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Notiziario Marketpress di Venerdì 09 Maggio 2003
 
   
  LE IMPRESE APPREZZANO IL PIANO D´AZIONE PER LA RICERCA, MA CHIEDONO DI PIÙ

 
   
  Bruxelles, 9 maggio 2003 - Eurochambres, l´Associazione delle Camere di commercio e dell´Industria europee, ha giudicato favorevolmente il piano d´azione della Commissione per rilanciare gli investimenti nella ricerca, ma ha espresso dei dubbi sulla reale efficacia di alcune proposte. "Le imprese si complimentano con la Commissione per aver prodotto una valutazione concisa e nel contempo esaustiva delle sfide in termini di R&s [ricerca e sviluppo] che l´Unione europea si trova ad affrontare e per aver proposto una serie di azioni che sono, nel complesso, chiare e specifiche", ha affermato Christoph Leitl, presidente di Eurochambres. L´organizzazione ha apprezzato, in particolare, quattro aspetti del piano d´azione: - l´impegno a riesaminare annualmente i progressi compiuti e a valutare l´efficacia delle azioni intraprese; - la proposta di creare delle piattaforme per gli operatori interessati, al fine di sviluppare le tecnologie chiave; - la proposta di eliminare le norme e le pratiche nazionali che ostacolano la cooperazione e il trasferimento tecnologico in Europa; - l´elaborazione di programmi di garanzie a livello nazionale e regionale, al fine di migliorare l´accesso delle piccole e medie imprese (Pmi) ai finanziamenti con mezzi propri per la ricerca e l´innovazione. "Investire oggi nella ricerca e nell´innovazione significa investire nella prosperità e nella crescita futura dell´intera Unione allargata", ha affermato Leitl. Tuttavia, Eurochambres non è convinta che il metodo aperto di coordinamento proposto dalla Commissione eserciti una sufficiente pressione sugli Stati membri, affinché procedano all´attuazione dei 26 punti d´azione di cui sono responsabili o nei quali sono coinvolti. "Per quanto importante, questo piano non servirà a nulla se gli Stati membri non lo sosterranno realmente, perseguendolo e trasformandolo in realtà", ha affermato Leitl, citando l´agenda di Lisbona come esempio di coordinamento aperto inefficace, poiché i progressi avvengono ad un ritmo decisamente inferiore alle aspettative. L´organizzazione, inoltre, auspica un maggior impegno al fine di incrementare la partecipazione delle Pmi ai programmi nazionali di R&s. "Eurochambres si rammarica del fatto che la Commissione si limiti a raccomandare agli Stati membri di fissare degli obiettivi per la partecipazione delle Pmi ai programmi nazionali di R&s, sulla falsariga dell´obiettivo del 15 per cento stabilito dal programma quadro di ricerca comunitario", recita una dichiarazione dell´Associazione.  
   
 

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