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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Maggio 2003
 
   
  GIOVANNI TESTORI: UN RITRATTO L´OMAGGIO DI 40 ARTISTI CONTEMPORANEI LEGNANO, PALAZZO LEONE DA PEREGO 10 MAGGIO - 29 GIUGNO 2003 LEGNANO CELEBRA IL DECENNALE DELLA MORTE DI TESTORI

 
   
  Milano 8 maggio 2003 - L´evento, allestito in Palazzo Leone da Perego, proporrà opere di importanti artisti contemporanei quali Piero Guccione, Giovanni Frangi, Paolo Vallorz, Willy Varlin, Velasco Vitali, Rainer Fetting, Attilio Forgioli, Enzo Cucchi, Igor Mitoraj. Dal 10 maggio al 29 giugno si terrà a Legnano (Mi), nell´ambito delle celebrazioni di Giovanni Testori, la mostra Giovanni Testori: Un Ritratto. L´omaggio di quaranta artisti contemporanei, promossa dall´Amministrazione Comunale di Legnano (Assessorato alla Cultura) con il Patronato della Regione Lombardia e il patrocinio della Provincia di Milano, raccoglie 44 ritratti di autori contemporanei. Alcuni lavori risalgono a prima della scomparsa del noto scrittore di Novate Milanese, mentre altri sono stati realizzati in seguito, in suo ricordo. La mostra di Legnano (Palazzo Leone da Perego), a cura di Flavio Arensi, che rientra nel vasto programma celebrativo in corso tra Milano e altri centri della regione, si collega ai molti contatti che Testori ebbe con il mondo dell´arte italiana in tanti anni di intensa, e spesse volte scomoda, attività di critico e di pittore. Questi gli artisti presenti: Herman Albert, Sergio Battarola, Simona Barzaghi, Luca Bertasso, Bruno Caruso, Emanuela Carutti, Enrico Cazzaniga, Enrico Colombotto Rosso, Luciano Cottini, Luca Crocicchi, Enzo Cucchi, Bernard Damiano, Armando De Stefano, Marco Fantini, Reiner Fetting, Ilario Fioravanti, Attilio Forgioli, Giovanni Frangi, Samuele Gabai, Marco Gas, Piero Guccione, John Keating, Josef Kern, Marco Luzi, Andrea Martinelli, Enrique Meana Rubira, Igor Mitoray, Kei Mitsuuchi, Elena Mutinelli, Ernesto Ornati, Giovanni Paganin, Alessandro Papetti, Ugo Riva, Valerio Soffientini, Antonio Stagnoli, Giovanni Testori, Sergio Vacchi, Paolo Vallorz, Willy Varlin, Velasco, Alessandro Verdi, Luca Vernizzi, Nicola Villa, Giancarlo Vitali, Marco Zuppelli. Per la circostanza, l´Assessorato alla Cultura del Comune di Legnano sta preparando una serie di incontri dedicati alla complessa attività di Testori, con particolare riguardo alla sua partecipazione al dibattito sull´arte negli ultimi cinquant´anni del secolo scorso. L´iniziativa è inserita, tra l´altro, nel calendario degli eventi culturali e rievocativi della Sagra del Carroccio. Giovanni Testori (Novate Milanese, 1923 - Milano, 1993) è stato una delle più singolari figure del panorama culturale italiano del dopoguerra. Oltre che narratore, si è dedicato alla poesia, al teatro, alla saggistica, alla storia e critica d´arte, collaborando tra l´altro, a lungo, con il Corriere della Sera. La sua opera di scrittore e poeta, di critico d´arte e drammaturgo, d´intellettuale trasgressivo e polemico è strettamente legata alla vita, alla storia e all´arte della sua città, come del mondo lombardo. Si laurea nel 1947 all´Università Cattolica di Milano con una tesi sulla pittura del primo novecento. Ma è la violenza espressiva dell´espressionismo che lo affascina sempre più negli studi di storia dell´arte, tanto da fargli ricercare radici lontane o periferiche di linguaggi "plebei" o visionari contro la compostezza classicista di molta altra arte italiana; su questa strada incontra Gaudenzio Ferrari (cui dedica un´importante raccolta di saggi Gran teatro montano di Varallo nel 1965), Gerolamo Romanino, i pitocchi del Ceruti, mentre in Val Seriana o nella Bergamasca rilegge Moroni e ristudia Fra´ Galgario. L´arte lombarda, il "realismo" della tradizione longhiana è però per Testori soprattutto il Seicento. Dalla storia alla critica militante, l´interesse per gli artisti di cui si è occupato nei decenni non è mai stato neutro e la sua adesione a un´esperienza figurativa ha sempre rappresentato la propria messa in gioco: e questo avviene per Francis Bacon (Suite per Francis Bacon I, Suite per Francis Bacon 11, 1965) come per Willy Varlin, di cui fu il primo effettivo critico. E´ un prodotto di successo: lo dimostrano i dati relativi alla produzione, passata dalle 50 tonnellate dei 1984 alle 3.500 del 2002. Li favore riscosso sul merc: to ha infatti favorito la moltiplicazione della superficie coltivata, che oggi ammonti a 160 ettari. I consumatori hanno talmente apprezzato Philibon da farlo diventare I terzo principale prodotto, in volume, dell´agricoltura della Guadalupa, dietro le ba iene e la canna da zucchero. Oggi Philibon viene coltivato da 21 produttori (nel 19 34 erano solo 3) e dà lavoro a 200 persone. A vigilare e regolare la produzioni è l´Associazione dei Produttori di melone da esportazione della Guadalupa e Martinica, un´organizzazione professionale nata nel 1988 che ha guidato lc sviluppo di questo settore lavorando in sinergia con la società Boyer Sa. E´ un frutto che si fa conoscere e amare: l´Italia è, dopo la Francia, il settando mercato di sbocco per Philibon. Copre, infatti, il 30% delle esportazioni. Pe sviluppare ulteriormente le vendite, fidelizzando importatori, grossisti, riven iitori e consumatori, Sopexa ha predisposto un programma promozionale per con :) di Boyer Sa, che comprende iniziative promozionali ed eventi speciali. In par colare, nel mese di marzo sono state organizzate delle giornate di animazione in t grandi mercati ortofrutticoli all´ingrosso: Milano, Roma, Bologna, Torino, Verona e Bergamo. Per due notti, all´interno di stand personalizzati, alcune hostess intillesi hanno proposto la degustazione di Philibon e distribuito dei materiali informativi che illustrano le caratteristiche di questo frutto. Per rendere l´operazione più mirata, sono stati coinvolti in maniera diretta 8 grossisti/importatori, che hanno inviato alla manifestazione i loro clienti i dettaglianti, cui sono stati distribuiti dei kit di promozione da esporre nei loro negozi per incentivare la vendita del prodi lo al consumatore finale.  
   
 

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