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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Maggio 2003
 
   
  HDP: I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2000: UTILE NETTO DI 5,1 MILIARDI DELLO STESSO PERIODO DELLO SCORSO ANNO

 
   
  Milano, 8 maggio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Holding di Partecipazioni Industriali S.p.a., riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Nicolò Nefri, ha approvato i risultati consolidati relativi al primo trimestre dell´esercizio in corso che migliorano rispetto al corrispondente periodo dell´esercizio ´99 e confermano il trend di crescita del risultato operativo. Il fatturato raggiunge i 1.612 miliardi (+5,6%) e il margine operativo lordo passa dal 3,5% del 1° trimestre 1999 al 3,9% (da 54,2 a 63,5 miliardi). La crescita è pressoché generalizzata, in quanto riguarda Rcs, Fila e Gft Net ed è frutto sia di maggiori fatturati (Rcs, Valentino e Fila), sia di azioni di razionalizzazione in presenza di vendite in flessione (Gft Net). Anche il risultato operativo passa da negativo per 10,5 miliardi a positivo per 1,7 miliardi. Il primo trimestre risente della negativa stagionalità dell´attività del gruppo Rcs, solo in parte compensata dalla stagionalità opposta del Gft Net. Il risultato prima degli interessi di terzi migliora di 11 miliardi (riducendo la perdita da 35,8 miliardi ad una di 24,8 miliardi) ed il risultato netto di competenza passa da una perdita di 26,7 ad una di 19,6 miliardi. Il capitale netto investito cresce di 356 miliardi, riferibili principalmente alle immobilizzazioni finanziarie (132,7) e all´iscrizione di crediti per le imposte differite attive di Hdp e Rcs per complessivi 153,1 miliardi. Il patrimonio netto di competenza è di 2.650 miliardi e l´indebitamento finanziario netto è di 725,7 miliardi. Le prospettive dell´attività per l´esercizio in corso fanno ritenere che il miglioramento del risultato operativo del gruppo si consoliderà nei prossimi mesi. Capogruppo Il risultato netto è negativo per 1 miliardo rispetto all´utile netto di 5,1 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. La natura di holding della società e la conseguente concentrazione nel secondo trimestre dell´esercizio dei ricavi, prevalentemente derivanti da dividendi, rendono il risultato del primo trimestre non rappresentativo dell´andamento dell´intero esercizio. Le principali voci che concorrono alla formazione dei risultati economici, confrontate con quelle del pari periodo dello scorso esercizio sono riassumibili in: proventi finanziari netti in flessione da 13,4 miliardi a 7,6 miliardi per effetto dei minori tassi di rendimento degli investimenti sui mercati finanziari; aumento dei costi di struttura, al netto dei riaddebiti alle società del gruppo per prestazioni e servizi, da 7,7 miliardi a 12,5 miliardi, dovuto prevalentemente alla contabilizzazione del canone di leasing (4,9 miliardi) per l´immobile di Via Turati e solo in parte compensato dalla riduzione del relativo ammortamento; proventi straordinari per 3,8 miliardi relativi alla plusvalenza realizzata sulla cessione di una parte delle azioni Smi in portafoglio. Il patrimonio netto è di 2.456,5 miliardi e le disponibilità finanziarie nette sono di 1.018,8 miliardi. Nel corso del primo trimestre 2000, Hdp ha inoltre avviato una serie di investimenti in attività legate al mondo Internet, acquisendo partecipazioni in società operanti in settori complementari e sinergici con quelli delle controllate: 4% (a cui si aggiunge un ulteriore 4% di Rcs) di Andala S.p.a., società che si pone l´obiettivo di partecipare alla gara per l´assegnazione di una concessione di telefonia mobile a tecnologia Umts; 11% (per un investimento di 8 milioni di dollari) di Luxlook, ex Luxgood, società statunitense che svolge attività di e-commerce su accessori di lusso, tra cui Valentino; 0,3% (pari ad un investimento di 2,4 milioni di euro) di Selftrade, società quotata alla borsa di Parigi che svolge attività di trading on line in Francia ed Italia, con l´obiettivo di coprire in breve anche la Gran Bretagna e la Germania e diventare il primo operatore a livello europeo; 20% (pari ad un investimento di 3 miliardi di lire) di Yoda, società di consulenza strategica ed applicativa nell´area dell´internet relationship, fornitrice sia di consulenze sia di metodologie applicative. Rcs L´attività editoriale - in particolare l´editoria libraria e scolastica e la raccolta pubblicitaria - è caratterizzata da una forte componente stagionale che registra il suo punto di minima nei primi mesi dell´anno. I risultati del primo trimestre sono pertanto scarsamente rappresentativi dell´andamento dell´intero esercizio. I ricavi netti aumentano da 623,9 a 728,3 miliardi, in crescita del 16,7% (a perimetro omogeneo la crescita è del 12,4%) e la perdita operativa si riduce a 19,3 miliardi rispetto ai 20,9 miliardi del corrispondente periodo dell´esercizio precedente. La diffusione del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport cresce rispettivamente del 5,7 e del 7,3% con un aumento complessivo dei ricavi editoriali del 6,9%, mentre la diffusione del quotidiano spagnolo El Mundo aumenta del 3,6%. I periodici registrano ricavi editoriali in crescita del 5,7% in Italia e del 2,6% all´estero. I ricavi pubblicitari si incrementano del 31,1%, anche grazie al contributo di Igp di cui Rcs lo scorso febbraio ha acquisito il 50%. I ricavi per i fascicoli in Italia e all´estero sono in aumento rispettivamente del 22,8% e del 20,6%. Nell´area dell´editoria multimediale prosegue il programma di sviluppo nelle attività legate al mondo Internet. Si segnala in particolare: l´acquisto del 5% di Rai Sat per lo sviluppo congiunto di canali televisivi tematici e nel campo dei "new media", l´accordo con Tiscali per il supporto allo sviluppo tecnologico nel mondo web e l´ingresso nel capitale di Andala S.p.a. Con una quota del 4% (che si aggiunge al 4% di Hdp). L´indebitamento finanziario netto ammonta a 295,6 miliardi, in crescita sia rispetto alla fine dello scorso esercizio (185,9 miliardi) sia rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno (200,7 miliardi) per effetto degli esborsi relativi alle acquisizioni effettuate. Fila Il gruppo ha realizzato ricavi in crescita dell´8,2% rispetto al pari periodo dello scorso esercizio (da 468,6 a 507,1 miliardi) e un utile operativo in aumento da 5,1 a 9,5 miliardi dopo un incremento delle spese di marketing e pubblicità del 24%. Va segnalato il miglioramento - seppur lieve - dei ricavi nel mercato statunitense (in aumento dell´1,3%), grazie alla crescita del 16,2% delle vendite d´abbigliamento che compensa la flessione del 7,7% delle vendite di calzature, mentre è forte l´incremento dei ricavi nei mercati dell´Estremo Oriente, che evidenziano un aumento del 56,5%, con l´abbigliamento e le calzature in miglioramento rispettivamente dell´85% e del 13,6%. In particolare, concorrono al risultato le performance delle filiali coreana e australiana che registrano ricavi complessivi in crescita rispettivamente del 78% e del 54,5%. In Italia il fatturato è in flessione del 6,5% quale saldo tra l´incremento del 10,8% delle vendite di abbigliamento ed il calo di quelle di calzature del 24,7%. Sugli altri mercati europei i ricavi aumentano del 3,2% grazie alla crescita sui mercati tedesco e francese, (rispettivamente del 12% e del 7,9%), che compensano la flessione del 2% registrata nel mercato inglese. L´indebitamento finanziario netto ammonta a 690,8 miliardi, in aumento rispetto ai 558,5 miliardi del 31 marzo 1999 e ai 561,7 miliardi a fine dicembre scorso. Gft Net Il Gft Net ha realizzato ricavi consolidati per 356,4 miliardi, in calo del 14,1% rispetto al pari periodo dello scorso anno, e un utile operativo di 31,9 miliardi, in aumento del 22,1%. Anche per Gft Net, ricavi e utile operativo presentano elementi di forte stagionalità. La contrazione dei ricavi è imputabile principalmente alla chiusura del business Emanuel. Il mercato nordamericano, pur confermandosi primo mercato di destinazione con un´incidenza del 41% sul fatturato del gruppo (41,7% l´anno precedente), registra una flessione delle vendite di circa il 16%. Le vendite sui mercati europei mostrano una leggera contrazione mentre per i mercati dell´Estremo Oriente e del resto del mondo la flessione complessiva è del 16,8% . Il risultato della gestione operativa migliora grazie al contenimento dei costi di funzionamento. L´indebitamento finanziario netto è pari a 212,7 miliardi, in aumento rispetto ai 154,2 miliardi di fine 1999 per effetto della stagionalità del business e in riduzione rispetto ai 307,7 miliardi del 31 marzo precedente a motivo della ricapitalizzazione per complessivi 170,8 miliardi effettuata nel corso del secondo semestre 1999. Valentino I ricavi aumentano del 21%, da 34,2 a 41,4 miliardi. Le vendite di accessori della collezione primavera estate 2000, prima stagione di lancio sul mercato, ammontano a 4,6 miliardi. I ricavi delle boutique, pari a 15,7 miliardi, registrano una crescita, rispetto al 1999, del 38%. Il risultato operativo peggiora di 3,6 miliardi rispetto allo scorso esercizio, passando da una perdita di 8,3 miliardi ad una di 11,9 miliardi, a causa dei forti investimenti pubblicitari, degli oneri sostenuti per la nuova struttura organizzativa e dei costi commerciali relativi alla vendita delle collezioni di abbigliamento della stagione autunno/inverno 2000, la cui fatturazione avrà luogo a partire dalla seconda parte dell´esercizio. L´indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2000 è pari a 398,7 miliardi (386,7 e 387,6 miliardi rispettivamente al 31 marzo e al 31 dicembre precedenti), di cui 305 miliardi verso la capogruppo  
   
 

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