prestigio dell´azienda. E dopo i Franciacorta l´azienda farà conoscere il Dominè Pievalta, un Marche Igt Bianco 2002 al 90% Verdicchio e 10% Sauvignon. Perché un vino delle Marche? Perché da qualche tempo la Pizzini non è più solo Franciacorta. Oggi, infatti, la Barone Pizzini Srl (che in Franciacorta dispone di ha. 40 di vigneti) comprende la "Azienda Agricola Le Fabriche"(con ca. Ha. 22 di uliveto e vigneto) a Maruggio (Ta) dove produce Primitivo del Salento Igt e Rosso Puglia Igt, la "Poderi di Ghiaccioforte" (ca. Ha. 32 di vigneti) a Scansano (Gr) dove vinifica Rosso Toscana Igte la "Pievalta" di Maiolati Spontini (An) (con una proprietà complessiva di ha. 27 di vigneti) dove produce Bianco Igt Marche. L´incontro è aperto al pubblico su prenotazione. Per informazioni rivolgersi alla condotta Slow Food di Bergamo, tel. 035.257515. |
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