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Notiziario Marketpress di
Giovedì 08 Maggio 2003 |
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MERCATO INTERNO: LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA UN PIANO IN DIECI PUNTI PER MIGLIORARE IL BENESSERE DELL´EUROPA
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Bruxelles, 7 maggio 2003 - La Commissione europea ha pubblicato la strategia per il mercato interno 2003-2006, un piano in dieci punti per migliorare il funzionamento del mercato interno, confidando sui 2,5 milioni di posti di lavoro creati e sugli 877 miliardi di euro accumulati da quando alla fine del 1992 sono state eliminate le frontiere interne. La strategia affronta i temi dell´allargamento, dell´invecchiamento demografico e del mantenimento dell´Europa verso l´obiettivo di divenire, dal 2010, l´economia più competitiva del mondo. Tra le priorità: migliorare l´attuazione e l´applicazione della legislazione sul mercato interno, realizzare concretamente la libera circolazione dei servizi, rimuovere definitivamente gli ostacoli al commercio dei beni e avviare un mercato degli appalti pubblici autenticamente europeo. In un´Unione a 25, l´onere del funzionamento quotidiano del mercato interno spetterà sarà sempre più agli Stati membri. La strategia li invita a recepire in modo pronto e corretto la legislazione sul mercato interno, a informare cittadini e imprese dei loro diritti, a risolvere i problemi sul nascere e a evitare di approvare leggi nazionali in contrasto con i principi del mercato interno. La strategia propone una migliore attuazione attraverso una più stretta collaborazione tra la Commissione e gli Stati membri, in modo da ottenere soluzioni rapide ed efficaci senza il continuo ricorso a procedure d´infrazione. Sostiene il Commissario al mercato interno Frits Bolkestein: "Il mercato interno ha dato enormi impulsi al benessere economico e sociale. Ma molte sue potenzialità vengono sprecate: è come guidare in seconda una Ferrari. Nel 1985 tutti pensavano che all´Europa occorresse il mercato interno. Siamo andati avanti e lo abbiamo fatto, badando all´essenziale senza perdere di vista il grande disegno politico. Oggi, per affrontare la sfida dell´allargamento e il rilancio dell´economia, occorre di nuovo quel consenso e quella determinazione." La strategia di mercato interno, insieme agli Indirizzi di massima per le Politiche economiche (v. Hyperlink " http://europa.Eu.int/rapid/start/cgi/guesten.ksh?p_action.Gettxt=gt&doc=ip/03/38|0|aged&lg=en&display= "Ip/03/38 e Ip/02/609 ) e la Strategia per l´occupazione (v. Ip/03/41), è uno dei tre strumenti chiave dell´Ue per coordinare la politica economica. Tutti hanno ora scadenze triennali affinché l´Ue affronti le riforme economiche in modo efficace e coerente. L´europa deve migliorare il mercato interno per tre ordini di ragioni. Innanzitutto, se l´Ue vuole diventare l´economia più competitiva e dinamica del mondo entro il 2010, deve agire in modo incisivo già ora. In secondo luogo, l´allargamento offre opportunità senza precedenti sia per gli attuali Stati membri che per i nuovi. Ma, per concretizzarle, l´Ue deve consolidare le basi del mercato interno e promuoverne le capacità. Infine, l´Ue, come anche altre parti del mondo, sta affrontando un rallentamento della crescita economica e della creazione di posti di lavoro. Perciò è decisivo accelerare le riforme strutturali per restituire alle nostre economie la capacità di crescere. Rimuovere le strozzature nel mercato interno porrà l´Europa in una situazione migliore per fronteggiare la forte concorrenza delle economie emergenti, tutelerà meglio l´Ue dalle future fluttuazioni del ciclo economico e consoliderà la base economica per affrontare l´enorme sfida dell´invecchiamento demografico. La strategia del mercato interno fissa dieci campi d´intervento principali: Applicare le regole Far sì che la legislazione dell´Ue sia correttamente applicata e funzioni nella pratica compete non solo alla Commissione ma anche agli Stati membri. Ma il Quadro di valutazione del mercato interno (v. Ip/03/621) ha di recente mostrato il peggioramento dei ritardi nazionali nell´attuare il diritto comunitario e l´aumento delle infrazioni. Se sono in difficoltà, ai cittadini e alle imprese servono rimedi efficaci. Naturalmente, la Commissione continuerà ad avviare procedure d´infrazione se è il modo migliore per risolvere un problema. Si può anche ricorrere a una corte nazionale. Ma altri mezzi per risolvere i problemi come la rete Solvit (v. Ip/02/1110) - sono spesso più efficaci, rapidi ed economici. La strategia propone di valutare l´istituzione, ad esempio, di meccanismi nazionali che controllino l´applicazione del diritto comunitario. La Commissione insomma procede per gradi: primo, incoraggiare gli Stati membri a cooperare per risolvere i problemi, per esempio attraverso la rete Solvit (v. Ip/02/1110); poi, un miglior controllo a livello nazionale dell´applicazione del diritto comunitario; infine, le procedure d´infrazione. La Commissione aiuterà anche gli Stati membri a recepire le direttive di attuazione nell´ordinamento nazionale grazie a una raccomandazione sulle pratiche migliori. Inviterà il Consiglio a stabilire nuovi ambiziosi obiettivi per ridurre i ritardi di recepimento a ogni Consiglio europeo di primavera e inviterà Consiglio e Parlamento a fissare un periodo fisso (24 mesi dopo l´adozione) entro cui tutte le leggi dell´Ue devono essere applicate. Le infrazioni pendenti vanno eliminate: gli attuali Stati membri devono ridurre il numero di infrazioni al mercato interno almeno del 50% entro il 2006. Il numero dei casi aperti di infrazione è salito da poco meno di 700 nel 1992 a circa 1600 di oggi, con un incremento del 6% solo nell´ultimo anno. Integrare i mercati dei servizi I servizi rappresentano il 70% circa del Pil e dell´occupazione Ue ma la relazione della Commissione sul mercato interno dei servizi (luglio 2002) (Ip/02/1180) ne denuncia la scarsa integrazione, il che costa in termini di prosperità e posti di lavoro. Entro la fine del 2003, la Commissione proporrà una direttiva sui servizi basata su riconoscimento reciproco, cooperazione amministrativa, armonizzazione (ove necessario), che incoraggi i codici di condotta europei nelle attività terziarie. La strategia sottolinea inoltre la necessità di completare il Piano d´azione per i servizi finanziari e di accelerare l´avvento del mercato interno dei servizi finanziari al minuto. Migliorare la libera circolazione delle merci La strategia propone un approccio più strutturato al riconoscimento reciproco, grazie al quale la conformità alla legge nazionale dello Stato membro d´origine dei prodotti permetterà di commercializzarli ovunque nell´Ue, e illustra una proposta di regolamento della Commissione per introdurre nuove procedure come la notifica obbligatoria dei casi di rifiuto del riconoscimento reciproco o la possibilità di un appello per le imprese. La Commissione consulterà Stati membri e industrie prima di avanzare qualsiasi proposta. La strategia propone anche di legare il finanziamento dell´Ue alle agenzie di normalizzazione a chiari criteri di efficienza, in modo che le norme siano prodotte rapidamente e bene, e di rafforzare il Nuovo Approccio, in cui per alcuni tipi di beni il diritto comunitario fissa requisiti essenziali, evitando norme tecniche dettagliate (v. Ip/03/643). Affrontare il problema dell´invecchiamento demografico Un efficiente mercato interno aiuta a generare crescita e occupazione che aiutano a incrementare le entrate governative e finanziano le pensioni statali. L´approvazione rapida della direttiva sui fondi pensione (v. Ip/02/820, Ip/00/1141 e Memo/00/62) tutelerà meglio i pensionati e permetterà a società multinazionali di gestire singoli fondi pensioni in tutta l´Ue. La Commissione favorirà anche la mobilità tra più paesi agevolando il trasferimento dei diritti pensionistici (in consultazione con le parti sociali) e continuerà a combattere la discriminazione fiscale dei fondi pensione stabiliti in altri Stati membri. L´invecchiamento demografico premerà inoltre sui servizi sanitari. La strategia sottolinea la necessità per gli Stati membri di adeguarsi alle recenti sentenze della Corte, anche permettendo ai loro pazienti di curarsi all´estero. Ciò può contribuire ad attenuare i problemi dei regimi sanitari nazionali e consentire un uso più efficiente delle risorse in tutta l´Ue. Servizi essenziali migliori Le "industrie di rete" (energia, trasporti, telecomunicazioni, posta) sono decisive per tutti i cittadini dell´Ue, sono una quota significativa dei costi delle imprese e influiscono enormemente sulla competitività economica globale. La strategia vuole un´ulteriore apertura dei mercati alla concorrenza ma garantendo un servizio universale a tutti i cittadini, ovunque vivano e qualunque sia il loro reddito. La Commissione studierà la situazione della concorrenza anche nel settore dell´approvvigionamento idrico, che è frammentato e la cui modernizzazione cela forti potenzialità. In seguito a tale studio si terrà conto di tutte le opzioni possibili compresi eventuali provvedimenti legislativi. La Commissione chiarirà anche come si applicheranno le norme di concorrenza e sugli aiuti di Stato alle joint-venture pubbliche/private e pubblicherà un Libro Verde per far sì che esse siano compatibili con le norme sugli appalti pubblici. Migliorare il contesto in cui operano le imprese Le iniziative politiche per stimolare imprenditorialità e innovazione dipendono in genere dagli Stati membri. Ma esistono campi in cui deve agire l´Ue. Consiglio e Parlamento devono, per esempio, approvare rapidamente il brevetto comunitario (v. Memo/03/47), le proposte di direttive sulla brevettabilità delle invenzioni ottenute mediante elaboratore (Ip/02/277) e sull´esercizio dei diritti di proprietà intellettuale ( Hyperlink " http://europa.Eu.int/rapid/start/cgi/guesten.ksh?p_action.gettxt= gt&doc=ip/03/144|0|rapid&lg=en&display= " ip/03/144 e hyperlink " http://europa.Eu.int/rapid/start/cgi/guesten.ksh?p_action.gettxt=gt&doc=memo/03/20|0|rapid&lg=en&display= " memo/03/20 I prossimi piani d´azione della Commissione sul diritto societario e sulla revisione contabile contribuiranno a far sì che le imprese redigano conti affidabili da incoraggiare gli investitori a fornire i finanziamenti di cui l´economia europea ha bisogno per crescere. La Commissione proporrà anche direttive per facilitare le fusioni transfrontaliere e i trasferimenti delle sedi centrali delle imprese. Semplificare il contesto normativo La Commissione inviterà gli Stati membri a nominare rappresentanti che collaborino con essa al Piano d´azione per migliorare il quadro normativo (v. Ip/02/825). Durante il 2003, esso cercherà la miglior "architettura legislativa" per il mercato interno in modo che l´Ue faccia in ogni situazione la scelta giusta: armonizzazione o riconoscimento reciproco, Nuovo Approccio o norme dettagliate, regolamento o autoregolamentazione, direttive o regolamenti. La strategia precisa che il Consiglio e il Parlamento, nell´emendare le proposte della Commissione, e gli Stati membri, nel recepire le direttive nell´ordinamento nazionale, devono legiferare in modo chiaro, semplice, efficace. La Commissione svilupperà l´idea del Parlamento di un "test di compatibilità" per tutta la nuova legislazione nazionale, che impedisca conflitti con le norme del mercato interno. Ridurre gli ostacoli a carattere fiscale La Commissione propone di rivedere le direttive sulle società madri/filiali e sulle fusioni, per eliminare nell´Ue le doppie imposizioni e ridurre talune imposte. Essa intende anche introdurre una base consolidata comune per l´imposta sulle società a livello Ue e semplificare le norme Iva in modo che imprese con sede in uno Stato membro ma che vendono prodotti e servizi in altri possano pagare l´Iva solo nel loro paese d´origine. Sulla tassazione dei veicoli, la strategia sostituisce la tassa di immatricolazione con un aumento di quelle di circolazione e sui carburanti. Mercati degli appalti pubblici più aperti I pubblici appalti rappresentano il 16% del Pil dell´Ue. Ma il non rispetto delle norme è un problema grave. In tutta Europa, gli appalti sono ancora troppo burocratici. Un primo passo per migliorare la situazione è l´approvazione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio del pacchetto legislativo proposto dalla Commissione nel 2000 (v. Ip/00/461) per migliorare le procedure di aggiudicazione e incoraggiare gli appalti per via elettronica. La Commissione nel 2004 proporrà un piano d´azione perché entro il 2006 buona parte degli appalti pubblici sia effettuata per via elettronica, La generalizzazione degli appalti pubblici elettronici dovrebbe avvenire entro il 2010. Inoltre, la strategia del mercato interno raccomanda che gli Stati membri cooperino di più attraverso la recente rete sugli appalti pubblici e rafforzino le autorità nazionali di sorveglianza, dando loro il diritto di reclamare davanti a una corte autorizzata a giudicare le parti contraenti. Migliorare l´informazione Perché il mercato interno funzioni, cittadini e imprese devono conoscere opportunità, diritti e i modi per esercitarli realmente. La Commissione si sforzerà in questo senso, soprattutto nei nuovi Stati membri e istituirà un nuovo portale Web per i cittadini e le imprese, un "one-stop shop" per una vasta gamma di informazioni e di consigli pratici. Essa promuoverà con vigore l´Europa in diretta, un servizio telefonico e Web che informa su tutti gli aspetti dell´Ue, accessibile con un numero verde unico in tutta Europa (00.800 67891011). Ma anche gli Stati membri devono assumersi la responsabilità di informare i propri cittadini. La Commissione convocherà riunioni regolari di rappresentanti ad alto livello degli Stati membri per trattare specificatamente le questioni dell´informazione. Il Quadro di valutazione del mercato interno valuterà poi regolarmente gli sforzi degli Stati membri nel campo dell´informazione. Il testo integrale, comprendente un elenco di tutti i provvedimenti previsti, è disponibile presso : http://europa.Eu.int/comm/internal_market/en/update/strategy/index.htm |
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