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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Maggio 2003
 
   
  CNR : CON LA PLASTICA BIODEGRADABILE ANCHE LE SERRE DIVENTANO ECOLOGICHE

 
   
  Roma, 8 maggio 2003 - Il mondo dell´agricoltura potrebbe subire una vera e propria rivoluzione ecologica: i laboratori dell´Istituto di Chimica e Tecnologia dei Polimeri del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pozzuoli (Napoli) stanno infatti mettendo a punto una plastica biodegradabile, ideale per pacciamare i terreni agricoli. Un´invenzione in grado di risolvere un problema terribilmente serio, dal momento che in Italia le sostanze plastiche utilizzate per la pacciamatura dei suoli - soprattutto film in polietilene (Pe) ed copolimeri etilene-vinilacetato (Eva) - ricoprono una superficie immensa: ben 100.000 ettari di aree coltivate, sui quali l´attività di riciclo è di fatto inesistente a causa dei costi elevati (materiali sporchi e contaminati da diserbanti e fertilizzanti). Da qui l´idea dei ricercatori del Cnr di destinare a questo scopo sostanze plastiche biodegradabili, e quindi smaltibili direttamente sui campi al termine della coltivazione, senza rilascio di scorie dannose. "Ci siamo preoccupati - spiega Mario Malinconico, coordinatore di questa ricerca - di sviluppare sostanze plastiche molto sofisticate, perché debbono essere in grado di rispettare le esigenze microclimatiche delle piante e le regole dell´agronomia, ma possedere anche specifici requisiti di robustezza e durata e, soprattutto, debbono avere un impatto ambientale pari a zero". Proprio per questo motivo i ricercatori del Cnr hanno scelto materiali di origine agricola, e quindi biodegradabili: tra questi le plastiche basate su amido, poliidrossialcanoati e acido polilattico: "Materiali usati sino ad oggi per ottenere buste per la spesa - sottolinea Malinconico - ma che nessuno ha mai testato per verificare, senza possibilità di dubbio, che non resti alcuna scoria nel terreno". I primi risultati del lavoro, fatto in collaborazione con la società Novamont di Novara - e basati su prodotti a base di amido ideali per la pacciamatura e la copertura di piccoli tunnel - sono più che incoraggianti, ma il lavoro degli esperti continua con una scadenza fondamentale: il 2005, anno della messa al bando del bromuro di metile e di altri potenti sterilizzanti da parte dell´Unione Europea, che richiederà plastiche per l´agricoltura con rese termiche molto più elevate di quelle attuali. Un ulteriore passo in avanti è costituito da un altro progetto del Cnr in fase di approvazione da parte dell´Unione Europea: un materiale (a base di polisaccaridi, contenuti in grandi quantità nelle alghe e nelle bucce di frutta) che si applica direttamente al suolo a partire da un´emulsione acquosa; una pellicola estremamente sottile in grado di essere completamente assorbita dalla flora batterica del terreno.  
   
 

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